Rimedi naturali contro gli insetti della dispensa
E come conservare pasta, farine, legumi e conserve nel modo migliore
Ogni tanto capita di trovare quei fastidiosi ospiti nella nostra dispensa: tarme, farfalline, insetti e parassiti che possono intrufolarsi nelle confezioni aperte di alimenti, costringendoci non solo a buttare via il cibo, ma anche a dover pulire a fondo il mobile. Scopri come eliminare gi insetti dalla dispensa, utilizzando rimedi fai da te veloci, efficaci ed ecologici.
Sommario
Perché si formano le infestazioni in dispensa
Le specie più comuni entrano spesso con i prodotti già contaminati all’origine (uova/larve nelle confezioni). In ambienti caldi (20°–30°) e poco ventilati, completano il ciclo in poche settimane.
Questo è il caso della tignola o farfallina del cibo (Plodia interpunctella), dei punteruoli del riso (Sitophilus oryzae), dei triboli (Tribolium castaneum o confusum) e del silvano dei cereali (Oryzaephilus surinamensis).
Buona igiene, contenitori ermetici e rotazione scorte sono le difese di base.
Cosa funziona davvero per eliminare i parassiti e insetti del cibo
Quante volte aprendo la dispensa avete trovato delle farfalline? Ne basta solo una per segnalare che c’è un’infestazione in atto. Per questo motivo come primo passo bisogna controllare bene tutte le confezioni di cartone aperte per verificare la presenza di uova o larve.
Controllate anche tra le pieghe perché spesso le uova si annidano proprio lì oppure negli angoli della dispensa, dove possono esserci delle formazioni filamentose simili a ragnatele.
Generalmente le tarme sono presenti nelle confezioni di farina, riso, cereali, pasta, biscotti, cacao. Se trovi le tarme o anche solo le uova getta la confezione, chiudendola bene in un sacchetto di plastica. Sarebbe preferibile sbarazzarsi subito della spazzatura, per evitare che si diffondano nel resto della casa.
Poi procedete così:
- Congelare a 0°−18° per 2–4 giorni permette di uccidere le uova e le larve di Plodia e di altri parassiti.
- Passare al forno a 54°–60° per 20–30 min ma fate attenzione che il cibo possa essere ancora conservabile e mangiabile e non si alteri la qualità
- Terra di diatomee per uso alimentare, sono polveri inerti che disidratano gli insetti e sono efficaci su più varietà di prodotti conservati in dispensa, persistono per settimane e addirittura mesi. l’importante è non ingerirle in quantità, ed usare sempre le terre di diatomee di tipo adatto al food.
- Trappole a feromoni (soprattutto per la Plodia). Sono ottime come prevenzione e sono utili per ridurre gli accoppiamenti (mating disruption). Vengono usate soprattutto nei grandi negozi, ma anche in casa aiutano a monitorare e contenere.
- Oli essenziali specifici per uso ambientale, non vanno sul cibo pronto. Numerosi studi mostrano effetto repellente e insetticida verso triboli e punteruoli dell’olio essenziale di chiodi di garofano, dell’olio di eugenolo, dell’olio essenziale di basilico, dell’olio essenziale di cumino e dell’olio essenziale di citronella. Sono da usare versando alcune gocce su dei cotton fioc o in sacchetti o da spruzzare in versione spray negli interni vuoti dei mobili. Non vanno messi a contatto direttamente sul cibo. La loro efficacia è variabile, e vanno rinnovati spesso.
- Alloro: per tradizione si usano le foglie di alloro, ma ci sono prove deboli sulla sua reale efficacia. Sarebbe l’eucaliptolo contenuto nell’alloro ad avere un’azione lieve deterrente, che tuttavia non elimina un’infestazione. Si consiglia di usarlo solo come prevenzione, non come soluzione per eliminare i parassiti.
Tabella di sintesi
Ad ogni parassita il suo rimedio naturale e perché.
| Parassita / insetto | Alimenti colpiti | Rimedio naturale consigliato | Perché funziona | Come applicare in casa |
|---|---|---|---|---|
| Tignola/farfallina del cibo (Plodia interpunctella) | Farine, cereali, frutta secca, cacao, spezie, mangimi |
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| Punteruolo del riso (Sitophilus oryzae) | Riso, cereali in chicco |
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| Triboli / coleotteri della farina (Tribolium castaneum/confusum) | Farine, cereali macinati, pasta, spezie, cacao |
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| Silvano dei cereali (Oryzaephilus surinamensis) | Cereali, pasta, frutta secca, cioccolato |
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| Acari delle derrate | Farine, formaggi stagionati, frutta secca |
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| Tarma del prosciutto/larve su prodotti animali secchi | Carni/insaccati stagionati, mangimi animali |
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| Supporto preventivo (mito parziale): foglie di alloro | Contenitori di farina, riso, legumi | Deterrente olfattivo blando | Eucaliptolo può confondere gli odori-segnale ma non risolve infestazioni | 1–2 foglie per barattolo ermetico, da sostituire spesso, ma non affidarsi solo a questo |
Come eliminare in 6 mosse le farfalline in modo naturale
Quante volte aprendo la dispensa avete trovato delle farfalline? Ne basta solo una per segnalare che c’è un’infestazione in atto. Generalmente le tarme sono presenti nelle confezioni di farina, riso, cereali, pasta, biscotti, cacao.
- Come primo passo bisogna controllare bene tutte le confezioni di cartone aperte per verificare la presenza di uova o larve.
