Forma fisica

Guida al beach volley, una disciplina sempre più popolare che si può praticare non solo d’estate

Il beach volley è uno sport derivato dalla pallavolo che ha in comune con il volley indoor diverse regole e meccanismi, ma anche tante differenze. Nel nostro paese sono sempre più diffuse le strutture per praticare questa disciplina non solo in spiaggia d’estate, ma anche in città nei mesi freddi. Scopriamolo meglio in questa guida.

Guida al beach volley, una disciplina sempre più popolare che si può praticare non solo d’estate

La storia del beach volley inizia sulle spiagge californiane negli anni Sessanta, ma la prima regolamentazione ufficiale risale ai primi anni Settanta. Nel 1996 quando fu ammesso anche ai Giochi olimpici di Atlanta, sia nella categorie maschile che femminile.

Oltre ad essere uno sport divertente e molto competitivo, il beach volley è anche estremamente dinamico  anche più della pallavolo e del beach tennis. Anche se non si è professionisti o pallavolisti provetti, si tratta di un gioco che può essere praticato a quasi tutte le età. Molte sono le possibilità di approcciarsi a questa disciplina affascinante e di così grande appeal. Scopriamola insieme.

FOCUS: Sport, benefici e come praticarlo in modo sostenibile

Gioco e regole del beach volley

Il beach volley – o pallavolo sulla sabbia – è una disciplina sportiva che si gioca tra 2 squadre composte da 2 giocatori ciascuna. Il terreno di gioco è, appunto, la spiaggia o comunque un campo in sabbia diviso a metà da una rete.

Un po’ come nella pallavolo indoor, anche nel beach volley l’obiettivo è mandare la palla da una parte e l’altra del campo al di sopra della rete. Il punto viene attribuito quando la palla tocca terra senza che nessuno riesca a rinviarla nella metà di campo avversaria: vige quindi l’assegnazione continua dei punti, o rally point system. Ogni squadra può toccare la palla per 3 volte al fine di inviarla nel campo degli avversari, incluso il tocca a muro.

La squadra che conquista il punto guadagna anche diritto di servire. La gara è vinta dalla squadra che conquista la vittoria in 2 set con almeno 2 punti di scarto sull’avversaria. Ogni set termina al raggiungimento di 21 punti e in caso di parità il set decisivo è giocato fino a 15 punti.

L’abbigliamento dei giocatori nelle competizioni ufficiali consiste di norma in pantaloncini o costume da bagno. L’uso di maglie o canottiere è facoltativo. E’ consentito l’uso di un copricapo o visiere per proteggersi dal sole. La cosa fondamentale che è anche la peculiarità che distingue il beach volley dalla pallavolo tradizionale è che i giocatori devono giocare a piedi nudi. 

beach volley

Il pallone deve essere sferico, realizzato in cuoio o materiale morbido similare.  Normalmente è di colori brillanti e il peso oscilla tra i 260 e i 280 grammi.

L’altra differenza sostanziale è che ogni giocatore può scegliere liberamente la propria posizione in campo. A differenza dello sport indoor, infatti, la rotazione delle posizioni non è obbligatoria. Ogni partita, infine, si svolge sotto la supervisione di due arbitri e di un segnapunti, ma nelle competizioni nazionali e internazionali è obbligatoria la presenza di quattro giudici di linea posizionati a i vertici del campo e muniti di bandierina.

Benefici del beach volley

Come suggerisce il nome, questo sport deve essere giocato su una superficie sabbiosa. Non importa che sia una spiaggia o un campo preparato appositamente, l’importante è che la rena consenta di correre, buttarsi e saltare senza ferirsi.

Se da una parte la sabbia attutisce urti e cadute, dall’altra aumenta però il coefficiente di difficoltà del gioco e il dispendio energetico. Il beach volley, infatti, comporta uno sforzo notevole ed è considerato un vero e proprio sport di resistenza. Si stima che giocare a beach volley per 30 minuti consecutivi e non in modo competitivo, consenta di bruciare dalle 100 alle 130 calorie.

Si può dunque considerare questa disciplina uno sport completo, la cui pratica coinvolge tutti i distretti muscolari, in particolare gambe e glutei. Per questo motivo, permette anche di migliorare il metabolismo e la coordinazione. Il fatto di dovere intercettare la palla e indirizzarla al compagno o all’avversario con precisione, implica capacità coordinative non indifferenti, oltre che agilità ed equilibrio.

E come tutti gli sport all’aperto, aiuta a scaricare lo stress e ritrovare il buonumore. Senza considerare il fatto che è uno sport aggregante, migliora i rapporti sociali e consolida le relazioni interpersonali.

Beach volley tutto l’anno

Chi l’ha detto che per giocare a beach volley serva a tutti i costi una spiaggia, sole e mare? In realtà le strutture per praticare questo sport anche in inverno e non necessariamente sulla sabbia dei litorali esistono e sono anche numerose.

Sull’esempio di altri Paese come Germania, Svizzera e Svezia negli ultimi anni sono spuntate un po’ ovunque e permettono di giocare a beach volley tutto l’anno. Una passione che pian piano sta contagiando sempre più persone, tra sportivi e amatori, con tanto di corsi organizzati nei centri sportivi e nelle palestre. Sono sempre più numerosi i centri sportivi che mettono a disposizione un rettangolo sabbioso tutto l’anno per gli amatori di questa disciplina.

Dai corsi base per chi è alle prime armi a quelli più avanzati ce n’è per tutti in gusti. E se non si ha un compagno di gioco non c’è alcun problema: i corsi sono generalmente frequentati da gruppi di 8 persone ed è facilissimo conoscere nuovi amici e compagni di squadra.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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