Erbe medicinali e aromatiche

Perché coltivare il rosmarino è facile e alla portata anche dei pollici meno verdi

Un arbusto sempreverde che ha bisogno di poche cure e attenzioni

Il rosmarino è una delle erbe aromatiche più apprezzate e utilizzate, sia per la sua versatilità in cucina che per le tante virtù benefiche. Scopriamo come coltivare il rosmarino in terrazzo e in giardino con una mini-guida ricca di consigli pratici e informazioni utili su questo arbusto dall’inconfondibile profumo.

Perché coltivare il rosmarino è facile e alla portata anche dei pollici meno verdi

Vi siete mai chiesti come coltivare il rosmarino direttamente a casa vostra? Se la risposta è sì, sappiate che per riuscire ad ottenere una bella pianta di rosmarino da mettere a dimora in vaso o in giardino non è necessario essere degli esperti o disporre di molto spazio.

Il rosmarino, infatti, è un arbusto sempreverde perenne, molto resistente sia alla siccità che al freddo, quindi perfetto per essere coltivato anche in inverno. Inoltre, necessità di poche attenzioni e non richiede cure particolari.

Come coltivare il rosmarino

In giardino, può essere coltivato in cespugli o siepi ornamentali particolarmente rigogliose, mentre in balcone o in terrazzo si potranno coltivare piante anche fino a 1 metro d’altezza, che con le giuste potature e i necessari rinvasi potranno essere mantenute in vaso.

Ma vediamo come coltivare il rosmarino in poche e semplici mosse.

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Il nome latino del rosmarino significa letteralmente ‘rugiada di mare’

Semi, talee o piantine

Come abbiamo visto, il rosmarino è una pianta aromatica dal portamento forte e rigoglioso che non necessita di particolari attenzioni e ben si adatta anche alle basse temperature. Per coltivare il rosmarino in vaso o direttamente nel terreno è necessario decidere quale tecnica di propagazione adottare.

Il rosmarino, come la maggior parte delle erbe aromatiche, può essere coltivato a partire da:

  • semi: il periodo migliore per interrare i semi è la primavera. Riponete i semi sotto uno strato di terriccio umido e nei mesi a seguire assicuratevi che sia sempre ben drenato. Le annaffiature devono essere regolari per tutto il primo anno di età della piantina, evitando accuratamente i ristagni idrici.
  • talee: in questo caso dovrete asportare da una pianta adulta dei rametti semi-legnosi di lunghezza compresa tra i 10 e i 15 cm. Procedete eliminando tutte le foglie in basso e lasciate solo quelle in cima. Collocate il rametto in un vaso con dell’acqua per almeno due settimane, fino a quando non vedrete comparire le prime radici. A quel punto trasferite il rametto in un piccolo vaso riempito con sabbia e terra in parti uguali e seguite la crescita della pianta con annaffiature regolare (ma mai abbondanti). Dopo qualche mese, la piantina potrà essere rinvasata in un contenitore più grande e con un terriccio ben drenato e arricchito di concime organico specifico.
  • piantine: per accelerare i tempi è possibile comprare direttamente una giovane piantina di rosmarino in vivaio o in un negozio specializzato e collocarla in un vaso di argilla o terracotta di dimensioni adeguate a quelle della pianta.
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Tutti i nostri consigli per imparare come coltivare il rosmarino

Esposizione, terreno, innaffiature

Il rosmarino ama il caldo ma non teme le basse temperature. Ciò vuol dire che ha bisogno di essere esposto a sud in un punto del giardino o del terrazzo bene soleggiato. Ricordate che nei giorni invernali più freddi, il rosmarino deve essere protetto dalle gelate notturne con un telo (non in plastica).

Il terreno ideale per coltivare con successo il rosmarino è asciutto, drenato, arricchito di concime organico ogni 15 giorni per il primo anno di vita della pianta. Successivamente potrà essere coltivato anche in terreni non arricchiti. Tra un rinvaso e l’altro, ricordate di porre sul fondo del contenitore una manciata di sassolini per favorire il drenaggio dell’acqua.

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Durante il periodo primaverile ed estivo, le innaffiature devono avvenire ogni 2-3 giorni mentre in inverno, sarà sufficiente bagnare il terreno solo quando eccessivamente asciutto e astenersi da ulteriori innaffiature nei periodi più piovosi. Una volta cresciuta, la pianta diventa resistente alla siccità.

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Ecco i nostri consigli per imparare come coltivare il rosmarino

Potatura e raccolto

La buona riuscita della coltivazione del rosmarino, sopratutto in vaso, dipende in larga parte dalle potature che devono essere accurate e proporzionate allo sviluppo che si vuol imporre alla pianta. Una volta adulto, infatti, il rosmarino tende ad assumere un portamento arbustivo molto rigoglioso, ma se ben potato potrà essere facilmente mantenuto in un vaso di dimensioni adeguate allo spazio a disposizione.

Eseguendo le potature, ricordate di praticare tagli netti alla base dei rami utilizzando forbici da giardinaggio ed evitando di ‘graffiare’ al pianta. I fiori di rosmarino possono essere raccolti in primavera mentre le foglie praticamente tutto l’anno, preferendo quelle poste alla base del tronco, per evitare traumi alla pianta.

Gli impieghi del rosmarino coltivato in casa

Le foglie e i fiori del rosmarino possono essere consumati freschi o essiccati al sole e conservati in sacchetti di carta, di stoffa o contenitori di vetro.

Oltre agli usi culinari, il rosmarino è noto anche per le tante proprietà benefiche che ne fanno un antidoto naturale contro artrite, reumatismi  e un attimo alleato per favorire la digestione, la diuresi, combattere la tosse e lo stress.

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Per questo motivo, il rosmarino si presta ad essere utilizzato sotto forma di decotto, infuso, olio essenziale, estratto fitoterapico e pomata. Un ottimo infuso home-made a base di rosmarino può essere realizzato versando un cucchiaio di foglie fresche o secche in una tazza di acqua bollente.

Lasciato riposare per 15 minuti, l’infuso dovrà essere filtrato e consumato dopo i pasti per aiutare la digestione, favorire il riposo notturno e sedare la tosse.

Seguendo i nostri consigli pratici riuscirete ad imparare velocemente come coltivare il rosmarino e tante altre piante direttamente a casa vostra…

Approfondimenti utili

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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