Salute naturale

Quali sono i cibi a rischio botulino e come evitarlo in cucina

Conservare male i sottoli può trasformarli in un pericolo invisibile

Scopriamo quali sono i cibi a rischio botulino: perché sapere cosa fare e come meglio prevenire è meglio che curare! Conservare male i sottoli può trasformarli in un pericolo invisibile. Seguite questi passaggi per tenerlo lontano dalla cucina

Quali sono i cibi a rischio botulino e come evitarlo in cucina

Cos’è il botulino

Il botulino negli alimenti è un’intossicazione alimentare rara ma grave causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum. Il batterio forma spore molto resistenti presenti nel suolo, su verdure e talvolta in materie prime animali.

Le condizioni che favoriscono la produzione di tossina sono:

  • Assenza di ossigeno: prolifera in un ambiente anaerobico, quindi nell’olio, sottovuoto, e nei barattoli chiusi
  • Acidità insufficiente con acidità bassa, in particolare pH > 4,6
  • Bassa salinità e temperatura di conservazione non adeguata

Attenzione: la tossina non altera necessariamente odore, colore o sapore del cibo.

Alimenti più a rischio

Questi sono gli alimenti più a rischio:

  • Conserve domestiche di verdure sott’olio (funghi, melanzane, peperoni, carciofini)
  • Salse o creme vegetali e legumi in barattolo, specie se ricoperte d’olio
  • Alimenti sottovuoto conservati a temperature non corrette (es. alcuni pesci affumicati)
  • Patate cotte in cartoccio di alluminio lasciate a temperatura ambiente
  • Prodotti poco acidificati o poco salati

Sintomi da riconoscere

L’esordio arriva da poche ore ad alcuni giorni: e la prima cosa è la visione doppia o offuscata, la difficoltà a parlare o deglutire, la debolezza progressiva, la nausea o vomito.

Nei casi gravi si arriva alla paralisi respiratoria.

Emergenza medica: in caso di sospetto botulismo, recarsi immediatamente al pronto soccorso

Prevenzione: le regole che contano

Osservate queste regole:

  • Acidificare sempre le conserve vegetali: pH ≤ 4,6 (aceto 5–6% o acido citrico, pH misurato con cartine/pH-metro).
  • Sterilizzare i vasetti pieni e chiusi: bollitura completa (≥ 10 minuti) o pentola a pressione per ricette a pH incerto.
  • Conservare al freddo: dopo l’apertura tieni in frigorifero e consuma in tempi brevi
  • Mantenere un’ottimo livello d’igiene: lavare e sanificare i vasetti, i tappi, gli attrezzi da cucina, acidificare e sbollentare anche erbe e aglio prima di inserirli nei vasetti
  • Segnali di allarme: tappi rigonfi, fuoriuscita di gas o odori anomali. In questi casi è bene buttare senza assaggiare, anche una piccolissima porzione può essere letale

In breve i cibi e le precauzioni in caso

Ecco una tabella che riassume i rischi e le precauzioni da usare in caso dubbio, ricordando che se il pH ≤ 4,6, niente olio e sterilizzazione corretta, il rischio di botulino diventa molto basso.

E se il pH > 4,6, la sola sterilizzazione casalinga potrebbe non distruggere tutte le spore, quindi serve acidificare di più, misurando il pH con una cartina o un pH-metro è la via più sicura.

Alimento/Preparazione Rischio Precauzioni essenziali
Verdure sott’olio (funghi, melanzane, zucchine) Alto se non acidificate Acidificare a pH ≤ 4,6, sterilizzare i vasetti pieni, conservare al freddo, consumare rapidamente dopo l’apertura
Salse e creme vegetali in olio Medio-alto pH ≤ 4,6 in frigorifero, usare porzioni piccole, meglio congelare
Verdure sotto aceto (e altri sottaceti) Basso (se ben acidificate) Usare aceto 5–6% non troppo diluito, verificare pH, sterilizzare, in frigo dopo l’apertura
Alimenti sotto sale Basso (se sale sufficiente) usare sale ben distribuito (concentrazione elevata nel prodotto) e mettere in frigo dopo l’apertura
Patate in alluminio a temperatura ambiente Non trascurabile Mantenere calde sopra 60° o raffreddare rapidamente e conservare in frigo
Pesce affumicato/sottovuoto Variabile Mantenere la catena del freddo rigorosamente, rispettare le scadenze e tenere il frigo costante a 0°–4°

FAQ

Il pesto fatto in casa è a rischio?

Sì, se conservato a temperatura ambiente sotto olio senza acidificazione. Riduetei il rischio acidificando (pH ≤ 4,6), e tenendo in frigorifero. Consumate in 3–5 giorni, oppure congelate subito in porzioni.

La tossina del botulino si inattiva con il calore?

La tossina si inattiva intorno a 80° per almeno 10 minuti, ma le spore resistono fino a 121° per cui serve sterilizzazione a pressione per eliminarle.

Gli alimenti sotto sale o sotto aceto sono sicuri?

Se ben preparati sì: pH ≤ 4,6 per i sottaceti e salinità elevata e uniforme per prodotti sotto sale. Dopo l’apertura vanno comunque tenuti in frigorifero.

🧂 Alimenti sotto sale

Il Clostridium botulinum non si sviluppa bene quando la concentrazione di sale è ≥ 10% nel prodotto finale. Se la salatura è troppo bassa o il sale non è distribuito in modo uniforme, il rischio può aumentare.

Se ben fatti,sono a basso rischio acciughe sotto sale, capperi sotto sale…

Alimenti sotto aceto

>L’acidità è il principale fattore di sicurezza: pH ≤ 4,6 blocca la germinazione delle spore. L’aceto da cucina (5-6% di acidità) è infatti, in quantità sufficiente, una sicurezza e crea una barriera.
Se l’acidità scende (aceto diluito troppo, verdure non completamente immerse), il rischio può riapparire.

⚠️ Punti critici comuni

Sono 3 e vanno osservati:

  1. Ingredienti aggiunti freschi (aglio, erbe, peperoncino) possono introdurre spore se non acidificati o salati a dovere
  2. Conservazione: anche conserve acide o salate vanno tenute al fresco dopo l’apertura
  3. pH e concentrazione vanno controllati misurandoli: non basta sapere che c’è aceto mettere un po’ di sale

Come riconosco un barattolo potenzialmente pericoloso?

Tappo rigonfio o che sfiata, fuoriuscita di liquido/gas all’apertura, odore anomalo. In dubbio, non assaggiare: elimina il prodotto.

Disclaimer: queste informazioni hanno scopo divulgativo e non sostituiscono le linee guida ufficiali di sicurezza alimentare o il parere di un professionista.

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Ultimo aggiornamento il 15 Agosto 2025 da Rossella Vignoli

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Federica Gardener

Ho una laurea magistrale in Biotecnologie Alimentari. Scrivere per tuttogreen.it mi permette di coltivare la mia passione per la nutrizione e più in generale per il benessere e la salute. Dopo il mio percorso di studi, grazie alla mia esperienza di lavoro e alla mia curiosità innata, mi tengo aggiornata costantemente grazie a letture ed approfondimenti sul tema scienza dell'alimentazione e la nutrizione. E cerco di trasmettere agli altri maggiore consapevolezza e curiosità sul grande mondo degli alimenti… e non solo!

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