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Ecco il cammello, l’animale con le gobbe dalle incredibili virtù

Il cammello è un quadrupede dall’aspetto assai curioso e dalle abitudini ancora più bizzarre. La sua leggendaria presenza ha accompagnato l’uomo nel corso dei millenni, scandendone alcuni dei passaggi evolutivi più importanti.

Ecco il cammello, l’animale con le gobbe dalle incredibili virtù

Lo troviamo citato addirittura nei Vangeli, in particolare in un passo del Vangelo secondo Matteo, dove si legge: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli“.

In ebraico, il suo nome era “Gamal“, termine che valeva anche per il dromedario. Ancora oggi, il cammello viene confuso da molte persone con questo suo parente prossimo, dal qualche si distingue per il numero di gobbe sul dorso.

Ma vediamo insieme quali sono le caratteristiche di questo mammifero di origine asiatica, la cui specie selvatica oggi è gravemente minacciata dal rischio di estinzione.

Cammello: animale

Linneo fu il primo a descrivere e classificare il cammello nel 1758 con il nome scientifico di Camelus Bactrianus. Il nome che Linneo assegnò a questo animale è in realtà frutto di un errore. Egli infatti lo credeva originario della Battriana, una regione sul confine Afghano-Uzbeko.

In realtà, si tratta di un mammifero appartenente alla famiglia dei Camelidi, originario dell’Asia Centrale (Mongolia, Cina, Deserto del Gobi), ma ormai diffuso anche in Europa e in altre aree del mondo dove si alleva da secoli il cammello domestico e da trasporto.

La specie selvatica, invece, conta qualche centinaia di esemplari presenti solo nelle regioni desertiche e steppose dell’Anatolia e della Mongolia. Per questo motivo, il cammello selvatico è entrato nella lista delle specie protette a serio rischio di estinzione.

Caratteristiche

L’Ordine a cui appartiene il cammello è quello degli Artiodattili di cui rappresenta una delle specie più grandi. delle Questo ruminante può raggiungere i 3-4 metri di lunghezza, e i 2-3 metri di altezza per un peso medio che si aggira introno ai 400–500 chilogrammi.

Le varietà domestiche differiscono sostanzialmente da quelle selvatiche. Queste ultime, infatti, hanno una struttura ossea più leggera, dimensioni medie più ridotte e pelo più corto e chiaro. Anche le gobbe sono decisamente più piccole e meno “capienti”.

Il cammello di solito vive in branchi di una ventina di esemplari che si riconoscono intorno alla figura di un maschio dominante. La sua stazza unita all’incredibile forza e resistenza, gli è valsa nel corso dei millenni l’appellativo di “nave del deserto”: un cammello, infatti, è capace di trasportare senza grosse difficoltà carichi fino a 450 kg di peso. Le femmine, infine, partoriscono un solo piccolo dopo una gestazione di 13 mesi.

Cosa mangia

Bizzarro è bizzarro già ad una prima occhiata, ma ciò che colpisce ancora di più del cammello è la sua capacità di adattamento a qualsiasi condizione, anche alle più estreme. A cominciare dalla dieta, infatti, questo erbivoro rumina qualsiasi cosa gli capiti a tiro. Di certo preferisce nutrirsi di piante (spinose, secche, verdi e chi più ne ha più ne metta), ma non disdegna neanche peli, ossa e pelli di altri animali.

A mali estremi, estremi rimedi: in assenza d’altro, mangia cordame, scarpe, tessuti e pezzi di tappeti senza fare troppi complimenti.

Dulcis in fundo, non mastica completamente il cibo, ma lo ingurgita parzialmente integro riportandolo nella bocca solo in un secondo momento per completare la masticazione.

cammello

Denti

I lunghi e robusti denti del cammello sono lo strumento che consente all’animale di masticare praticamente qualsiasi cosa, anche la più improbabile, compresi i cactus. Quando è nervoso o lotta per una femmina, l’animale digrigna i denti e serra le mascelle per manifestare la propria ostilità.

Pelo

Il corpo del cammello è interamente ricoperto da un mantello di pelo di colore beige più o meno scuro.  Durante l’inverno, questo pelo è folto e lanoso e protegge l’animale anche dalle escursioni termiche più estreme. Con l’avvicinarsi dell’estate, invece, inizia la muta durante la quale rimane quasi completamente nudo.

Lana di cammello

La lana di cammello è una delle più calde fibre naturaliOttenuta dalla spazzolatura degli esemplari più giovani di cammelli selvatici asiatici durante il periodo della muta, ha una resa molto modesta (circa 700 gr in un anno), ma il tessuto che se ne ottiene è particolarmente soffice e caldo. Per questo è una fibra costosa.

Non a caso è uno straordinario isolante termico, ideale anche per imbottire giacche e capi-spalla invernali.

Presenta anche una notevole igroscopicità, migliore addirittura della lana di pecora. Ancora oggi gli abiti confezionati con il pelo di cammello vengono indossati dai nomadi del deserto per riparasi sia dal caldo che dal freddo.

Quante gobbe ha il cammello?

Le leggendarie gobbe del cammello, così come quelle del dromedario, non sono altro che appendici formate e utilizzate come depositi di grasso. Queste sacche sono delle vere e proprie dispense che l’animale usa nei periodi di scarsità di cibo.

Grazie alle sue gobbe, questo animale può resistere senza cibo e acqua per circa 20 giorni, sfruttando il liquido metabolico prodotto dall’organismo mediante la scomposizione del grasso in esse contenuto.

Per questo motivo, il cammello dimostra un’incredibile capacità di resistenza anche alle condizioni ambientali più ostili. Può camminare ininterrottamente nel deserto per 24 ore consecutive ad una velocità media di 4 chilometri orari. A questa andatura, e forte della sua riserva idrica metabolica, arriva a percorre 50 km senza mai fermarsi.

Una volta a destinazione, però, questo prodigio della natura soddisfa la sua sete bevendo fino a 150 l di acqua in un solo colpo. Da qui, il famoso modo di dire “Bere come un cammello“.

lana di cammello

Differenza tra cammello e dromedario

La differenza principale rispetto al cugino dromedario (Camelus dromedarius), è la presenza sul suo dorso di due gobbe sviluppate in eguale misura. Il dromedario, invece, ha solo una gobba poiché la seconda (quella anteriore) ha subito durante l’evoluzione una riduzione estrema, tanto non essere più visibile.

A differenza di quelle del dromedario, inoltre, le gobbe del cammello tendono ad afflosciarsi quando sono vuote, inclinandosi letteralmente su un fianco.

Anche il mantello che avvolge l’animale è differenze. Il cammello ha un pelo folto, molto lungo sotto il collo e vicino le zampe.

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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