Piante e fiori

Erbario, l’antico sistema di catalogazione di piante e fiori

Cos'è, a cosa serve e come si costruisce

L’erbario è una raccolta di piante essiccate. Fin dai tempi antichi era un sistema di catalogazione botanica. Oggi gli appassionati di piante e fiori possono costruire il proprio, sia in maniera professionale che come semplice esperienza da condividere con i bambini. Il metodo è sempre lo stesso e ci sono sono delle tappe obbligate. Scopriamo insieme come farlo.

Erbario, l’antico sistema di catalogazione di piante e fiori

Che cosa è un erbario

Si tratta di una raccolta di piante e fiori essiccati, pressate e fissate su fogli di carta. Una raccolta di campioni botanici a scopo conservativo, molto utile per classificare e riconoscere le varie specie.

Si tratta del più semplice metodo di conservazione delle piante allo stato secco, in netta contrapposizione con l’orto botanico che invece è un sistema di conservazione delle piante allo stato vivente.

Fino alla fine del XV secolo, con il termine si indicava non solo la raccolta di foglie o fiori classificati, ma anche tutti quei testi che rappresentavano graficamente le piante. Isidoro di Siviglia, nel I secolo dC, parlava di Botanicum Herbarium riferendosi ad un libro in cui le piante erano indicate attraverso la loro stessa immagine.

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Erbario: significato

Questa raccolta di foglie, fiori e piante pressate ed essiccate, ha scopi e significati diversi.

  • Erbario scientifico. Strumento indispensabile per lo studio e la ricerca botanica, specialmente per la sistematica, la fitogeografia, l’ecologia, la genetica… Costituisce il metodo più semplice per conservare campioni di cui si conosce l’identità e che potranno essere utili per il confronto con altri esemplari di cui si desidera conoscere il nome. Inoltre, grazie alle raccolte d’erbario e le varie località indicate, è altresì possibile ricostruire la distribuzione di una determinata specie vegetale.
  • Erbario storico. Vi sono conservate anche piante raccolte due o tre secoli fa, in località che magari non esistono neanche più. Basandosi sull’indicazione delle date e delle località di raccolta, si può poi facilmente ricostruire gli itinerari delle spedizioni di esploratori e scienziati che presero parte a queste stesse spedizioni.
  • Erbario applicativo. Dai dati riportati sulle etichette si possono ricavare informazioni anche sugli usi pratici delle piante: scopi alimentari, terapeutici, per fibra, per legname etc…
  • Erbario medievale. Nel Medioevo indicava una particolare categoria di libri in cui erano raccolte illustrazioni botaniche e brevi descrizioni di alcune piante, mettendone in risalto le virtù, soprattutto di carattere medico. Nei tempi antichi era utilissimo, perché aiutava a riconoscere le erbe medicamentose da usare nei preparati di fabbricazione artigianale. Veniva scritto e disegnato da vari studiosi, soprattutto dai monaci delle grandi abbazie. La rappresentazione della pianta avveniva per calco: le foglie cioè venivano cosparse di nerofumo e poi se imprimeva il calco in negativo sul foglio.

Come faccio a fare un erbario

Costruire un erbario può essere un hobby divertente per chi ama piante e fiori. È un utile passatempo per mappare gli esemplari presenti, ad esempio, nella propria zona, e conoscerli più da vicino.

Non è difficile. Fondamentalmente ci sono 3 fasi:

  • raccolta
  • essiccazione
  • conservazione

Analizziamole più nel dettaglio.

Raccolta

Nel caso delle piante erbacee, in genere si raccoglie tutta la pianta, compresi gli organi sotterranei. Per quanto invece riguarda le piante legnose, alberi e arbusti, si recide la porzione di ramo che sia caratteristico della specie, e che presenti foglie e fiori o foglie e frutti.

In genere, i momenti migliori per effettuare la raccolta sono la tarda mattina o il primo pomeriggio in quanto gli esemplari non devono essere né troppo umidi né troppo secchi.

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Indicazione generica: quando si effettua la raccolta di piante e fiori, per prima cosa è bene informarsi se si può effettivamente prelevarli; dopodiché, è bene fare attenzione agli esemplari velenosi. Inoltre, è proibito anche cogliere le specie protette. Di solito è vietato prelevare elementi dai parchi, pubblici e naturali.

Una volta rientrati, bisogna ripulire il raccolto dalla terra.

Essiccazione delle piante, foglie e fiori

L’essiccazione del vegetale costituisce la fase più delicata nella realizzazione di un erbario. Una volta ripulito da insetti e sporco, deve essere pressato ed essiccato. Il principio della pressatura è semplice: disidra la pianta senza soffocarla, mantenendola piatta.

