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Nasce la Carta Universale dei Diritti della Terra Coltivata

Un nuovo modello di sviluppo economico e culturale che sia in grado di dare una risposta concreta e sostenibile ai cambiamenti in atto nella nostra società: è stato questo uno dei temi centrali dell’European Socialing Forum, tenutosi a Milano lo scorso 15 maggio.

Nasce la Carta Universale dei Diritti della Terra Coltivata

L’incontro, che al Palazzo delle Stelline ha chiamato a raccolta  esperti italiani e internazionali, è servito soprattutto a presentare la prima Carta Universale dei Diritti della Terra Coltivata,  un documento che intorno a quattro principi fondamentali – dignità, integrità, naturalità e fertilità – intende investire Milano del ruolo di capitale mondiale della salvaguardia delle aree agricole.

In questa occasione, è stata la scienziata ed ecologista Vandana Shiva a firmare la Carta Universale dei Diritti della Terra Coltivata, un gesto dall’evidente valore simbolico, nonché uno dei momenti clou della visita milanese di Vandana Shiva.

Tra l’altro, in vista dell’Expo 2015, è stata annunciata una collaborazione tra Vandana Shiva e l’Università Bicocca, volta a salvaguardare i semi e le colture locali, uno dei temi conduttori dell’Expo che verrà.

Questo percorso prevede che, nell’ambito dei progetti di Expo 2015, si realizzi l’istituzione di un Palazzo della Terra coltivata, di una Banca dei Semi e del Tribunale internazionale dei Diritti della Terra coltivata. Istituzioni a difesa di un bene, la terra, che negli ultimi tempi è tornato ad occupare i nostri pensieri e le nostre attività.

Non più solo in termini di sfruttamento, ma di tutela, diritto e gestione intelligente.

Ma veniamo alle quattro parole magiche, che danno fondamento al documento. Iniziamo con la dignità, perché ciascun individuo e ciascuna comunità sono degni ed hanno il diritto di vedere garantita l’autosufficienza alimentare. L’integrità è invece il legante tra popolo e terra;  fertilità, perché non è ammissibile che le terre vengano compromesse da politiche industriali nocive per l’ambiente; naturalità, ovvero il primato della natura sulla tecnologia.

La Carta Universale dei Diritti della Terra Coltivata illustrata al Forum e sottoposta all’approvazione di associazioni agricole, ambientaliste e naturaliste internazionali ha ora avviato un percorso di condivisione che porterà alla ratifica formale nel corso della futura Esposizione Universale.

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