Mamma e bambino

Cos’è un Agrinido?

Una sorta di asilo nido ma all'interno di un'azienda agricola, per dare ai bambini un'esperienza educativa unica ed un costante contatto con la natura

Quello tra bambini e natura è decisamente un binomio positivo, ma non così scontato come sembra. La vita in città, le nuove tecnologie, sono tutte cose che allontanano i più piccoli dal mondo naturale. Ma per riavvicinare i bimbi alla natura si può partire dalla scuola, luogo deputato all’educazione non solo della mentre. In questo senso esistono anche nel nostro Paese dei progetti scolastici sostenibili per i bimbi più piccoli: gli agrinidi. Ma cos’è un Agrinido in concreto? Proviamo a capire qualimsono le sue caratteristiche.

Cos’è un Agrinido?

Cos’è un Agrinido

Sono strutture educative e di cura per l’infanzia (di solito per bambini da 0 a 3 anni), che si distinguono per il suo forte legame con il mondo agricolo e rurale. Potremmo definirlo una sorta di asilo nido, che si svolge però all’interno di un’azienda agricola o in un contesto rurale, offrendo ai bambini un’esperienza educativa unica e a contatto con la natura.

In particolare gli agrinidi sono degli asili ospitati all’interno di vero e proprio agriturismo. La differenza con il kindergarten la fanno le attività all’aria aperta, che nell’agrinido sono tante e tutte legate al contatto con la natura: i bambini imparano a coltivare le piante, a conoscere e accudire gli animali e scoprono i lavori contadini.

Quali sono le caratteristiche di un Agrinido

Queste strutture educative sono sempre situate all’interno di un ambiente rurale, sia esso un’azienda agricola, oppure una fattoria didattica, circondato da campi, animali, orti e boschi.

Qui i bambini hanno la possibilità di vivere esperienze dirette a contatto con la natura, gli animali e i ritmi della vita agricola.

In effetti, questo è il modo migliore per permettere un apprendimento basato sull’esperienza pratica, attraverso il gioco, l’esplorazione, la manipolazione di materiali naturali e la partecipazione alle attività agricole.

Un ruolo importante lo giuoca l’alimentazione, che è basata su prodotti a km 0 o biologici e sempre provenienti dall’azienda agricola stessa o da produttori locali.

Le attività sono scandite dai ritmi della natura e dalle pratiche agricole., così i bimbi, seppure piccolissimi, possono accedere in maniera pratica all’educazione ambientale e la consapevolezza dell’importanza della natura e della biodiversità.

Essendo dedicato a bimbi da 0 a 3 anni o 5 anni, a seconda del tipo di struttura, gli agrinidi tendono ad avere piccoli gruppi, coì da favorire un’attenzione più personalizzata e un ambiente più familiare.

In genere gli operatori sono educatori qualificato e formati per lavorare con i bambini in un contesto rurale, con competenze specifiche in educazione ambientale e agricoltura. Data l’età, a volte è richiesto che le famiglie siano coinvolte nelle attività dell’agrinido, creando un legame tra casa, scuola e natura.

Da dove viene l’agrinido

Ci sono le green school europee (sito: greenschoolireland.org), e progetti didattici simili negli Stati Uniti (sito: greenschools.net) per educare i piccoli studenti alla sostenibilità, alternative all’insegnamento classico che privilegia materie come storia e matematica.

Ed anche in Italia si sono affermati gli agrinido, che si danno l’obbiettivo di insegnare ai più piccoli il rispetto per l’ambente e il risparmio delle risorse, invitandoli a riscoprire i ritmi della natura.

Importato dai Paesi del Nord Europa, in particolare in Danimarca e Svizzera, gli agrinidi stanno oggi diventando una realtà anche in Italia e si vogliono proporre come un’alternativa ai nidi tradizionali, specialmente nei piccoli centri.

Questa nuova concezione di asilo in agriturismo è specificatamente introdotta nei piani disviluppo rurale di alcune regioni confermando l’interesse ufficiale per le fattorie come luoghi con valenza anche sociale ed educativa. Oltre al nido tradizionale, nelle fattorie e negli agriturismi trovano posto anche dei servizi integrativi diretti all’infanzia, magari a tempo, come ludoteche e laboratori didattici.

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Quali sono le attività di un Agrinido

Ma in pratica cosa succede ai bambini che vanno all’agrinido?

Iniziamo col dire che ampi spazi sono dedicati alle attività tipiche della fattoria, come la cura delle colture, dalla semina, al trapianto, dalla raccolta dei frutti a quella degli ortaggi.