L’ideale è utilizzare un foglio che riesca a sottrarre l’umidità dalla pianta: andrà bene un foglio di giornale, della carta da filtro, della carta assorbente… Un valido materiale è la carta marrone tipica dei sacchetti del pane, mentre è sconsigliata la carta forno e quella patinata.

Ci sono diversi modi di pressare ed essiccare. Ognuno porta un risultato diverso.

  • foglio di carta in un libro. Potete disporre piante e fiori all’interno di un foglio di carta piegato in due e posto in mezzo a un grande libro, come un’enciclopedia, un dizionario o un elenco telefonico, per comprimere il tutto. Fate in modo che le varie parti siano ben distese e che non vi siano foglie accartocciate o spiegazzate. Questo metodo è il più facile perché tutti abbiamo già il materiale necessario. Fate attenzione che i fiori siano ben distanziati, poiché l’umidità può facilmente penetrare nelle pagine e danneggiare il libro e il foglio di raccolta. Adatto se si vogliono seccare piccole quantità di piante.
  • microonde e piastrelle. Inserite nel microonde le piante chiuse tra due piastrelle e scaldare per 30 secondi. Questa tecnica accelera il tempo di asciugatura, ma è più difficile da padroneggiare
  • pressa di legno. Potete inserire all’interno della pressa le piante raccolte, tra due strati di cartone ondulato e carta assorbente. Il cartone ondulato tiene areate le piante, la carta assorbente ne assorbe l’umidità. Chiudete stringendo bene le viti.

Pressatura con pressa di legno fai da te

Per fare una pressa da soli vi bastano:

  • 2 tavole di compensato
  • 4 viti lunghe
  • 4 dadi a farfalla
  • cartone ondulato tipo kraft
  • carta o giornale
  • carta assorbente (tipo carta assorbente da stilografica o da inchiostro)

Preparazione. Tagliate le 2 tavole di compensato nelle dimensioni desiderate, anche se è sempre consigliato la misura A4. Praticate un foro nei 4 angoli con un trapano ed inserite le viti.
Tagliate il cartone ondulato nelle stesse dimensioni del compensato, serve alla pianta di respirare e trattiene l’umidità. Tagliate gli angoli in obliquo per lasciar libere le viti.
Tagliate la carta o il giornale nelle stesse dimensioni  del compensato per inserirlo sotto il cartone ondulato. Assorbirà l’umidità delle piante e gli impedirà di attaccarsi. Anche qui tagliate gli angoli in obliquo.
Infine, tagliate la carta assorbente della stessa dimensione, senza dimenticare di togliere gli angoli in obliquo, Tra questi due fogli di carta assorbente, meglio quella da inchiostro o stilografica, che non lascia tracce sul fiore, vanno poste direttamente le piante da pressare ed essiccare.

Nella stessa pressa, a seconda delle quantità da essiccare, si possono impilare diverse tavole di pressatura, purché sempre distanziate da 1 cartone ondulato sopra e sotto e poste tra fogli di carta giornale e carta assorbente. La sequenza di ogni tavola deve essere: cartone-giornale-carta assorbente-pianta-carta assorbente-giornale-cartone. Richiudete la pressa secondo quest’ordine simmetrico e fissate i dadi a farfalla più stretti possibile.

Se questo vi sembra un lavoro lavoro complicato, si possono trovare presse di buona qualità online e in certi negozi fai da te e di modellismo.

Dopo aver posizionato una tavola di cartone e sovrapposto i diversi strati di carta, iniziate a posizionare la vostra pianta, aiutandovi con un paio di forbicine per tagliarle e delle pinzette per spostarle senza danneggiarle. Potete scegliere la forma e la posizione preferita, tenete però presente che questa sarà definitiva. Potete tenere o meno i gambi e le radici, oppure tenere le corolle separate.

Mettete il fiore di faccia o di profilo, contro la carta per appiattirlo il più possibile, ma assicuratevi di distanziare bene tutti i campioni botanici per non sovrapporli. Potrebbero attaccarsi tra loro o mischiare i colori.

Realizzazione dell’erbario

Controllate l’asciugatura dopo qualche giorno, cambiate i fogli di carta assorbente troppo bagnati, che potrebbero far ammuffire l’erba da essiccare. Solo in questo momento è ancora possibile rettificare una posizione che non vi piace. Poi dovete avere pazienza e lasciar asciugare per il tempo necessario, da 2 a 4 settimane circa. Foglie e fiori piccoli richiedono di solito 2-3 settimane, quelli più grandi 3-4 settimane.

