Nasce il Pacchetto Qualità, per tutelare la filiera agroalimentare italiana
Chi di noi non ha mai sentito nominare il famoso “Parmesan” spacciato, all’estero, come originale Parmigiano Reggiano? I casi di contraffazione dei prodotti alimentari italiani sono innumerevoli: la Mortadella di Bologna fatta col tacchino e venduta negli Stati Uniti, le tagliatelle Milaneza prodotte in Portogallo, i pomodori San Marzano coltivati in uno stato USA. I prodotti alimentari italiani sono talmente ambiti tra i consumatori che le loro falsificazioni sono all’ordine del giorno.
Ma finalmente qualcosa si è mosso: è stato siglato, infatti, il “Pacchetto Qualità”, basato sul regolamento Ue 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli alimentari. In questo modo, i produttori avranno a disposizione uno strumento concreto per salvaguardare i prodotti certificati DOC, DOCG, DOP, STP e IGP, non solo nel nostro paese ma in tutta l’Unione Europea. Traguardo molto importante per l’Italia, vista la grande quantità di prodotti certificati: il Bel Paese, infatti, vanta il primato europeo con circa 250 prodotti tra DOP, IGP e STG.
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Tra le novità più significative ci sono: la semplificazione dell’iter burocratico per ottenere il marchio di riconoscimento UE dei prodotti, dagli attuali 12 mesi si passerà a 6 mesi; maggiori strumenti a disposizione delle aziende agricole per proteggere il nome commerciale e la relativa reputazione; aumento degli anni per il riconoscimento di un prodotto STG (Specialità Tipica Garantita), dagli attuali 25 anni ai futuri 30; estensione del marchio STG anche alle ricette, non solo ai prodotti finiti; etichetta specifica per i prodotti di montagna e per quelli delle isole (quest’ultima verrà introdotta dopo 12 mesi dall’entrata in vigore del Pacchetto Qualità).
Il Ministero delle politiche agricole, in collaborazione con ISMEA (Istituto per i Servizi del Mercato Agricolo-Alimentare) e con AICIG (Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche) ha, inoltre, istituito il portale dop-igp.eu, utile per raccogliere preziose informazioni e per consentire ai produttori la segnalazione delle infrazioni in tutta Europa. In questo modo, si metteranno a disposizione delle Autorità preposte degli Stati membri tutti i dati e gli strumenti per agire con tempestività contro i tentativi di contraffazione a danno dei prodotti alimentari di eccellenza, che siano made in Italy o europei.
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Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2024 da Rossella Vignoli