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Come riparare gli elettrodomestici rotti o vecchi: contro l’obsolescenza programmata

Perché nella maggior parte dei casi riparare conviene, al portafoglio, all’ambiente e anche alla legge

Hai presente quel momento in cui premi il ulsante ‘Start’ e… niente? La lavatrice è spenta, il forno non scalda… Arriva il dilemma: riparo o butto? In Europa, ogni anno si generano milioni di tonnellate di RAEE — ma per molti apparecchi, la riparazione è non solo possibile, ma anche conveniente. E ora, con la nuova direttiva UE 2024, il diritto a riparare diventa legge.

Come riparare gli elettrodomestici rotti o vecchi: contro l’obsolescenza programmata

Ripara prima di buttare: guida 2025 contro l’obsolescenza programmata

Lavatrice bloccata? Frigo rumoroso? Aspirapolvere senza forza? La prima reazione è spesso di comprarne uno nuovo. Ma la verità è che nella maggior parte dei casi riparare conviene — al portafoglio, all’ambiente e, da oggi, anche alla legge. L’Unione Europea ha approvato il diritto alla riparazione, un passo epocale contro l’obsolescenza programmata.

In questa guida aggiornata, scoprite come prolungare la vita degli elettrodomestici, quando potete aggiustarli da soli, quando rivolgersi a un tecnico e quali agevolazioni vi spettano.

Che cos’è l’obsolescenza programmata

È la pratica con cui alcuni prodotti vengono progettati per durare meno del necessario, inducendo il consumatore a sostituirli più spesso.

Non sempre è un complotto delle multinazionali, a volte è una scelta tecnica, ma il risultato è lo stesso: spreco di risorse, soldi e materiali.

Un caso storico? Il cartello Phoebus, un gruppo di aziende che nel 1924 fissò la durata massima delle lampadine da 2500 a 1000 ore. Oggi la sfida è invertire la rotta, costruendo oggetti riparabili, aggiornabili e durevoli.

Diagnosi rapida: 5 controlli da fare prima di buttare via tutto

Prima di pensare dove vanno i piccoli elettrodomestici rotti, (al centro della raccolta dei RAEE), provate questi semplici test:

  1. Controllate la presa elettrica e l’interruttore. Sembra banale, ma 1 guasto su 10 è un falso contatto
  2. Verificate il filtro o il tubo di scarico. Lavatrice o lavastoviglie ferme? Spesso basta pulire
  3. Cercate i codici di errore sul display. Su YouTube o nei forum dedicati troverai la soluzione in pochi minuti
  4. Ascoltate il rumore. Rumori metallici o odori di bruciato? Ferma tutto: serve un tecnico
  5. Consultate il manuale. Molti produttori offrono PDF e guide di smontaggio ufficiali online

Riparazione fai da te: strumenti e sicurezza

Alcuni piccoli guasti si possono affrontare da soli, ma sempre con prudenza e corrente staccata. Ecco cosa serve in una toolbox verde base:

  • Cacciaviti a croce e a taglio
  • Multimetro o tester
  • Guanti isolanti e torcia
  • Spray contatti elettrici
  • Set di viti di ricambio e fascette
  • Manuale o video tutorial ufficiale

Consiglio Tuttogreen: prima di smontare, scattate foto di ogni passaggio e conservate le viti in piccoli contenitori etichettati. Eviterete delle misteriose viti avanzate alla fine e di ritrovarvi a metà dell’opera di rimontaggio senza sapere come continuare!

Un grande passo avanti per chi vuole consumare in modo più consapevole.

Le associazioni che ti insegnano a riparare

Non devi essere un tecnico per imparare ad aggiustare gli elettrodomestici. In tutta Italia (e nel mondo) ci sono associazioni e gruppi che organizzano corsi, laboratori e workshop di auto-riparazione, dove impari a mettere le mani su tostapane, lavatrici, phon e molto altro.

📍 In Italia

  • Repair Café Italia – rete nazionale di volontari che organizzano eventi gratuiti per imparare a riparare oggetti di casa. repaircafe.org/it
  • Restart Project Italia – parte della rete europea “Restart Project”, promuove i “Restart Party” dove si ripara insieme. therestartproject.org
  • Rete Economia Solidale – alcune realtà locali (come a Torino e Bologna) propongono laboratori pratici di elettrotecnica di base.
  • Mani Tese e Legambiente – organizzano workshop di economia circolare e riuso in tutta Italia.
  • Makerspace e Fablab – in molte città (Milano, Roma, Firenze, Padova, Cagliari) esistono spazi aperti dove imparare a riparare o stampare in 3D pezzi di ricambio

🌍 All’estero

Esistono delle associazioni che aiutano a farsi una ‘cultura’ sulla riparazione, un po’ come le ciclofficine per la manutenzione delle bici.

  • The Restart Project (UK): nata a Londra nel 2013, promuove la cultura della riparazione come forma di attivismo ambientale.
  • iFixit (USA, Global): la più grande community online di tutorial e manuali open-source per riparare qualsiasi cosa, dai telefoni alle lavatrici. (it.ifixit.com)
  • Right to Repair Europe: coalizione di ONG e associazioni che fa pressione sull’UE per rendere i prodotti più riparabili. repair.eu
  • Repair Café International: rete mondiale nata nei Paesi Bassi con oltre 2.500 sedi attive in Europa ma non in Italia (repaircafe.org)
  • Siti informativi: sul web ci vengono in aiuto siti in grado di fornire guide e manuali per la riparazione di oggetti (howstuffworks.com)

Molti di questi progetti offrono corsi online, mappe per trovare eventi locali e persino manuali scaricabili.
Imparare a riparare è un atto di libertà, oltre che una scelta sostenibile.

