Viaggi e vacanze

Cosa è un albergo diffuso: dove si trovano queste strutture e come funzionano

Scopri il turismo sostenibile nei borghi italiani

Vivere la vita di un borgo e sentirsi come un suo abitante: è questa la filosofia alla base del modello turistico dell’albergo diffuso. Un modello di sviluppo del territorio che inserisce le strutture ricettive all’interno di un centro abitato. Ma in concreto, cos’è l’albergo diffuso? Scopriamo questo tipo d’ospitalità differente, diventata relativamente nota in Italia negli ultimi anni, e che ha salvato da morte certa decine di piccoli paesini ormai disabitati.

Cosa è un albergo diffuso: dove si trovano queste strutture e come funzionano

Cos’è un albergo diffuso

Vivere la magia di un borgo italiano e sentirsi parte della sua storia: ecco la filosofia alla base dell’albergo diffuso, una forma di ospitalità innovativa e sostenibile.

Qui gli alloggi sono sparsi in diverse strutture dislocate su tutto il centro cittadino. I servizi offerti sono gli stessi degli alberghi, ma l’aria che si respira è diversa. È pulita, sa di natura, di vita a contatto diretto con chi in quel borgo ci vive da sempre.

Da dove viene: la storia dell’idea dell’albergo diffuso

Giancarlo Dall’Ara è considerato il padre dell’albergo diffuso, che nacque nei primi anni ’80, per recuperare e valorizzare i borghi italiani, soprattutto quelli colpiti dallo spopolamento, trasformandoli in strutture ricettive innovative.

L’idea alla base dell’albergo diffuso

Questo è un albergo-non albergo, ovvero un’alternativa al turismo tradizionale che permetta ai viaggiatori di vivere un’esperienza autentica, integrata nel tessuto sociale e culturale del luogo.

Non è un unico edificio, ma un insieme di case, appartamenti e altri edifici preesistenti, ristrutturati e arredati con gusto, distribuiti all’interno di un borgo. Queste unità abitative, pur offrendo i servizi di un albergo (reception, colazione, pulizia, ecc.), mantengono il loro carattere originale e si integrano perfettamente nel contesto architettonico e urbanistico del paese.

L’idea ha avuto un impatto significativo sul turismo italiano, perché crea un modello di sviluppo sostenibile e che permette di rivitalizzare i borghi antichi poco toccati dalle rotte del turismo globale. Rappresenta un’alternativa valida al turismo tradizionale, capace di valorizzare il patrimonio culturale e ambientale dei piccoli centri e di offrire ai viaggiatori un’esperienza di viaggio autentica e immersiva.

Da qui sono poi nate nuove iniziative per promuovere un turismo più responsabile e rispettoso del territorio.

Come funziona un albergo diffuso

Questo è un modello turistico che offre alloggi sparsi in diverse strutture all’interno di un borgo.

Immagina di soggiornare in edifici storici ristrutturati con cura, circondati dalla bellezza autentica di un piccolo paese.

Gli ospiti possono godere di tutti i servizi di un hotel (reception, ristoranti, pulizia), ma con un’atmosfera unica: qui respiri la tranquillità della natura e la genuinità della vita locale.

Perché scegliere un albergo diffuso per le vacanze

Gli edifici dell’albergo sono generalmente stabili antichi e di pregio ristrutturati e ammobiliati con tutti i comfort.

L’impatto sull’ambiente è bassissimo, perché non si costruisce nulla di nuovo. Si restaura ciò che già esiste senza usare il cemento, poco eco-friendly.

Affinché si possa realizzare un turismo innovativo come questo occorre rintracciare un paese, parzialmente abbandonato e dal forte interesse storico-ambientale. Individuare gli edifici capaci di accogliere diversi ospiti e procedere a ristrutturarli nel pieno rispetto della natura e della loro identità storica.

Ma c’è di più, l’impatto sulle relazioni umane. Una realtà fatta di poche persone dà la possibilità di intrecciare legami solitamente più genuini che non in una zona a turismo di massa. Ecco perché chi vive una vacanza del genere torna a casa più rilassato e con un bagaglio di esperienze maggiore. Perché ha avuto modo di parlare, capire e guardare un mondo da un’angolazione nuova.

Insomma, un mondo da scoprire e da esplorare, nonché un modo di conoscere angoli del nostro Paese semi-dimenticati ed indubbiamente genuini. Questo nuovo modello di turismo responsabile e sostenibile è anche una modalità efficace per recuperare insediamenti ormai abbandonati in aree rurali e riportarvi popolazione e vita.

Chi sceglie per le proprie vacanze in queste strutture, sceglie anche gli abitanti del borgo che lo ospiterà. Perché fanno parte di quel patrimonio fatto di sapere e cultura che soltanto un turismo meno invasivo è capace di generare. Sono sempre di più i giovani che fiutano l’opportunità di lavoro e scappano da città super affollate e caotiche.

