Agricoltura biologica

Family farming, per un’agricoltura sostenibile ed equa

La dimensione famigliare è il vero motore sostenibile dell'agricoltura globale

Il Family farming rappresenta il cuore pulsante dei sistemi alimentari sostenibili: circa 500 milioni di aziende agricole familiari, il 90 % delle aziende agricole mondiali, producono oltre l’80 % del valore del cibo globale. Sono insostituibili per garantire cibo, biodiversità, equità e resilienza climatica.

Family farming, per un’agricoltura sostenibile ed equa

Cos’è il Family Farming

Una famiglia coltiva da generazioni il suo terreno. I figli seguono le orme del padre e lavorano sullo stesso appezzamento. Questo è family farming. Con questo termine infatti ci si riferisce alle fattorie medio-piccole  di proprietà familiare, la cui gestione è tramandata alle generazioni future, garantendo inoltre il benessere e la conservazione del territorio oltre che il lavoro al nucleo familiare e ai suoi discendenti.

Tutta l’economia agricola per secoli si è sviluppata su questo modello e continua ad essere così soprattutto nelle nazioni in via di sviluppo. Negli Stati Uniti, per esempio, dove l’agricoltura rappresenta ancora la spina dorsale dell’economia rurale, il family farming è ancora molto diffuso.

L’agricoltura familiare produce quasi l’80% del cibo mondiale in termini di valore. Lo fa in modo responsabile, attraverso pratiche che contribuiscono direttamente all’adattamento e alla mitigazione dei cambiamenti climatici, come l’agroecologia, la gestione sostenibile del territorio e la conservazione della biodiversità.

Le sfide future del Family farming

Con l’aumento dell’interesse nell’agricoltura biologica e nell’autoproduzione, i consumatori hanno cominciato ad affrontare l’effettiva validità dell’agricoltura ‘industriale’.

Diversi si sono indirizzati verso piccole fattorie locali a conduzione familiare per i loro acquisti di verdura, frutta e carne, ma anche pane, latte e prodotti caseari e persino sapone e altri detergenti per la casa ed il corpo, perché le considerano più sicure  e con maggiore attenzione alla qualità dei loro prodotti, garantendo metodi di allevamento più umani e una coltivazione tradizionale.

Ci sono realtà oggi in cui le piccole fattorie sono diventate un mercato alternativo per i prodotti naturali, biologici e freschi a km zero.

Le nuove esigenze dei family farmer per rispondere alle sfide globali

Le priorità per posizionare l’agricoltura familiare nel nuovo assetto globale dell’agricoltura sono:

  • Riconoscimento come attore chiave nell’azione per il clima, con partecipazione effettiva alle strutture di governance, alla formulazione delle politiche e all’attuazione dei finanziamenti per il clima.
  • Integrazione dell’agricoltura familiare nei quadri nazionali, compresi i contributi determinati a livello nazionale , i piani nazionali di adattamento e mitigazione e la promozione della convergenza con le strategie in materia di biodiversità e desertificazione.
  • Eliminazione delle barriere all’accesso ai finanziamenti per il clima per l’agricoltura familiare attraverso meccanismi appropriati, procedure semplificate e un contesto politico favorevole. Ciò richiede riforme nazionali e globali e l’istituzione di un fondo specifico per l’empowerment e la resilienza, guidato dalle organizzazioni di agricoltori familiari.
  • Empowerment dei giovani e delle donne nell’agricoltura familiare attraverso politiche specifiche, sviluppo delle capacità, accesso equo alle risorse e partecipazione al processo decisionale.
  • Avere l’accesso garantito alla terra e all’acqua per gli agricoltori familiari.

L’agricoltura familiare deve diventare un settore strategico ed essere oggetto delle politiche agricole nazionali per aumentare il suo contributo fondamentale alle soluzioni climatiche.

Durante il Pre-COP30 di Brasilia (giugno 2025), risoluzioni chiave hanno sottolineato l’importanza di includere i piccoli agricoltori nelle NDCs, facilitare l’accesso al finanziamento climatico, promuovere giovani e donne in agricoltura, e garantire diritti su terra e acqua
.
La UN Decade of Family Farming (2019–2028) incoraggia politiche favorevoli, inclusione socio-economica, uguaglianza di genere, capacità organizativa e sistemi alimentari resilienti.

Le innovazioni che servono

L’adozione di pratiche agroecologiche e di diversificazione permette di aumentare la biodiversità e la profittabilità, secondo uno studio esteso su un arco temporale di 50 anni è stato dimostrato come tali metodi aumentino la biodiversità, la profittabilità ed i servizi ecosistemici fino al +2823 %.

Inoltre, la dimensione aziendale è correlata alla biodiversità: una farm di piccola e media scala trae vantaggio economico dall’uso di siepi e controllo naturale dei parassiti, ciò invece è meno efficace nelle grandi estensioni.

La situazione globale delle fattorie familiari

Nonostante i suoi numerosi aspetti positivi però, anche questo settore sta risentendo dell’insicurezza dei mercati e delle scelte politiche sbagliate: si calcola infatti che dal 1981 ad oggi, siano state circa 750.000 le aziende del settore che hanno chiuso i battenti, causando la perdita di 1 milione di posti di lavoro.

Le cause di ciò sono certamente riscontrabili nell’elevata tassazione, negli scarsi aiuti economici del Governo (che vengono per lo più intercettati dalle aziende di grandi dimensioni) e nell’elevata età media dei farmer, che allontana gli investitori timorosi di buttare il loro denaro in un’attività considerata da molti obsoleta.

L’agricoltura familiare in breve

Il Family Farming oggi, con dati, sfide e opportunità.

Voce Dettaglio
Impatto globale 500 M famiglie agricole (90 % del totale), producono l’80 % del valore del cibo mondiale
Agenda internazionale Pre-COP30: inclusione nelle NDC, accesso a finanziamenti, empowerment di giovani e donne
Pratiche sostenibili Agroecologia, diversificazione, integrazione foresta-agricoltura, biodiversità
Innovazione Agribusiness energeticamente efficienti (es. Ferdinland), digitalizzazione (IoT)
Supporto commerciale Investimenti privati (Chipotle, Sweetgreen) garantiscono mercati stabili
Valorizzazione tradizioni Preservare ecosistemi di fieno tradizionali (es. Romania) per biodiversità
Ruolo femminile In India, donne agricoltrici guidano pratiche rigenerative con impatti economici e ambientali positivi

Conclusione

È giunto dunque probabilmente il momento, in cui le nazioni dovranno scegliere se puntare sulla qualità e non sulla quantità della produzione agricola, incentivando le piccole imprese a discapito delle multinazionali.

Queste ultime strangolano il mercato con prezzi al ribasso, minando l’economia ma soprattutto la salute delle persone.

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Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2025 da Rossella Vignoli

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