Vivere bio

L’eco-villaggio di Tamera, in Portogallo

Un luogo di ricerca della pace, dove vivere in piena armonia con gli essere umani e la natura

Un luogo di ricerca della pace. Un posto dove la vita può essere vissuta in piena armonia con gli essere umani e la natura. Questa è la migliore sintesi per descrivere l’eco-villaggio di Tamera, piccola comunità situata nella regione dell’Alentejo, in Portogallo, e sede di un centro di ricerca sperimentale che da anni si occupa di individuare i modi migliori attraverso cui gli essere umani possono giungere ad una convivenza pacifica e serena sotto ogni aspetto, dando vita ad una condizione esistenziale economicamente sostenibile e rispettosa della natura.

L’eco-villaggio di Tamera, in Portogallo

La storia dell’eco-villaggio di Tamera

Il villaggio nasce nel 1995 su iniziativa di tre cittadini tedeschi (Dieter Duhm, Sabine Lichtenfels e Rainer Ehrenpreis), ma le sue origini risalgono al 1978, quando i tre abbandonarono le loro professioni per dar vita ad un centro di ricerca interdisciplinare dedito alla ricognizione di possibili soluzioni ai problemi ecologici e tecnologici del mondo.

L’esperimento ‘sociale’ è iniziato nel 1983 con una cinquantina di partecipanti provenienti dalla Foresta Nera della Germania  e gradualmente sviluppatosi fino ad assumere l’attuale identità, con 250 partecipanti (tra cui anche bambini) provenienti da 25 paesi diversi e stanziatisi definitivamente a Tamera.

Gli obiettivi dell’eco-villaggio di Tamera

Il progetto di ricerca di Tamera (sito: tamera.org) si basa su una complessa concezione del mondo e sui principi della permacultura e della non-violenza.

L’obiettivo della comunità, che poi è simile ad altri eco-villaggi, è quello di creare tanti centri socio-culturali dello stesso tipo anche in altri paesi. Il progetto è chiamato dai suoi abitanti simbolicamente ‘piano dei biotopi di guarigione’.

Le caratteristiche dell’eco-villaggio di Tamera

Tamera è anche un centro di ricerca e educazione per la pace, che vuole promuovere il cambiamento globale verso una cultura non violenta. I punti-chiave del loro operato includono:

  • Visione e missione: l’idea di fondo della comunità è di supportare una transizione globale dalla guerra alla pace, dallo sfruttamento alla cooperazione e dalla paura alla fiducia, attraverso la creazione di ‘biotopi di guarigione’, centri di ricerca per una cultura non violenta
  • Ricerca: si esplorano le fondamenta etiche, sociali, sessuali, ecologiche, tecnologiche ed economiche della cultura legata alla pace
  • Educazione: si persegue l’educazione degli individui impegnati nel lavoro per la pace interiore ed esteriore e nella creazione di alternative basate sulla comunità
  • Outreach: l’obiettivo è costruire una comunità planetaria radicata nel supporto reciproco, che collaborari per un futuro senza guerra
  • Progetti ecologici: diversi progetti sono in atto per la gestione sostenibile delle risorse idriche, come il paesaggio di ritenzione idrica, e la ricerca di una autosufficienza alimentare
  • Tecnologie energetiche: si ricerca l’autonomia energetica, in particolare grazie all’energia solare
  • Comunità e amore: la promozione di una nuova etica dell’amore libero e della sessualità come potere sacro, che integra spiritualità, arte e guarigione
  • Cooperazione con tutti gli esseri: sono in atto progetti per favorire la cooperazione tra animali e natura, come il progetto dei cavalli e il santuario dei cani

Foto di copertina dal sito tamera.org

Altri eco-villaggi

Forse ti potrebbe interessare anche:

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio