Parte BioClean: microrganismi mangia-plastica cercasi
È ormai una piaga ambientale ben nota la presenza massiccia di plastica sul nostro Pianeta: basti pensare che solo in Europa vengono prodotte 57 milioni di tonnellate di plastica.
![Parte BioClean: microrganismi mangia-plastica cercasi](/images/default-380x250.jpg)
Per questo segnaliamo un interessante progetto che nasce proprio per dare una risposta alle necessità di gestione e smaltimento di questa categoria di rifiuti attraverso appositi microrganismi in grado di degradare i diversi tipi di polimeri sintetici (polietileni, polistirolo, polieteri e polivinilcloruro, poliesteri).
SCOPRI ANCHE: Come riciclare la plastica correttamente nella raccolta differenziata.
BioClean, questo il suo nome, coordinato da Fabio Fava professore di Biotecnologia industriale e ambientale presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Bologna, è finanziato dall’Unione Europea con 3 milioni di euro e vede anche la partecipazione di 7 piccole imprese insieme a PlasticsEurope, associazione europea delle industrie dei polimeri che si farà promotrice dell’implementazione dei risultati ottenuti in Europa.
Questo progetto mangia-plastica vuole individuare i batteri più efficaci, tra quelli provenienti da plastiche recuperate da discariche e dal fondo del mare; le colture microbiche ‘vincenti’ saranno sfruttate nello sviluppo di processi biotecnologici e nell’uso di strategie utili per aumentare la biodegradazione di plastiche presenti in siti marini, in impianti di compostaggio o di digestione anaerobica dei rifiuti con un occhio di riguardo all’impatto ambientale di tali interventi.
LEGGI ANCHE:
- 16 modi di ridurre lo spreco di plastica
- Allo studio una nuova bio-plastica da fermentazione dei bio-gas