Eppure ancora oggi non tutte le regioni italiane hanno incentivato un’iniziativa del genere.

I benefici di un albergo diffuso sul territorio

Elementi-chiave dell’albergo diffuso che ricadono in maniera positiva sul territorio:

  • Recupero del patrimonio edilizio esistente: l’albergo non prevede nuove costruzioni, ma si basa sul recupero e la ristrutturazione di edifici preesistenti, contribuendo così alla conservazione del patrimonio architettonico e culturale dei borghi
  • Integrazione con la comunità locale: gli ospiti vengono a contatto con la vita quotidiana del borgo, interagiscono con i residenti, scoprono le tradizioni locali e contribuiscono all’economia del territorio
  • Sostenibilità ambientale: il recupero di edifici esistenti e la valorizzazione delle risorse locali sono alla base di un approccio turistico sostenibile
  • Offerta di un’esperienza autentica: i viaggiatori avranno un’esperienza di viaggio unica e autentica, lontana dal turismo di massa e immersa nella cultura locale
  • Gestione unitaria: pur essendo distribuito in diverse unità abitative, viene gestito come un’unica struttura, garantendo servizi e standard di qualità omogenei

Perché scegliere un albergo diffuso

In breve, le ragioni per fare una vacanza in una struttura diffusa sono:

BENEFICI
Turismo autentico                Immergiti nella vita di un borgo, come un abitante del posto. Esplora vicoli antichi, dialoga con gli abitanti e scopri tradizioni locali che altrove si stanno perdendo.
Sostenibilità ambientale Niente nuove costruzioni, solo restauri di edifici esistenti. Preserviamo l’architettura locale e riduciamo al minimo l’impatto sull’ambiente. Niente cemento, solo rispetto per la storia e il paesaggio.
Esperienze uniche Ogni struttura-borgo ha una storia da raccontare. Soggiorna in una casa di pietra sull’Appennino emiliano o in una dimora medievale in Abruzzo: ogni volta è un viaggio nel tempo, oltre che nella bellezza.

Alberghi diffusi in Italia: dove trovarli

Sul sito dell’ADI, l’associazione nazionale alberghi diffusi (alberghidiffusi.it), c’è un elenco delle strutture presenti in Italia classificate per regione. Tante strutture si trovano anche nella guida ‘Alberghi diffusi. Un po’ casa, un po’ albergo’, curata dal Touring Club.

ALBERGHI DIFFUSI - VIAGGIO DELL'ITALIA A
Prezzo: 12,90 €
compra su amazon
Prezzi aggiornati il 14-12-2024 alle 8:47 AM.

Perché queste strutture diffuse in Italia sono diverse decine e hanno tutte una storia da raccontare, disseminate in tutti gli angoli della Penisola. Molto diverse l’una dall’altra, ognuna ha le sue specificità storico-culturali tutte da scoprire.

Per esempio in Emilia Romagna, sull’Appennino tosco-emiliano, esiste un piccolo borgo arroccato sulle montagne. Si chiama Portico di Romagna, qui è stato creato l’albergo diffuso Al Vecchio Convento. Ma anche a Rimini, c’è Le Case Antiche con camere diffuse.

In provincia di Rieti, nella patria degli spaghetti all’amatriciana, abbiamo Villa Retrosi, sorge all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga, al crocevia di tre regioni: Marche, Umbria e Abruzzo. Un gruppo di amici ha recuperato e ristrutturato le proprie abitazioni destinandole all’attività turistica. Assicurano che ogni intervento è stato fatto nel pieno rispetto dell’architettura paesaggistica. E in coerenza con la promozione di una forma di eco-turismo, dal 2007, a Villa Retrosi viene prodotta energia elettrica grazie a piccoli e potenti pannelli fotovoltaici.

In Umbria, un altro esempio è la Torre del Nera, a Scheggino, nella patria del tartufo, vicino Spoleto. In un territorio antico che si adagia sui colli verdissimi della Valnerina un paesino di coppi e pietra antica con 16 appartamenti sparsi nei vicoli acciottolati che si arrampicano intorno, per un turismo sostenibile di qualità.

In Friuli troviamo un antico paesino Forgaria Monte Prat, uno dei primi ad aver preso forma in questa regione, una realtà unica nel suo genere, una preziosità per storia e tratti caratteristici.

Anche nelle Marche esistono alcuni esempi di ospitalità diffusa come Mille Papaveri Rossi che dal 2020 ha fatto rinascere un paese Cesi ,pesantemente colpito dal terremoto del 1997.

