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La boa che produce energia dalle onde

Ricavare energia potenziale dalle onde per trasformarla in energia elettrica. Il progetto Giant (Generatore integrato autonomo non tradizionale) serve proprio a questo.

La boa che produce energia dalle onde

E nel suo percorso di sperimentazione e ottimizzazione sono stati messi a punto diversi esemplari sperimentati in varie parti della laguna di Venezia.  Quella che avevamo presentato lo scorso anno (leggi Energia dalle onde per illuminare Venezia) è uno tra gli esperimenti green più interessanti che sono emersi a livello internazionale negli ultimi tempi.

Lo dimostra il prestigioso premio assegnato dall’Energy Globe Foundation all’agenzia veneziana per l’energia che nel 2011 ha avviato il progetto Giant per l’installazione in acqua di una boa intelligente che produce energia da onde e maree.

LEGGI ANCHE: Come produrre energia dalle maree: energia cinetica dalle onde

Compatta e dai costi di impianto e manutenzione ragionevoli, la super-boa si compone in sostanza di un galleggiante  parallelepipedo ancorato alla banchina grazie ad una gabbia cubica. Il braccio di controllo consente movimenti dall’alto verso il basso e viceversa, soluzione privilegiata per limitare al minimo la dispersione di energia.

L’onda viene sfruttata in ogni suo movimento perché il galleggiante lavora sia quando si trova sulla cresta che al cosiddetto punto zero, la parte più bassa dell’onda. L’energia prodotta dal moto ondoso viene poi immagazzinata da un generatore e incorporato all’interno della struttura che rimane fuori dall’acqua, nelle batterie di riserva.

SCOPRI COME… Energia dal mare, sfruttando differenza di temperatura tra acque profonde e di superficie

I tecnici hanno lavorato anche per disegnare una mappa che indica i canali nei quali sarebbe più indicato installare le boe, in base al traffico dei natanti.

Giant intanto sta per entrare in produzione, e potrà alimentare diverse tipologie di impianti e strumenti: illuminare per esempio i punti di attracco dei vaporetti, le briccole, i pontili dei gondolieri ma anche slegare dalla rete principale gli hot spot per il wi fi o punti di ricarica diffusi per la ricarica dei vari gadget elettronici.

Dalla sua acqua dunque, fonte di fascino ma anche di molti disagi, Venezia potrà ora trarre un’utile alleato per incrementare i serbatoi di energia, ma senza inquinare e con tangibile risparmio.

FOCUS: Deep Green: energia pulita dalle maree grazie ad aquiloni marini

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