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Mandarancio quali sono le differenze dal mandarino?

Fa parte degli agrumi e rappresenta una categoria di ibridi

Cosa sapere del mandarancio, da dove viene, è un mandarino? Si tratta del nome generico dato alla categoria di agrumi nati dell’incrocio naturale tra mandarini e arance. Disponibil da novembre a fine marzo, sono frutti invernali saporiti e ricchi di proprietà nutritive, da mangiare freschi oppure in aggiunta a piatti esotici di carne e pesce e ricche insalate. Scopriamone di più per non fare confusione!

Mandarancio quali sono le differenze dal mandarino?

Cosa è il mandarancio?

Sappiamo che tutti gli agrumi derivano da tre specie primitive, il pomelo (Citrus grandis), il cedro (Citrus medica) e il mandarino (Citrus reticulata). E poi da questi si fanno derivare, per ibridazione naturale o fatta dall’uomo, tutte le altre specie di agrumi che oggi conosciamo, come il limone (Citrus limon), il pompelmo (Citrus paradisi), il bergamotto (Citrus bergamia) ed anche il lime (Citrus aurantiifolia).

Con il termine mandarancio in particolare si indica in termini generici una gruppo di ibridi naturali che deriva da due agrumi del genere Citrus: i mandarini (Citrus reticulata) e le arance nella varietà sia dolce Citrus sinensis) che amara (Citrus aurantium).

Le varietà di mandarancio

In termini generici, si parla di mandaranci per le varietà di agrumi che spesso sono anche indicate come specie ibride a se stanti:

  • Le clementine (Citrus x clementina), considerato come una varietà di mandarancio, è un incrocio nato dall’ibridazione tra mandarino e arancio amaro, ed è privo di semi.
  • Il mandarino tangerino (Citrus x tangerina) è anch’esso considerato una varietà di mandarancio, ed è frutto dell’incrocio tra mandarino e arancia dolce.

Viene considerato nella classificazione americana come un mandarancio anche se non è un incrocio tra mandarino e arancio, il mandarino satsuma (Citrus x unshiu), originario del Giappone. Molto diffuso in America e in Oriente, nascer da una selezione fatta dall’uomo di una varietà di ibrido naturale tra mandarino e pomelo, ed è naturalmente privo di semi.

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Mandarino Setsuma, varietà giapponese di mandarancio

I mandaranci sono coltivati e consumati in tutto il mondo, grazie alle tante caratteristiche nutritive che li rendono molto simili all’arancia, a cui sono più simili per le caratteristiche nutrizionali. Ma hanno un sapore distintivo a metà strada tra arancia e mandarino, più o meno dolce a seconda che l’ibrido sia l’arancia amara o dolce.

Va sottolineato che non esiste una classificazione unica dei mandaranci, anzi, in America il nome indica la categoria merceologica dei mandarini.

Origini del mandarancio

Le origini sono da stimare in età piuttosto antica, probabilmente in Cina o comunque in un paese dell’Asia, patria degli agrumi.

Questo ibrido nasce dall’unione di arancio dolce e amaro e mandarino.

Albero di mandarancio

L’albero che produce questo frutto è un piccolo arbusto simile ad altre piante della famiglia Citrus.

  • la chioma è di dimensioni arrotondate e ridotte, con rami spinosi
  • le foglie hanno un bel colore verde acceso
  • i fiori sono profumati

L’incrocio tra le due piante originarie di agrumi hanno dato vita a una pianta che presenta alcune differenze dalle originarie:

  • è più resistente al clima freddo
  • è una pianta più robusta
  • i frutti maturano più lentamente e resistono sui rami molto a lungo dopo la maturazione
  • i frutti sono meno calorici rispetto ad arancio o mandarino
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Mandarini appesi all’albero

Differenza tra mandarancio e clementine

Le clementine, in realtà, sarebbero una varietà di arancia dolce, ottenuta dall’ibridazione del mandarino e dell’arancio amaro per ottenere un frutto più dolce e senza semi. Il nome di questo frutto deriva dal religioso algerino Padre Clément Rodier, che lo creò ai primi del Novecento dall’innesto tra mandarino variante Avana e l’arancio amaro.

Essendo un ibrido tra mandarino e arancio amaro, la clementina porta le caratteristiche di entrambi questi agrumi:

  • esternamente la forma è più tondeggiante dell’arancia ed è più piccola
  • la scorza è più sottile dell’arancia e del mandarino, e si pela facilmente
  • ha un bel colore arancione
  • priva di semi, solo raramente ne contiene qualcuno
  • il sapore è più delicato, dolce e rinfrescante.
  • la stagione è piuttosto corta, tra novembre e gennaio.