Quando chiamare un tecnico (e cosa chiedere)

Se il guasto coinvolge schede elettroniche, compressori o componenti ad alta tensione, meglio evitare il fai da te. Ma attenzione a non farsi fregare:

  • Chiedere un preventivo scritto prima dell’intervento
  • Domandare se il pezzo di ricambio è originale o compatibile
  • Confrontare i prezzi con almeno un altro centro di assistenza
  • Verifica che il tecnico sia autorizzato dal produttore (obbligo per gli apparecchi ancora in garanzia)

Il diritto alla riparazione: cosa cambia dal 2024

Con la nuova Direttiva UE 2024/1799, entra ufficialmente in vigore il diritto alla riparazione per lavatrici, lavastoviglie, aspirapolvere, smartphone e altri dispositivi. Ecco cosa prevede.

  • I produttori devono garantire pezzi di ricambio fino a 10 anni dopo la fine della produzione
  • Devono pubblicare manuali tecnici e istruzioni per la manutenzione
  • Le riparazioni devono avere prezzi trasparenti e accessibili
  • I consumatori possono rivolgersi a centri indipendenti e non solo alle assistenze ufficiali

In Italia il recepimento è previsto per la fine del 2025, ma molte aziende si sono già adeguate. È una piccola rivoluzione che cambierà il modo in cui acquistiamo — e curiamo — i nostri apparecchi.

Repair Cafè e Restart Party: la rivoluzione dal basso

Se non volete fare da soli, cercate un Repair Cafè: laboratori gratuiti dove volontari esperti ti aiutano a riparare i tuoi oggetti, dai tostapane ai PC portatili. Potete trovarli su repaircafe.org/it o sui social locali.

Un’altra iniziativa è il Restart Party, eventi collettivi dove le persone imparano a riparare insieme. È un modo per risparmiare, condividere competenze e combattere la cultura dell’usa e getta.

Come evitare nuovi guasti: 7 abitudini salva-elettrodomestici

  1. Pulire regolarmente filtri e condotti
  2. Evitare sovraccarichi di bucato o stoviglie
  3. Non usare detergenti aggressivi
  4. Staccare la spina quando non usi un apparecchio per lungo tempo
  5. Proteggere i dispositivi da sbalzi di tensione con multiprese filtrate
  6. Non ostruire prese d’aria e ventole.
  7. Fare manutenzione preventiva annuale (come per la caldaia o il frigo)

FAQ – Domande frequenti

Quanto conviene riparare un elettrodomestico?

Conviene se il costo della riparazione è inferiore al 50% del prezzo del nuovo e se il prodotto ha meno di 10 anni.

Posso riparare da solo durante la garanzia?

No, qualsiasi intervento non autorizzato può invalidarla. Meglio rivolgersi a un centro ufficiale.

Dove porto un elettrodomestico irrecuperabile?

Nei centri RAEE o nei negozi che ritirano gratuitamente il vecchio apparecchio al momento dell’acquisto del nuovo, con la legge del ‘uno contro uno’, anche online

Noi cosa possiamo fare contro l’obsolescenza programmata

Cosa possiamo fare per combattere l’obsolescenza programmata, apparentemente irreversibile?

Molti studiosi teorizzano nuovi modelli di sviluppo basati sulla sostenibilità ambientale e sulla cosiddetta “decrescita” (l’economista Serge Latouche il profeta della decrescita felice su tutti), ossia sulla progressiva riduzione della produzione e dei consumi, con l’obiettivo di ritrovare un equilibrio tra uomo e natura e di ripristinare una certa equità tra gli uomini stessi.

Ma affrontando la questione dell’obsolescenza programmata in modo pratico, basterebbe molto poco per limitare il consumismo sfrenato: riparare un elettrodomestico invece di sostituirlo in caso di malfunzionamento, o allungare il ciclo di vita di un prodotto, invece di renderci vittime della pubblicità e della moda.

Il mondo dell’abbigliamento, ad esempio, è un tipico esempio di ciclo di vita ridotto al minimo, i capi durano una sola stagione, per poi passare inesorabilmente di moda.

Conclusione

Riparare non è solo un gesto economico, ma un atto ecologico e culturale. Con il nuovo diritto europeo e una rete crescente di iniziative, non esistono più scuse: riparare è la nuova normalità.

Hai già provato a riparare un tuo elettrodomestico? Raccontalo nei commenti o condividi la tua esperienza con #RiparoGreen!

Perché, come recita un antico detto degli indiani Navajo, non abbiamo ricevuto questa terra in eredità dai nostri padri, ma l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli.

Altro sull’economia circolare

Se vi piace riparare elettrodomestici vecchi in modalità fai da te o avete comunque interesse nel green deal e nell’economia circolare, questi articoli fanno per voi:

Ultimo aggiornamento il 6 Ottobre 2025 da Rossella Vignoli

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Claudia Raganà

Classe 1977, romana di nascita, cittadina del mondo di adozione. Una laurea in Economia e un master in mobilità sostenibile in tasca, la aiutano ad approfondire un tema per lei sempre caro, la sostenibilità dello sviluppo economico e la green economy. Ha un'innata passione per la scrittura fin da quando è bambina ed è così che, coniugando le due cose, nel 2012 entra nel mondo di tuttogreen.it. Nel tempo libero ama viaggiare, fotografare, leggere, stare a contatto con la natura, praticare yoga e sognare.

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