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Coop e il progetto ‘Un mare di idee per le nostre acque’: per un futuro più ecologico e sostenibile

Ritorna l'iniziativa di Coop che consentirà il collocamento di 34 cestini mangia-rifiuti per ripulire mari, fiumi e laghi dai rifiuti

Coop per il secondo anno consecutivo ha promosso l’iniziativa ‘Un mare di idee per le nostre acque’, un viaggio, sia reale che metaforico, all’insegna della responsabilità ecologica.

Coop e il progetto ‘Un mare di idee per le nostre acque’: per un futuro più ecologico e sostenibile

Lungo il viaggio si toccheranno varie destinazioni italiane, per consentire il posizionamento di cestini mangia-plastica e al contempo tempo promuoverà la conoscenza e la diffusione di uno stile di vita sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Questa nuova avventura inizierà da Portopiccolo Sistiana, un incantevole borgo vicino a Trieste, e si concluderà proprio in questa città in concomitanza con la famosa Barcolana, la storica regata internazionale che si tiene ogni anno agli inizi di ottobre.

Cosa sono i seabin e cosa raccolgono

Questi cestini mangia-rifiuti, chiamati anche seabin, galleggiano a pelo d’acqua e catturano tutta la spazzatura che incontrano, incluse le temute e pericolose micro-plastiche. Contemporaneamente una pompa espelle l’acqua ripulita da plastica e altri elementi inquinanti.

Questi bidoni sono in grado di ‘mangiare rifiuti’ 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, pompando fino a 25.000 l d’acqua all’ora. E raccogliendo rifiuti di ogni tipo. L’anno scorso, ad esempio, sono stati recuperati:

  • 70% di plastica e polistirolo, micro-plastiche, metalli e altri rifiuti come sigarette, cotton fioc, assorbenti
  • 20% di massa organica contaminata come legno, foglie, rami, pezzi di legno e alghe
  • 10% di massa organica umida non contaminata

Coop e il progetto 'Un mare di idee per le nostre acque'

La maggior parte della plastica raccolta è costituita da frammenti di bottigliette, imballaggi alimentari, bicchieri, tappi, sacchetti, cannucce e cucchiaini, molti intrappolati nelle alghe.

300 km di plastica da raccogliere

L’obiettivo di questa iniziativa è collocare ben 34 nuovi seabin, in aggiunta ai 12 già posizionati nel 2020. Il progetto consentirà in un anno la raccolta di 23 t di rifiuti.

Per capirci, i cestini permetteranno di raccogliere 1.500.000 bottiglie di plastica, che messe in fila una accanto all’altra, coprirebbero i 300 km che separano Milano da Firenze!

I vecchi e nuovi compagni di viaggio

Anche quest’anno il partner scientifico dell’iniziativa è Lifegate, ma si uniranno nuovi compagni di viaggio: la barca a vela Anywave e alcuni testimonial noti per l’impegno ambientale, come Alex Bellini, famoso esploratore e divulgatore, e Ambrogio Beccaria, navigatore in solitaria.

L’elenco di personalità e aziende coinvolte in questo viaggio è, comunque, in costante evoluzione. Già include Findus, che ha ‘adottato’ 10 dei 34 seabin che verranno collocati, sostenendone le spese.

La barca a vela Anywave

La Anywave effettuerà diverse tappe non solo per posizionare i vari bidoncini, ma anche:

  • per accogliere soci Coop, consumatori, studenti e tutti coloro che vogliono conoscere da vicino il progetto
  • per raccontare e sensibilizzare sulle semplici regole e i comportamenti corretti che, praticati costantemente, possono contribuire a cambiare il futuro del Pianeta

Coop e il progetto 'Un mare di idee per le nostre acque'

La Anywave è anche la prima imbarcazione ad aver istituito a bordo la figura del RECO, il responsabile ecologico, che da subito verrà ricoperta da Gino Becevello, co-armatore assieme ad Alberto Leghissa. Sono loro che hanno stilato il decalogo sui comportamenti virtuosi da seguire, sia durante la navigazione che nelle fasi di attracco.

Tra le destinazioni toccate vi saranno Livorno, Sanremo, Brindisi, Portofino, Ancona, Trieste e Venezia.

L’impegno per la sostenibilità

Questa campagna fa parte delle iniziative previste da Coop per rendere più concreto il suo Piano di Sostenibilità, redatto in linea con i 17 Global Goal previsti dall’Agenda Onu 2030 che prendono in considerazione le 3 dimensioni dello sviluppo sostenibile: ovvero economia, società ed ecologia.

Lo scopo del Piano è, infatti, generare valore per la comunità, promuovendo stili di vita e di consumo sostenibili e rispettosi della Natura.

Annabella Denti

Nata a Como e laureata in Lingue e Letterature Straniere entra nel mondo del web in Italia quando era solo agli esordi. Dopo un Master in Comunicazione, è diventata Digital Marketing Consultant e oggi collabora per diversi siti. Esperta e appassionata di yoga,  ama la lettura e lunghe passeggiate nella natura con i suoi cani.

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