Maltrattamento animale, approvata la nuova legge: cosa cambia davvero
Animali maltrattati, arriva la svolta: pene più severe e adozione immediata

Sommario
Il vero cambiamento? Il riconoscimento della sofferenza animale
Il punto più innovativo della legge è culturale: gli animali vengono riconosciuti come vittime dirette dei reati, non più solo come oggetti della compassione umana. Questo cambia la prospettiva: non si punisce più solo l’offesa al sentimento umano, ma la violenza fatta a un essere senziente.
È una differenza sostanziale che avvicina l’Italia ad altri Paesi europei più avanzati in materia. Le pene restano comunque considerate da molti troppo miti, e difficilmente porteranno a condanne reali con detenzione effettiva.
Affidamento immediato: una vittoria di civiltà
L’altra grande novità è il via libera all’affidamento definitivo degli animali sequestrati prima della sentenza. Per chi lavora ogni giorno nei rifugi o nelle strutture di accoglienza, è un passo epocale.
- Gli animali salvati potranno essere adottati senza dover attendere la fine del processo.
- Le associazioni come LNDC Animal Protection (Lega Nazionale per la difesa del cane) potranno far “partire” una nuova vita ai cani maltrattati, senza più ostacoli legali.
- Si riduce il tempo passato nei canili giudiziari, spesso in condizioni precarie.
Una conquista che pone fine a una situazione assurda e crudele, che negli anni ha lasciato migliaia di animali in sospeso, tra il sequestro e l’oblio.
Cosa aspettarci adesso: più controlli, più giustizia
La legge è un primo passo, ma da sola non basta. Lo sottolinea anche la presidente di LNDC, Piera Rosati: “Serve una giustizia che funzioni, e controlli più efficaci”. Perché se le pene aumentano ma nessuno le applica davvero, la legge rischia di restare sulla carta.
- Formazione delle forze dell’ordine per riconoscere e intervenire sui reati.
- Controlli sul territorio per verificare segnalazioni e condizioni critiche.
- Collaborazione tra istituzioni e associazioni per far rispettare le nuove regole.
È l’inizio di un percorso. Ma per una volta, si va nella direzione giusta.
Ultimo aggiornamento il 30 Maggio 2025 da Rossella Vignoli
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Vittime un cazzo e scusate il francesismo! Sotto lockdown si sono presi il cane in casa per uscire non certo per cambiargli la vita, mentre la vita l’hanno cambiata a chi ancora oggi ha in casa il lascia passare, peccato solo che non gli interessa più di loro, ora che possono uscire per loro conto, col risultato che tra giorno e notte la convivenza è un incubo, abbandonati soli sui balconi hanno addirittura sostituito il gallo abbaiando tutta la notte.
Non se ne può più, è rimasto da scegliere se noi o loro.
Segnalateli alla protezione animali