Una volta che piante e fiori sono essiccati, vanno fissati sulle pagine di un quaderno.

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L’ideale sarebbe utilizzare un album dalle pagine piuttosto pesanti, come un cartoncino. Per quanto riguarda le dimensioni, i formati più utilizzati sono A4 e A3.

Le piante si dispongono una per foglio. È concesso mettere più piante sullo stesso foglio nel caso queste appartengano alla stessa famiglia botanica. E sempre corredate da un’etichetta che ne indica il nome.

Come incollare la pianta alla pagina dell’erbario

Il sistema più professionale prevede l’utilizzo di piccole strisce di carta appoggiate agli estremi dell’esemplare e poi infilzate con degli spilli.

Molto più semplicemente, si possono anche utilizzare dei piccoli pezzi di nastro adesivo o una goccia di colla. In caso di semi e/o frutti, è bene conservarli all’interno di una bustina trasparente da incollare sul foglio.

Infine, l’erbario va riposto in una scatola chiusa e conservato in un luogo fresco e asciutto. Deve essere protetto il più possibile, anche dall’attacco di eventuali insetti.

Ultimi dettagli sull’erbario

Il nostro erbario, a questo punto, è fatto. Per completarlo, bisogna procedere con la classificazione dei vari esemplari.

Per questa fase, bisogna liberare fantasia e creatività. Il metodo più semplice consiste nell’applicare su ogni fogli un’etichetta col nome della pianta, i dati sulla raccolta (data e luogo) o altre informazioni scientifiche.

È inoltre possibile aggiungere anche qualche dettaglio grafico che richiama la specie botanica. In base al propri estro, è poi possibile scrivere frasi, pensieri, aforismi e brevi racconti legati a quell’esemplare…

Cosa indicare nell’erbario

In ogni foglio va applicato un cartellino o un’etichetta in cui vengono riportate le caratteristiche più salienti della pianta:

  • nome scientifico
  • famiglia botanica di appartenenza
  • nome in italiano ed eventuali denominazioni locali
  • luogo di raccolta
  • data di raccolta
  • nome della persona che ha raccolto la pianta
  • nome della persona che l’ha identificata

Come realizzare un erbario con i bambini

Realizzare un erbario con i bambini è un’idea molto carina e utile in quanto ha una valenza didattica, sia dal punto di vista scientifico che storico, ma soprattutto dal punto di vista applicativo.

Si tratta infatti di un’attività che favorisce:

  • l’apprendimento di nozioni base della botanica
  • il ripristino del contatto con la natura
  • la capacità di organizzare il materiale raccolto

Senza infine dimenticare che si tratta di un’attività che permette di trascorrere del tempo insieme al bambino, a partire dalla passeggiata durante la quale effettuare la raccolta.

Per costruire un erbario con i bambini si consiglia di usare materiali molto economici. Ma vediamo tutti i passaggi delle varie attività:

  1. fate una passeggiata con i bambini in un bel parco e raccogliere foglie e fiori.
  2. piegate a metà un foglio di carta A4 e inseritevi le piante raccolte. Una per ogni foglio. Prendete nota del nome, del luogo e della data di raccolta.
  3. sistemate il foglio in un libro bello grosso e pesante per circa un mese.
  4. effettuate delle ricerche sulle piante selezionate mentre attendete che si completi l’essiccazione. Il grado di approfondimento dipende ovviamente dall’età del bambino. Oltre al nome e alla specie, è possibile aggiungere anche una breve descrizione basata sull’osservazione della forma e dei colori della foglia
  5. prendete un quaderno o un album ed incollate su ogni pagina i vari campioni essiccati. Per ognuno, fate scrivere al bambino o scrivete il nome scientifico e i risultati della ricerca.

Come seccare le piante per un erbario

Per essiccare fiori e foglie si possono seguire procedimenti diversi. L’opzione più semplice, è quella di inserirli tra le pagine di un libro o di sistemarli in un foglio di giornale piagato a metà ed appoggiarci poi sopra un volume molto pesante, o comunque un peso.

Il sistema più professionale prevede l’impiego di una apposita pressa botanica. In alternativa, è anche possibile costruire una pressa come già sopra descritto.

Quanto tempo ci vuole per fare un erbario

Di media, per la completa essiccazione bisogna aspettare circa 1 mese, ma i tempi variano in base alla grandezza e all’umidità del campione botanico raccolto.

Trascorso tale periodo di tempo, le foglie sono pronte per la creazione dell’erbario.

Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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