La COP21 e gli Accordi di Parigi del 2016
Qusli decisioni e conseguenze per il futuro della Terra
La COP21 e gli Accordi di Parigi segnano finalmente il momento in cui si è trovato un accordo tra i Paesi su come affrontare i cambiamenti climatici. Ma quali sono i termini di questo patto siglato tra i vari Paesi?

Sommario
Cosa sono le Conferenze per il clima
Cos’è la COP21
A Parigi si è recentemente conclusa la COP21, la 21° Conferenza mondiale sul clima, un ciclo di incontri che ha visto riuniti i ministri di 196 Paesi dal 29 novembre al 12 dicembre.
Quali sono i punti dell’accordo siglato tra i vari Paesi? Sembra che ci sia ancora molta confusione su quanto accadrà nei prossimi mesi, almeno fino alla 22° Conferenza sul clima, che si terrà a Marrakech nel novembre del 2016.
Com’è l’accordo di Parigi
Si è trovato un punto d’incontro tra i vari Paesi partecipanti, che prevede:
- Diminuzione temperature di 1,5°. Tutti gli Stati dovranno impegnarsi attivamente nell’impedire che la temperatura del pianeta aumenti di 1,5° e non di 2°, come precedentemente stabilito. Secondo gli scienziati, un aumento di 2° produrrebbe una serie di catastrofi naturali a catena, inondazioni, siccità, innalzamento dei livelli del mare e così via. Parte di questi eventi si sono già abbattuti sul nostro pianeta e ne conosciamo già le tristi conseguenze. Tuttavia molti scienziati ritengono che allo stato attuale, tenendo conto delle emissioni inquinanti ancora troppo alte, contenere la temperatura entro i 2° sarà impossibile, anzi si prevede un aumento tra i 2,7° e i 3°. Come dire che uno dei punti principali di questo accordo è già saltato!
- Energie alternative. Nonostante siano molti i Governi impegnati a sviluppare le fonti rinnovabili e puntare sulle energie alternative, i ritmi incalzanti delle industrie e il ritmo degli spostamenti con mezzi di trasporto a combustibile fossile non aiutano a mantenere la situazione entro limiti ottimali.
- Fondi per aiutare i Paesi in via di sviluppo. Si è creato consenso sulla messa a disposizione di fondi che aiuteranno a fronteggiare le emergenze climatiche nei Paesi in via di sviluppo, ma anche su questo obiettivo compaiono i primi dissensi sulla reale capacità di coprire tutte le spese.
Cosa rimane in sospeso rispetto all’Accordo di Parigi
A quanto pare sono molte le questioni rimaste in sospeso a pochi giorni dal termine della COP21: innanzitutto non è stato fissato un limite temporale per valutare il picco di emissioni, inoltre sono stati esclusi tutti i trasporti aerei e marittimi e non compare più la famosa carbon tax.
Nonostante questi punti, la reazione di Governi e imprese sembra essere positiva. Anche lo stesso Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace, ha espresso la sua posizione speranzosa, affermando che si tratta pur sempre di un accordo che dimostra un’assunzione di responsabilità, anche se alcune parti di questo sembrano un po’ deludenti.
Ci si domanda se queste conferenze per il clima sono utili o sono solo un evento in cui le diverse posizioni dei vari Paesi non riescono a essere ricomposte in nome di un futuro a rischio.
Molti i dissensi e le preoccupazioni, qualcuno che ha ceduto di più, qualcuno di meno, ma alla fine tutti sembrano aver raggiunto un accordo, e si èlavorato in maniera sinergica sui problemi climatici del nostro pianeta.
Resta solo da attendere per vedere in che modo si muoverà ogni singolo Paese, sperando che gli intenti della COP21 non vengano meno nei mesi successivi.
Foto di copertina di Goran Horvat da Pixabay
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Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli
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