Infine, abbiamo scelto una Sardegna diversa, lontana dal glamour della Costa Smeralda, nel piccolo paese di Paulilatino, dove Bisos è un progetto di ospitalità diffusa eco-sostenibile nel palazzo che si affaccia sulla piazza principale, ma coinvolge più unità abitative all’interno del paese, in modo da incentivare l’economia locale. 

Un esempio concreto: l’albergo diffuso Sextantio

Questa è una bellissima storia. Santo Stefano di Sessanio (nella foto sotto), un borgo di poche anime sul Gran Sasso stava morendo prima di essere recuperato da Daniele Kihlgren. Possiamo ben dire che rappresenta una storia emblematica che rappresenta un interessante esempio di questa tipologia di struttura alberghiera.

Ora il suo Sextantio albergo diffuso è un mirabile esempio di un borgo fortificato medievale recuperato alla vita.

Grazie all’albergo diffuso Sextantio, il borgo sta vedendo un nuovo aumento della popolazione. Questa è la prova che questa nuova forma di sviluppo sostenibile per rimanere a vivere nel proprio territorio funziona.

Ma cosa offre concretamente? Offre la possibilità di dormire in stanze ricavate all’interno del borgo medievale fortificato di Santo Stefano di Sessanio. L’albergo diffuso dispone anche di un ristorante che serve piatti tipici locali con ingredienti a chilometri zero.

Qual è la differenza tra un albergo diffuso e un hotel tradizionale

Un albergo diffuso non è un edificio unico, ma un insieme di alloggi distribuiti in un borgo, con un forte legame con il territorio. Troverete la reception in una casa, ma le camere possono essere distribuite in altre abitazioni e strutture ricettive del borgo. In genere un hotel tradizionale ha tutto concentrato in un unico edificio.

Quanto costa soggiornare in un albergo diffuso

I prezzi variano, ma sono spesso accessibili e giustificati dall’esperienza unica che offrono.

Dove trovare un elenco di alberghi diffusi in Italia

Non esiste un elenco ufficiale e centralizzato di tutti gli alberghi diffusi in Italia anche perché la natura stessa di questo concetto di ospitalità differente spesso coinvolge piccole realtà locali e gestioni familiari, rende difficile la creazione di un database unico e sempre aggiornato. Tuttavia, esistono vari spunti da cui partire, tra cui:

  • Associazione Nazionale Alberghi Diffusi (ADI). Questo è il portale nazionale degli alberghi diffusi, anche se potrebbe non è esaustivo, ma offre una buona panoramica e una mappa interattiva (sito: alberghidiffusi.it).
  • Guide agli alberghi diffusi. Il Touring Club ha pubblicato una guida specifica con indirizzi, consigli e informazioni per scegliere la struttura più adatta e vivere il territorio, apprezzanone le tradizioni e il sapore locale.
  • Piattaforme di prenotazione online: alcune struttire sono presenti sulle principali piattaforme di prenotazione online come Booking.com, Expedia, Airbnb. La ricerca può essere difficile perché non sempre vengono categorizzati specificamente come ‘alberghi diffusi’. Si consiglia di usare parole chiave per il filtro come ‘albergo diffuso’, ‘case vacanza in un borgo’, ‘camere in affitto in un borgo’
  • Blog e articoli di viaggio: molti blogger e giornalisti di viaggio scrivono di alberghi diffusi, per cui può avere senso effettuare una ricerca online con parole chiave come ‘migliori alberghi diffusi Italia’, ‘alberghi diffusi in…’, per scoprire strutture interessanti

Fonti bibliografiche

Per scrivere questo articolo abbiamo consultato il libro esaustivo sulla gestione di una struttura di ospitalità diffusa del creatore di questo nuovo concetto:

  • Manuale dell’albergo diffuso. L’idea, la gestione, il marketing dell’ospitalità diffusa, di G. Dall’Ara

Altro sul turismo sostenibile

Potrebbe interessare anche:

Ultimo aggiornamento il 8 Dicembre 2024 da Rossella Vignoli

Iscrivetevi alla newsletter di Tuttogreen.it per rimanere aggiornati sulle ultime novità.

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

Articoli correlati

5 Commenti

  1. vorrei fare un investimento in un albergo diffuso in un paese del centro Italia , la cosa mi intriga e comunque sono da parte materna di quelle parti , ho bisogno di qualcuno che mi segua mi indirizzi in questo progetto

  2. Pingback: Albergo diffuso: cosa sono gli alberghi diffusi e dove sono in Italia? | Ospitalità Diffusa | Scoop.it
    1. salve a tutti credo siano tutte idee bellissime,ma tutto ciò che è bio,eco e che farebbe bene a tutti in realtà è accessibile solo a chi ha tanti soldi!!!!!e quindi niente di nuovo!

  3. Pingback: ALBERGHI DIFFUSI, UNA IDEA PER IL PROGRAMMA. di Lista Civica per Tufino « LISTA CIVICA PER TUFINO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
×