- Dopo di che, scartare tutte le confezioni contaminate, se vedete formazioni filamentose simili a ragnatele, bozzoli, fili sericei, granelli scuri. Se trovi le tarme o anche solo le uova getta la confezione, chiudendola bene in un sacchetto di plastica. Sarebbe preferibile sbarazzarsi subito della spazzatura, per evitare che si diffondano nel resto della casa. Congelare i lotti ‘dubbiosi’ di farina o frutta secca per almeno 2–4 giorni a −18° così da uccidere larve e uova.
- Poi procedere all’aspirazione e passare un panno umido negli armadietti. Dovete sigillate tutte le fessure. e se avete deciso di usare la terra di diatomee è bene versarla solo nei giunti, e poi rimuoverla.
- Inserite delle trappole a feromoni per 8–12 settimane per monitorare eventuali adulti residui.
- Versate tutte le derrate alimentari in contenitori ermetici di vetro o metallo, soprattutto per gli alimenti che sono sfarinabili
- Oli essenziali mirati (di garofano, di basilico, di cumino) su supporti assorbenti, efficaci solo come deterrente ambientale
Conservazione corretta di cibi secchi
Per alimenti come pasta, farine, legumi, frutta secca, cereali, è ottimale una conservazione che abbia alcuni principi fissi:
- Temperatura/umidità: l’ideale è 10°–21° ed in un luogo asciutto, buio, evitando sbalzi di temperatura. Meglio se c’è umidità bassa
- Contenitori: preferite sempre travasare il contenuto delle confezioni chiuse in contenitori di vetro o metallo che siano con tappo ermetico. Si tratta di materiali non porosi e costituiscono una barriera fisica per insetti adulti e larve, perchè alcuni insetti forano plastiche sottili e cartoni
- Farina integrale/frutta secca: sono gli alimenti più ricchi di oli che possono farle irrancidire prima, per cui è importante valutare un congelamento preventivo di 48–72 h e poi conservarle in contenitori ermetici
- Rotazione: predilgere il metodo FIFO (il primo che entra in dispensa è il primo ad essere consumato (First In First Out). Meglio acquistare dei formati adatti al consumo entro 1–3 mesi
- Pulizia: pulire le briciole e non usare l’aceto come disinfettante anti-uova, perché è ottimo sgrassante, ma non un sanificante EPA
Consiglio: per controllare in futuro la presenza di altri insetti, incollate del nastro bioadesivo alla parete della dispensa. Se ne trovate qualcuno dovrete ripetere l’intera procedura per eliminare gli insetti.
Un ultimo consiglio è quello di chiudere il cibo in contenitori ermetici di plastica, vetro o metallo, riparandolo così non solo dall’aria ma anche dai nostri nemici insetti
Conserve e alimenti che si conservano fuori dal frigo
Non tutti i cibi hanno bisogno del frigorifero: molte conserve e alimenti cosiddetti shelf-stable possono durare a lungo se custoditi correttamente.
Le conserve industriali in lattina sigillata, ad esempio, mantengono la loro qualità per circa 12–18 mesi se si tratta di alimenti acidi (come pomodori o frutta), mentre possono arrivare a 2–5 anni nel caso di prodotti a bassa acidità (come legumi o tonno). La regola d’oro è sempre la stessa: riponile in un luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore. Se una lattina appare bombata, molto arrugginita o presenta perdite, va eliminata subito.
Lo stesso discorso vale per salse, sughi e conserve in vetro chiuse: anche qui è importante evitare sbalzi di temperatura e luce diretta del sole. Il vantaggio del vetro è che è un materiale inerte, quindi non reagisce con gli alimenti acidi come il pomodoro
Una volta aperti, sia i vasetti in vetro che le lattine, devono essere trasferiti in frigorifero.
Consigli pratici per gli alimenti secchi
Oltre alle conserve, la dispensa ospita di solito pasta, riso, farine, legumi e frutta secca. Ecco come gestirli al meglio:
- Pasta e cereali → travasateli in contenitori ermetici di vetro o metallo, meglio se con etichetta della data di apertura
- Riso → per essere sicuri di eliminare eventuali uova di insetti come il punteruolo, si può congelare il pacco per 72 ore appena acquistato, e poi conservarlo in barattolo ermetico
- Farine → quelle integrali irrancidiscono più facilmente: conviene comprarne quantità ridotte e consumarle entro 4–8 settimane. Se volete una sicurezza in più, potete ‘sanitizzarle’ mettendole in forno a 55–60° per 20–30 minuti(tenendo conto che la qualità può leggermente risentirne).
- Legumi secchi → custoditeli in un luogo asciutto e in contenitori chiusi, controllando ogni tanto che non compaiano piccoli fori, segnale della presenza di larve.
- Frutta secca e semi → sono molto sensibili a calore e ossigeno: meglio conservarli in barattoli piccoli, ben riempiti, e se prevedete di tenerli a lungo, è consigliabile riporli in frigorifero.
Fonti
Per scrivere questo articolo abbiamo anche consultato alcune fonti internazionali autorevoli:
- How to Manage Pests: Pests of Homes, Structures, People, and Pets, University of California, Agriculture and Natural Resources Dept, 2025
- Diatomaceous Earth for Arthropod Pest Control: Back to the Future, Molecules, 2021
- Food Product Dating,Food Safety & Inspection, 2025
Cosa non aspettarsi dai rimedi naturali
Un chiarimento importante: non tutti i rimedi della nonna sono risolutivi.
- Le foglie di alloro, ad esempio, possono avere un leggero effetto deterrente grazie al loro odore, ma non sono in grado di fermare un’infestazione
- Gli oli essenziali possono funzionare come coadiuvanti, cioè avere un’azione repellente o di contatto, ma non sostituiscono i veri interventi efficaci: scartare subito gli alimenti contaminati, utilizzare il congelamento quando necessario e puntare su contenitori ermetici di buona qualità
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Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2025 da Rossella Vignoli
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