Design sostenibile

La lampada che va ad alghe

Sfrutta la fotosintesi per generare energia, purificare l'aria e assorbire anidride carbonica dall'ambiente

Bizzarra o rivoluzionaria? Questa è la domanda che viene da farsi di fronte all’ennesima novità in tema di eco-tecnologia applicata agli oggetti di uso comune come questa lampada che va ad alghe che è in grado letteralmente di ‘divorare’ l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, quasi fosse un albero.

La lampada che va ad alghe

Un’innovazione sostenibile per l’illuminazione

L’idea di una lampada alimentata da alghe rappresenta una delle innovazioni più interessanti nel campo delle tecnologie sostenibili e del design ecologico.

Non solo produce luce, ma sfrutta il processo naturale della fotosintesi per generare energia, purificare l’aria e assorbire anidride carbonica (CO₂) dall’ambiente. Si tratta di una soluzione unica che combina biotecnologia, energia rinnovabile e design funzionale, aprendo nuove prospettive per un futuro più sostenibile.

Come funziona la lampada alimentata da alghe

La lampada alimentata da alghe si basa sull’utilizzo di micro-alghe, organismi microscopici che vivono in acqua e sono capaci di compiere la fotosintesi, convertendo l’energia solare in biomassa e ossigeno.

Il principio scientifico applicato alla speciale lampada si basa su una recente scoperta dei ricercatori dell’Università di Standford che hanno generato piccole cariche di elettricità attraverso le alghe. Durante la fotosintesi, infatti, le alghe hanno bisogno di consumare anidride carbonica, acqua e luce solare. L’energia prodotta durante questo processo può essere isolata e trasformata in energia elettrica per illuminare piccoli oggetti senza, peraltro, danneggiare le piante.

Ma come riuscire a compiere anche tra le mura domestiche questo piccolo miracolo? La risposta arriva dal particolare design applicato alla lampada che consente di rabboccare l’acqua facilmente e di soffiare al suo interno così da aumentare il livello di anidride carbonica.

Una volta esposta la lampada alla luce solare, le alghe faranno il resto e l’energia elettrica prodotta andrà ad alimentare una batteria interna ricaricabile sufficiente ad illuminare la stanza durante la notte.

Il funzionamento si articola in diverse fasi chiave.

Il ruolo delle microalghe

Le microalghe, come la Spirulina o la Clorella, sono contenute all’interno di un serbatoio trasparente che costituisce il corpo della lampada.

Durante la fotosintesi, le alghe assorbono CO2 dall’ambiente e utilizzano la luce (solare o artificiale) per crescere e produrre ossigeno.

Produzione di energia

Alcune versioni della lampada sfruttano il metabolismo delle alghe per produrre energia elettrica. Questo avviene tramite il rilascio di elettroni durante il processo fotosintetico, che possono essere catturati da un sistema bioelettrochimico.

L’energia generata dalle alghe viene immagazzinata in una batteria o utilizzata direttamente per alimentare la lampadina LED integrata.

Illuminazione

La luce della lampada può essere alimentata dall’energia prodotta dalle alghe o, in alcuni casi, da una batteria ricaricabile. Durante il giorno, la lampada è anche in grado di immagazzinare energia solare, rendendola indipendente da fonti di energia esterne.

Assorbimento di CO₂ e purificazione dell’aria

Ogni lampada può assorbire una quantità significativa di anidride carbonica. Ad esempio, si stima che una lampada alimentata da alghe possa catturare la stessa quantità di CO₂ di un albero medio.

Durante la fotosintesi, le alghe producono ossigeno, migliorando la qualità dell’aria nell’ambiente circostante.

Benefici e vantaggi della lampada alimentata da alghe

Questo tipo di lampada offre numerosi vantaggi sia in termini ambientali che pratici:

  • Riduzione della CO₂ atmosferica. Le alghe sono estremamente efficienti nell’assorbire CO₂ durante la fotosintesi. Questo rende la lampada una soluzione interessante per combattere il cambiamento climatico e migliorare la qualità dell’aria in spazi chiusi.
  • Produzione di energia rinnovabile. La capacità delle alghe di generare energia tramite il loro metabolismo rappresenta una fonte energetica pulita e sostenibile. In futuro, questa tecnologia potrebbe essere ampliata per alimentare non solo lampade, ma anche altri dispositivi elettronici.
  • Design ecologico e funzionale. Le lampade alimentate da alghe combinano una funzionalità pratica con un design innovativo, perfetto per ambienti domestici, lavorativi e pubblici.
  • Autonomia energetica. Grazie alla capacità di produrre energia in modo autonomo, queste lampade possono funzionare senza essere collegate alla rete elettrica, riducendo i consumi e i costi energetici.
  • Riciclo e sostenibilità. Le alghe utilizzate nella lampada possono essere raccolte e riutilizzate per altri scopi, come la produzione di biomassa per fertilizzanti o integratori alimentari.

lampada che va a alghe

Esempi di progetti e sviluppatori

Ci sono vari esempi di questa curiosa lampada,

  • Latro Algae Lamp, frutto della creatività dell’eco-designer Mike Thompson, promette di abbattere l’ultima frontiera in fatto di illuminazione sostenibile.
  • Living Light, un progetto olandese che utilizza piante e alghe per produrre energia e illuminazione. Le lampade possono essere utilizzate sia in ambienti interni che esterni.Biolamp di Pierre Calleja, un innovativo sistema utilizza micro-alghe per assorbire CO₂ e produrre luce. È stato testato in ambienti urbani come alternativa ai lampioni tradizionali.
  • EcoLogicStudio, un progetto di architettura che integra biotecnologie, incluse le alghe, in edifici e strutture urbane per creare spazi sostenibili ed efficienti.

Risultati delle sperimentazioni della lampada ad alghe e impatti ambientali

Le prime sperimentazioni e i prototipi di lampade alimentate da alghe hanno mostrato risultati promettenti:

  • Efficienza di assorbimento di CO2: si stima che una lampada di dimensioni standard possa assorbire circa 1 tonnellata di CO2 all’anno, un contributo significativo rispetto alle emissioni individuali medie.
  • Produzione energetica: sebbene l’energia generata dalle alghe sia ancora modesta, è sufficiente per alimentare lampadine LED a basso consumo, rendendola ideale per applicazioni domestiche o urbane.
  • Scalabilità: la tecnologia è ancora in una fase iniziale, ma con ulteriori sviluppi potrebbe essere utilizzata su larga scala, ad esempio per illuminare strade o edifici pubblici.

Innovazioni e utilizzi futuri della lampada ad alghe

Le lampade alimentate da alghe potrebbero trovare applicazioni in diversi ambiti tra cui l’integrazione in lampioni stradali per ridurre il consumo energetico nelle città e compensare le emissioni di CO2.

L’utilizzo in ambienti interni permetterebbe di migliorare la qualità dell’aria e fornire un’illuminazione ecologica, Inoltre, sono possibili integrazioni in edifici e nell’arredo urbano per creare delle soluzioni che combinino tecnologia e natura.

Usata come strumento didattico potrebbe sensibilizzare le persone sulla sostenibilità e sul ruolo delle alghe nella riduzione della CO2.

E non ci si venga a dire che mancano idee eco-sostenibili…

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Ultimo aggiornamento il 9 Dicembre 2024 da Rossella Vignoli

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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