Naturalmente anche la cura degli animali è importante, per cui si darà loro da mangiare, si puliranno, e si raccoglieranno le uova, osservandoli nel loro contesto.

Trovano spazio anche le attività di esplorazione e manipolazione di materiali naturali come terra, acqua, foglie, fiori, sassi, anche per attività creative.

Le passeggiate nella natura, nei campi, nei boschi e lungo i sentieri circostanti, indipendentemente dal tempo, insegnano di più sul ruolo della natura e dell’ambiente che mille ore di lezione teorica.

Altre attività che vengono proposte in queste scuole nella natura sono giochi all’aperto con materiali naturali e non strutturati, cucinare e fare il pane ed il formaggio, ma anche momenti più tranquilli di lettura di libri e racconti che parlano della natura e della vita rurale, e anche fare musica e attività fisica all’aperto.

Quali sono i vantaggi di un Agrinido

Si può riassumere brevemente in alcuni punti la quantità di effetti positivi di un agrinido sui bimbi.

  • Sviluppo olistico: favorisce uno sviluppo a 360° che integra aspetti cognitivi, emotivi, sociali e motori.
  • Contatto con la Natura: favorisce il benessere fisico e mentale dei bambini, riducendo lo stress e aumentando la creatività
  • Apprendimento esperienziale: attraverso l’esperienza pratica è più facile e coinvolgente imparare per i bambini
  • Alimentazione sana: un’alimentazione a base di prodotti biologici e a km 0 promuove la salute e la consapevolezza alimentare
  • Educazione ambientale: è l’occasione per imparare fin da piccoli l’importanza della natura e della sostenibilità
  • Legame con il territorio: si crea un legame tra i bambini e il territorio in cui vivono
  • Comunità educante: favorisce la creazione di una comunità oreintata anche all’educazione, coinvolgendo le famiglie e il territorio

Che differenze ci sono tra un agrinido e un asilo nido

Si tratta di strutture simili ma con evidenti differenze sia nelle finalità che nel modo di condurre le attività didattiche, con un contesto del tutto diverso.

  • Ambiente rurale: l’agrinido si svolge in un contesto rurale, mentre l’asilo nido tradizionale è spesso situato in un contesto urbano.
  • Attività: l’agrinido offre attività legate all’agricoltura e alla natura, mentre l’asilo nido tradizionale offre attività più strutturate e basate sul gioco.
  • Alimentazione: l’agrinido promuove un’alimentazione a base di prodotti biologici e a km 0, mentre l’asilo nido tradizionale può offrire un’alimentazione più standardizzata.
  • Ritmi: l’agrinido segue i ritmi della natura, mentre l’asilo nido tradizionale segue ritmi più strutturati.

Cosa sono le Agriscuole

Sono invece ideate per bambini dai 3 anni di età in su, e hanno corsi più strutturati per imparare la coltivazione dell’orto e la cura delle erbe e delle piante, la realizzazione con il fai-da-te di strumenti per il giardinaggio, la cucina a base di ingredienti naturali, coinvolgendo ad esempio i bimbi nella preparazione della merenda in classe. S’imparano a distinguere distinguere le varie piante e i vari odori, ad occuparsi degli animali, socializzando con loro e assumendosi dei compiti di cura specifica.

Vicine, come concezione, ci sono poi le cosiddette fattorie didattiche, aziende agricole aperte ai bambini che cercano di diffondere la cultura contadina presso i più piccoli.

Così accade che si organizzino centri estivi per ragazzi con percorsi didattici per la realizzazione di ricette partendo dalla spiga per arrivare alla preparazione del pane, guide alla natura attraverso i cinque sensi, manipolazione e costruzione con  materiali di recupero.

Sono necessari degli investimenti anche con alcuni importati interventi economici, per adeguare gli edifici agli standard piuttosto rigidi previsti dalle normative nazionali, specifiche sui servizi alla prima infanzia ma i soldi spesi ne valgono la pena. Alcuni progetti sono già attivi mentre altri cercano di spuntarla tra iter burocratici e normative varie.

Sono un modo efficace per aiutare le stesse aziende agricole ad aprirsi al mondo educativo e diversificare l’offerta per affrontare la crisi economica in modo diverso.

Se i bambini quindi non distinguono più bene gli angry birds dagli uccelli veri e non ricordano che le galline hanno le piume, forse esiste ancora un modo sano e intelligente per farglielo sapere.

Per saperne di più vai al sito : www.agrinido.com

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Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli

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