Non tutti i cosmetici bio fanno bene
Alcuni contengono sostanze chimiche, sono comedogeni, hanno pH non equilibrato, controindicazioni se usati a lungo...
Non tutti i cosmetici bio fanno bene! È fondamentale prestare attenzione agli ingredienti e alle caratteristiche dei prodotti di bellezza per la pelle, per il viso e per i capelli, per evitare effetti indesiderati sulla pelle. Scopriamo come riconoscere quelli più sicuri.
Sommario
Perché non tutti i cosmetici bio fanno bene
Spesso si trovano in commercio dei cosmetici biologici che sono poco sicuri e presentare dei rischi per vari motivi. I pericoli o comunque le controindicazioni in caso di utilizzo sono diverse:
- Ingredienti chimici: molti cosmetici, pur essendo indicati come biologici sulla confezione, in realtà contengono sostanze chimiche sintetiche che possono irritare la pelle o causare allergie. Ingredienti come parabeni, ftalati e solfati possono essere problematici per la salute della pelle.
- Comedogenicità: alcuni prodotti possono ostruire i pori, portando a brufoli e acne. È importante scegliere cosmetici non comedogenici, soprattutto per chi ha la pelle grassa o incline all’acne.
- pH non equilibrato: il pH della pelle è di circa 5,5. I cosmetici bio con un pH troppo alto o troppo basso possono alterare l’equilibrio naturale della pelle, causando irritazioni o secchezza.
- Test sugli animali e sostenibilità: pur se biologici, alcuni non sono testati eticamente e possono avere un impatto negativo sull’ambiente. Scegliere prodotti cruelty-free e sostenibili è importante per chi è sensibile a queste questioni.
- Incompatibilità con la pelle: ogni tipo di pelle è diverso ed un prodotto che funziona bene per una persona potrebbe non essere adatto a un’altra. Quindi è fondamentale conoscere il proprio tipo di pelle e le proprie esigenze.
- Effetti a lungo termine: alcuni ingredienti ‘naturali’ possono avere effetti negativi nel lungo periodo, come l’invecchiamento precoce della pelle o la perdita di idratazione.
- Allergie e irritazioni: alcuni ingredienti naturali possono comunque causare reazioni allergiche o irritazioni cutanee. È importante conoscere le proprie sensibilità.
- Mancanza di standard di sicurezza: i prodotti non certificati non seguono standard rigorosi di produzione, il che significa che potrebbero non essere stati testati adeguatamente per la sicurezza.
- Scadenza e conservazione: i cosmetici biologici tendono a contenere meno conservanti. Questo può portare a una maggiore probabilità di contaminazione batterica e a una durata di vita più breve.
- Pubblicità ingannevole: alcuni marchi possono utilizzare termini come ‘naturale”‘ oppure ‘bio’ senza effettivamente rispettare gli standard del settore. Ciò può indurre i consumatori a pensare che un prodotto sia più sicuro di quanto non sia in realtà.
- Efficacia variabile: senza regolamenti, l’efficacia dei prodotti non certificati può variare notevolmente, portando a risultati deludenti o inefficaci.
- Ingredienti non controllati: senza una certificazione, non c’è garanzia che gli ingredienti siano realmente biologici. Potrebbero contenere sostanze chimiche o additivi nocivi.
Per questi motivi, è sempre consigliabile optare per cosmetici biologici certificati da enti riconosciuti, che garantiscono l’efficacia e la sicurezza degli ingredienti utilizzati.
Perché si considerano i cosmetici bio più sicuri
Secondo alcune ricerche di mercato, oggi, la maggior parte delle persone comprese tra i 25 e i 45 anni presta un’attenzione particolare a prodotti e cosmetici biologici o eco-friendly, spendendo spesso il doppio di quanto potrebbero fare comperando prodotti sintetici.
Questa tendenza è in progressivo aumento tanto che, secondo l’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) la spesa per i prodotti bio è aumentata del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in barba a qualsiasi crisi.