Differenza tra mandarancio e mandarino

Il mandarino è una specie vera e propria, mentre il mandarancio è un gruppo di alcune varietà di ibridi naturali derivati dall’incrocio tra mandarino e arancia sia amara che dolce. In breve possiamo dire del mandarino che:

  • ci sono diverse varietà ed è uno degli agrumi originari da cui discendono poi tutte le altre specie di agrumi
  • ha la scorza più fine e sottile dell’arancia
  • il colore è di un arancione chiaro, ed è molto profumato
  • è più piccolo dell’arancia, ma simile alla clementina
  • possiede diversi semi
  • la polpa è più acidula, simile all’arancia e meno succosa e dolce della clementina

Come si mangiano i mandaranci

I mandaranci si possono consumare come frutti freschi di stagione o si possono spremere fornendo un elevato apporto di vitamina C.

Ma non solo, con i mandaranci si possono realizzare confetture e marmellate, si può preparare la frutta candita o disidratata, da conservare e consumare anche fuori stagione.

Possono anche essere consumati a colazione in combinazione con uno yogurt magro e i fiocchi di latte.
A merenda come marmellata spalmata su una fetta di pane integrale oppure nella crostata.

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Le clementine sono dolci e succose

In cucina questo ibrido si utilizza, al pari di arancia o mandarino, per completare e regalare un sapore fresco a piatti di carne o insalate o piatti con pesce.

Ciò che rende davvero speciale il mandarancio è il fatto che sia buono ma anche un prezioso alleato per una dieta equilibrata a qualsiasi età.

Valori nutrizionali e calorie del mandarancio

Ogni 100 gr di parte edibile di questo agrume contiene 57 calorie. Si compone di:

  • 84 gr di acqua
  • 0.8 gr di proteine
  • 2.2 gr di fibre
  • 0.2 gr di lipidi
  • 12.8 gr di carboidrati
  • 2 mg di sodio
  • 160 mg di potassio
  • 37 mg di vitamina C
  • 30 mg di calcio
  • 19 mg di fosforo
  • 0.3 mg di ferro
  • tiamina, riboflavina, niacina
  • 0 colesterolo

A cosa fa bene il mandarancio

Ottimo fresco, come frutto di stagione, può offrire molti benefici alla salute. Prima di tutto è ricco di

  • antiossidanti che aiutano a combattere i radicali liberi riducendo così l’invecchiamento
  • vitamine A e C per rinforzare il sistema immunitario
  • sali minerali, in particolare ferro, potassio per combattere stanchezza e affaticamento muscolare
  • fibre che aiutano a combattere stitichezza e gonfiore e per le diete dimagranti
  • acqua, che compone quasi il 90% del frutto, e serve per idratare

Non va dimenticato che è un agrume privo di sodio e di colesterolo e quindi consigliato anche per chi soffre di ipertensione e deve seguire una dieta iposodica e per chi soffre di livelli alti di colesterolo.

Infine possiede una minima percentuale di bromo che aiuta chi soffre di insonnia a prendere sonno e in generale può avere effetto calmante sul sistema nervoso.

Quanti agrumi si possono mangiare al giorno

Per una dieta sana e equilibrata si consiglia di assumere durante la stagione giusta, quindi autunno e inverno, 2-3 mandaranci al giorno.

Non superate la quantità consigliata perché essendo ricco di fibre potrebbe causare disturbi intestinali.

Quando mangiare i mandaranci

Sono agrumi e si possono assumere in qualsiasi orario della giornata come merenda.

Non è consigliato mangiare agrumi subito dopo pranzo e cene, meglio aspettare circa due ore dopo i pasti principali per evitare che  fermentino nello stomaco perdendo tra l’altro gran parte delle sue preziose sostanze nutritive.

Ottimi la mattina come colazione o come merenda dopo scuola.

Quali sono le controindicazioni del mandarancio

Mangiare arance , mandarini o ibridi di agrumi come il mandarancio o il mapo o il yuzu ha una sola vera controindicazione: l’allergia accertata verso questo frutto.

In tal caso, potrebbe verificarsi prurito, gonfiore e bruciore alla pelle, oppure problemi digestivi e respiratori. Per il resto sono frutti ottimi, rinfrescanti e pieni di proprietà nutritive.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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