Calathea: una pianta tropicale difficile da coltivare, ma molto decorativa
Una pianta che pulisce l'aria che necessita di un po' di attenzioni e di temperature favorevoli
Calathea o semplicemente calatea è il nome di una pianta sempreverde di origine tropicale che presenta un ricco fogliame la cui parte superiore mostra colori accesi cha variano dal verde, al giallo, all’ argento e al bianco, quella inferiore invece è rossastra. Essendo una pianta tropicale, necessita di un ambiente umido e di terreno sempre bagnato mai troppo secco e per troppo tempo, ma nello stesso tempo nemmeno con presenza di ristagni idrici. Insomma, è una pianta che va sempre tenuta d’occhio e coltivata con attenzione.
Sommario
La calathea, oltre ad essere una gradevole pianta da appartamento, ha una particolarità che la rende preziosa: è una di quelle piante che purificano l’aria e che aiutano a mantenere pulita l’aria circostante.
Vediamo adesso di imparare a prenderci cura della calatea, una pianta un po’ difficile da coltivare!
La pianta di Calathea
La pianta di calathea appartiene alla famiglia della Marantacee, genere originario dell’America del Sud, tra Brasile e Perù. Questo è il motivo per cui viene spesso confusa con la Maranta, che può apparire molto simile ma in realtà non appartengono alla stessa specie botanica.
- La calatea è una pianta erbacea e rizomatosa che in natura riesce ad arrivare ad avere un fusto di oltre 1 metro, ma coltivata in vaso non supera i 50 cm.
- Le foglie si caratterizzano per la loro colorazione: nella parte superiore infatti la foglia può avere colori accesi mentre la parte inferiore è rosso-violacea.
- I fiori non hanno alcun valore decorativo e passano inosservati nelle coltivazioni in vaso..
Le diverse specie
Appartengono alla famiglia delle piante denominate Calathea ben 150 specie differenti.
Tra le specie di calatea conosciute e tutte utilizzate come piante ornamentali vanno indicate le più note:
- Calathea insignis o Lancifolia che presenta foglie ondulate lunghe anche 45 cm di colore verde a volte con macchie scure da una parte e in quella inferiore rosso porpora.
- Calathea lindeniana che presenta poche foglie di colore verde scuro con strisce verde oliva nella pagina superiore, e marrone rossiccio nell’altra parte;
- Calathea makoyana è una pianta molto diffusa in natura. Le sue foglie sono verdi chiaro nella parte superiore e rosso in quella inferiore
- Calathea ornata che arriva da regioni della Guyana e della Columbia. Le sue foglie sono strette e lunghe fino a 20 cm. La parte superiore verde scuro con strisce avorio, quella inferire rosso porpora.
- Calathea zebrina invece ha delle belle foglie la pagina superiore delle foglie è vellutata e di color verde smeraldo, quella inferiore è color porpora.
Ma, come dicevamo, le specie sono tante, quasi tutte caratterizzate dallo spiccato potenziale decorativo.
Calathea: come si coltiva
Coltivare la calathea è piuttosto complicato perché la pianta di origini tropicali è abituata a un habitat discretamente complesso. Iniziamo proprio da questo aspetto: qual è la temperatura giusta per coltivare la calatea e qual è il suo habitat preferito.
Temperatura e habitat
La Calatea non è certo una pianta da appartamento e non cresce facilmente in vaso, è una pianta che necessita di un clima tipicamente tropicale con atmosfera umida, tasso di umidità tra il 50% ed il 70%, e calore intenso che non deve mai scendere sotto i 18 gradi.
Necessita dunque di continue cure e attenzioni in ogni stagione dell’anno:
- in estate cercare di mantenere sempre un gusto grado di umidità e il terriccio sempre umido, senza esagerare, evitando il ristagno idrico delle radici
- in inverno evitare che i calorififeri secchino troppo l’aria ma mantenere la giusta umidità e non far mai scendere la temperatura sotto i 18 gradi. La terra va sempre monitorata affinchè sia umida, smuovendo il terriccio ogni due giorni per tenerlo morbido.
Inoltre la Calatea necessita di tanta luce ma sempre filtrata, perché la luce diretta rischia di far seccare le foglie. Predilige ombra, come quella delle foreste pluviali, e ambienti umidi.
Terriccio
Il terriccio nel vaso deve essere ricco e leggero. Si consiglia di inserire della pietra pomice per rendere la terra più drenante.
In alternativa posizionare il vaso su ciottoli di argilla espansa affinché le radici non soffrano di ristagno idrico.
Quando annaffiare
La calathea è una pianta che ha bisogno di ricevere sempre un po’ di acqua in modo che il suo terriccio resti umido, come nella foresta pluviale.
Innaffiare direttamente alla base della pianta, in modo che il substrato sia ben inumidito. Fare però attenzione che le radici non restino troppo bagnate.
Concimazione
Si consiglia di aggiungere all’acqua per annaffiare un concime liquido per piante verdi da utilizzare in estate ogni 15 giorni.
Potatura
Potare la pianta di calathea non è necessario, ma è invece consigliabile provvedere ad eliminare regolarmente le foglie secche che vanno tagliate alla base vicino al terreno. Usare attrezzi puliti e disinfettati. E’ consigliato anche di pulire con regolarità le foglie con un panno in microfibra.
Moltiplicazione
La moltiplicazione di calathea avviene grazie al metodo della divisione dei cespi.
Attenzione: lasciare per ogni cespo almeno tre foglie e un pezzo di rizoma.
- La divisione dei cespi si esegue in primavera
- La rinvasatura si effettua da giugno in poi.
Dapprima usare un vaso poco più grande, ma ogni due anni è meglio rinvasare la pianta in un vaso di diametro superiore al precedente.
Calathea: cosa teme
La pianta teme prima di tutto freddo e correnti d’aria, ma anche siccità e aria troppo secca.
- In caso di aria troppo secca le foglie si seccano ai bordi e diventano marroni
- In caso di esposizione eccessiva alla luce le foglie si accartocciano
- Se cresce poco e i colori delle foglie sono spenti occorre un po’ di concime
- In caso di eccesso di acqua le foglie diventano gialle e la base nera
Caratteristiche della calathea
La pianta di Calatea è nota per il suo particolare ruolo di filtro dell’aria circostante: tenerla in casa o in ufficio può essere salutare per chi soggiorna nella stanza, perché pulisce l’aria indoor in maniera naturale senza alcun filtro o purificatore elettrico.
Curiosità sulla pianta
- Il nome calatea deriva dal vocabolo greco “kalathion” e significa panierino: probabilmente dovuto alla forma dei suoi esili fiori.
- In Brasile la pianta cresce spontanea sotto una fitta vegetazione pluviale. Quigli indigeni la considerano una pianta sacra e ammirano con devozione il colore delle foglie che sembra quello del piumaggio di alcuni uccelli tropicali. Per questo la Calathea viene anche chiamata “pianta del pavone”.
- I popoli indigeni usavano le foglie di questa pianta, lunghe e colorate, per realizzare i cesti dove conservavano alcuni alimenti.
- La pianta ‘solleva’ le foglie di notte: produce in pratica un movimento nictinastia che altro non è che una risposta agli stimoli luminosi. Il movimento è dettato da un dispositivo presente nella pianta detto pulvinulo, che agisce come una fotocellula: quando nell’ambiente non c’è abbastanza sole le foglie salgono in su cercando fonti luminose.
- La calathea è una pianta sicura per ambienti dove sono presenti bambini e animali domestici, perché non è tossica.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2021 da Rossella Vignoli