A quanto pare, in tutta Europa, il settore della cosmesi naturale e dei prodotti rispettosi dell’ambiente e della persona è in una fase particolarmente briosa e felice, con fatturati in decisa crescita prima di tutto in Germania, poi in Italia, Francia, Inghilterra e così via.
Il consumatore medio è, in particolare, donna dai 25 ai 45 anni, con una buona cultura, tipicamente universitaria, impegnata ed informata che preferisce rinunciare ad una cena costosa ma non a prodotti naturali che rispettino l’ambiente e il proprio corpo.
L’attenzione è massima, perché è piuttosto semplice inserire la parola “bio”, ma non tutti i claim più accattivanti sono anche veritieri.
Quali sono i cosmetici bio più sicuri
Sono i prodotti certificati da un ente accreditato. I più conosciuti sono Ecocert, un ente di certificazione che garantisce ingredienti biologici e pratiche sostenibili, Cosmos, uno standard che include diversi certificatori e assicura la qualità dei prodotti naturali. Natrue, che certifica cosmetici naturali e biologici, garantendo trasparenza negli ingredienti.
I prodotti cosmetici bio tra cui scegliere sono testati sia in vitro che su volontari (umani) e certificati da organismi di controllo riconosciuti dal ministero delle Politiche Agricole come ICEA (Istituto per la certificazione etica e ambientale) e il CCPB (Consorzio per il controllo dei prodotti biologici) le cui sigle devono essere presenti sull’etichetta. Inoltre, le piante presenti dovrebbero essere certificate AIAB per la coltivazione secondo gli standard di agricoltura biologica.
Come capire se un cosmetico è biologico
Per scoprire se un cosmetico è veramente biologico bisogna imparare a leggere le etichette, perché quelle non possono mentire; ad esempio per essere veramente bio il prodotto non dovrebbe contenere paraffine (derivanti dal petrolio) né siliconi, né tanto meno profumi o coloranti sintetici, componenti sottoposti a radiazioni, prodotti OGM e nessun derivato animale ad eccezione del latte e del miele.
Tuttavia ci sono alcune deroghe a tanto rigore, per tutelare la salute del consumatore, per cui le paraffine così come altri ingredienti quali il benzylalcohol-DHA, offrono protezione dalle alterazioni degli oli vegetali presenti nelle creme e nei cosmetici, oli che possono ossidarsi e portare dunque delle irritazioni, oppure tengono lontani muffe e batteri.
Le percentuali delle sostanze presenti nel prodotto sono inserite in modo decrescente, quindi la prima nominata sarà quella predominante, l’ultima quella presente in quantità minore; inoltre è bene ricordare che anche i cosmetici hanno una scadenza, quelli biologici hanno un tempo di conservazione molto più breve, perché non contengono conservanti chimici.
Spesso nelle etichette troviamo i nomi botanici in latino di alcune piante che, per quanto incomprensibili, ci danno la consapevolezza che i prodotti vegetali a cui fanno riferimento non hanno subito alcun tipo di processo chimico, tuttavia bisogna sapere che anche la loro denominazione in inglese è corretta, bisognerà diffidare invece solo di quegli ingredienti che non hanno corrispettivo in latino, sono sicuramente di sintesi, o semi-sintetici, perché di recente formulazione.
Per aiutare a districarsi in questo sistema di etichette, nomi strani e prezzi elevati dobbiamo sempre ricordare che meno elementi vengono utilizzati nella produzione di un cosmetico per viso o per il corpo più questo cosmetico è amico della nostra pelle e non lasciarci ingannare perché l’offerta è enorme, basta guardare il numero impressionante di pubblicità in tv ed in rete per perdersi.
Non sempre prodotti con la parola “natura”, “bio”, “eco” o “fito” nel claim risultano essere realmente tali.
La soluzione è quindi quella di scegliere prodotti testati e certificati da enti sicuri, come riportato sulla confezione, leggere le etichette e controllare l’INCI, la lista degli ingredienti,. Si consiglia anche di eseguire un test su una piccola area della pelle per verificare eventuali reazioni.
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Ultimo aggiornamento il 10 Settembre 2024 da Rossella Vignoli