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Convertire a metano anche un vecchio diesel: presto in arrivo il kit

Stefano Landi non ha dubbi: dopo 125 anni di alimentazione a benzina, e negli ultimi 30 anche a gasolio, il futuro del business e dell’ecologia sono gli impianti a gas per automobili.

Convertire a metano anche un vecchio diesel: presto in arrivo il kit

La ‘Landi Renzo S.p.a.’ è un’azienda storica alle porte di Reggio Emilia, leader mondiale nel settore dei componenti e dei sistemi di alimentazione alternativi a Gpl e Metano per autotrazione, con clienti ormai in tutto il mondo e con un giro d’affari che supera i 300 milioni di euro annui. E che adesso si trova alla vigilia di una svolta tecnologica che potrebbe ‘salvare’ migliaia di automobilisti in possesso di auto alimentate con vecchi motori diesel o benzina, spesso escluse dalla circolazione perché non rispondenti ai requisiti previsti dalle attuali normative anti-inquinamento.

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In realtà, non si tratta di una novità dell’ultima ora, ma è frutto di ricerche e sperimentazioni in corso fin dagli anni ’70: il risultato di questo interessante percorso aziendale è che potenzialmente, ad oggi, tutte le auto alimentate a benzina, a carburatore, ad iniezione e ad iniezione con marmitta catalitica, possono essere convertite a gas (ad esclusione delle auto ad iniezione diretta), previa verifica, presso un’officina specializzata, della corretta tipologia di sistema da installare sullo specifico modello. Un buon funzionamento della vettura a benzina ed una buona manutenzione sono presupposti necessari per un buon funzionamento della vettura a gas: è necessario che l’auto sia in buone condizioni generali, ma, in particolare, devono essere in ottime condizioni il sistema di accensione e il filtro aria, la sonda lambda, il catalizzatore e le valvole.

La grossa differenza, rispetto alle tecnologie di conversione risalenti anche solo a qualche anno fa, è che oggi sono disponibili soluzioni molto più sofisticate, grazie ai passi da gigante compiuti in ambito elettronico.
Tecnologie sofisticate ma non per questo costose. Anzi, molto economiche, stando a quanto dichiarato recentemente in un’intervista rilasciata alla testata web ‘Quotidiano Net – Motori’ dallo stesso Stefano Landi, attuale amministratore delegato del gruppo che reca il nome di suo padre.

I prezzi del kit di conversione per un motore a benzina, infatti, variano tra i 2000 e i 2500 euro: la vera rivoluzione è che, da oggi, è possibile applicare un kit analogo sui motori alimentati a diesel, agli stessi costi. Tecnicamente, infatti, la conversione di un motore diesel è stata sempre possibile, a costi però decisamente non convenienti, legati alla necessità di apportare, alla struttura dello stesso motore, due radicali modifiche, molto costose: per prima cosa, l’installazione di un nuovo impianto di accensione, apposito per il GPL/Gas, e, in secondo luogo, la riduzione del rapporto di compressione del motore.

Adesso, invece, pare che i problemi tecnici siano stati brillantemente risolti e quindi i costi siano stati radicalmente abbattuti, con notevoli risultati, peraltro, anche nell’abbattimento del particolato nei motori Euro 1, Euro 2 ed Euro 3; il problema di cui si sta ancora discutendo è quello legato alla riduzione dei cosiddetti idrocarburi incombusti (HC), che, insieme alle ‘polveri sottili’ (PM10), sono i principali responsabili del “fumo” proveniente dagli scarichi dei veicoli. Riducendo o, piuttosto, ottimizzando i consumi di un motore, infatti, si riesce anche a ridurre lo ‘spreco’ degli idrocarburi incombusti, che sono così detti perché restano, in sostanza, inutilizzati e, come tali, espulsi dallo scarico.

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Resta inteso che l’installazione di un impianto GPL o Metano non pregiudica affatto il funzionamento a benzina o diesel della vettura: l’utente può scegliere in qualunque momento quale carburante utilizzare, con la semplice pressione del tasto di commutazione collocato sul cruscotto. In questo modo, praticamente si raddoppia l’autonomia della vettura che può contare su una doppia alimentazione.

Oggi sono circa due milioni gli italiani che possiedono una vettura a GPL/metano: un milione e mezzo ha preferito il GPL, 500 mila il metano. “Il livello tecnologico è ottimo – afferma Stefano Landi – dato che siamo in grado di omologare le macchine come Euro 5 e che, in prospettiva, si potrà pensare a vetture mono-fuel, che sfruttino appieno le potenzialità del metano. Ma stiamo lavorando anche sul rendere ibride, con il doppio motore elettrico e benzina, auto che nascono solo con l’alimentazione a benzina. L’idea, elaborata con un’azienda nata in seno al Politecnico di Torino, è di lavorare sulle due ruote non motrici, cui applicare due motorini elettrici. A noi interessa che queste trasformazioni abbiano prezzi accessibili, come abbiamo fatto con il gas“.

Insomma, il gas non solo è economico ma anche ecologico: di certo, una fortuna per la Landi Renzo S.p.a. ma, soprattutto, una fortuna per l’ambiente.

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6 Commenti

  1. salve,
    ho un mercedes classe V 230 TD cambio automatico del ’97 è possibile commutarlo in gpl o alto per renderlo circolabile?

  2. Salve, volevo chiedere se è attualmente possibile trasformare la mia range rover evoque sd4 a diesel con impianto di ultima generazione a metano :grazie

  3. ho un chevy van g 20 chevrolette 1986 a gasolio 6200 cilindrata si puo e quanto mi costa installare un impianto a gpl ?grazie alessandro

  4. Buon giorno possiedo una Dodge Calliber del 2009 a gasolio,è possibile installare un impianto a gpl o metano?Dove e da chi? Grazie

  5. salve posseggo una kia carnival diesel cc 2900 185cv,sapete se c’è un officina in zona roma per la trasformazione a gas? grazie.

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