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Francia, primo semaforo a energia solare

Semafori, salvezza per i pedoni, incubo per gli automobilisti. Specie per quelli che vanno di fretta. Uno strumento comunque indispensabile per l’ordine viario, inventato nel 1868 in quel di Londra, per poi assumere le attuali forme moderne a Cleveland nel 1914. In Europa è arrivato qualche anno dopo, con il primo prototipo comparso a Milano tra Piazza Duomo, via Orefici e via Torino, nell’aprile 1925.

Francia, primo semaforo a energia solare

Con la crescente consapevolezza ecologista che sta fortunatamente sempre più dilagando nel Mondo, anche il semaforo diventa ecosostenibile. Un esempio ci viene dalla città francese di Châteauneuf-d’Ille-et-Vilaine, la cui amministrazione ha stretto un accordo con la società Premier Tech per la realizzazione di un semaforo che funziona a energia solare. Primo in Europa e secondo nel Mondo.

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Il suo costo totale è di 83.000 euro, di cui 22.500 stanziati dalla città di Saint-Malo, il 35% da parte dello Stato (24.500 euro), mentre i restanti 36.000 euro sono a carico del Comune della cittadina bretone. Il progetto prevede l’utilizzo di un pannello fotovoltaico grande 8 m², in grado di produrre 6 chilowatt. Una portata per la quale in genere si richiede una grandezza del pannello più che doppia: ossia 20 m².

feu solaire
Ecco il primo semaforo a energia solare, in Francia

Il pannello non funziona esclusivamente a energia solare. Viene infatti supportato da otto batterie, dalla lunga durata, che può arrivare fino a cinque anni. Questo ausilio aggiuntivo è stato scelto in caso di fitta neve che possa coprire il pannello, o qualora siano necessari interventi di manutenzione che mettano fuori uso la sua funzione fotovoltaica. I consumi del semaforo sono comunque bassi, dato che le tre luci sono composte da lampade a LED a bassa potenza.

Onde evitare sabotaggi da parte di automobilisti scorretti o il furto del pannello stesso (dato che si trova all’aperto in prossimità di un parcheggio), il semaforo è videosorvegliato 24 ore su 24 con un apposito sistema di allarme. Speriamo che questa tecnologia si diffonda anche altrove e che, in generale, l’energia fotovoltaica trovi sempre più modalità d’uso.

Luca Scialò

Nato a Napoli nel 1981 e laureato in Sociologia con indirizzo Mass Media e Comunicazione, scrive per TuttoGreen da maggio 2011. Collabora anche per altri portali, come articolista, ghost writer e come copywriter. Ha pubblicato alcuni libri per case editrici online e, per non farsi mancare niente, ha anche un suo blog: Le voci di dentro. Oltre alla scrittura e al cinema, altre sue grandi passioni sono viaggiare, il buon cibo e l’Inter. Quest’ultima, per la città in cui vive, gli ha comportato non pochi problemi. Ma è una "croce" che porta con orgoglio e piacere.

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