Digital Detox, la vacanza slow e senza elettronica
Abbiamo parlato tante volte di inquinamento acustico, dell’aria o del cibo. Questa volta parliamo di tossine provenienti da un nostro errato stile di vite: quel rapporto, a volte morboso ma anche indispensabile, che ci lega a cellulari, computer, internet e vari apparecchi elettronici.

Secondo una ricerca, il 40,8% del campione intervistato concorda sul fatto che gli strumenti digitali accrescono lo stress nelle relazioni personali; il 48,7% è così dipendente dai mezzi di comunicazione da non riuscire a ignorare un messaggio o una mail; l’82% sostiene di sentirsi insicuro, fuori dal mondo e addirittura spoglio senza i propri apparecchi tecnologici.
C’è chi ha fatto di questa “dipendenza” un vero e proprio business, inventandosi vacanze e percorsi benessere per disintossicarsi. Via Yoga, un’azienda di Seattle, si è specializzata in viaggi di lusso in cui si ricevono sconti se si consegnano i propri apparecchi di connessione all’arrivo. L’Hotel Monaco di Chicago unisce un soggiorno nella sua “Tranquillty Suite” a un “Technology Break” mentre il tour operator inglese Black Tomato propone veri e propri pacchetti chiamati de-tech holiday, vacanze disintossicanti.
Anche l’ente del turismo delle isole caraibiche di St Vincent e Grenadine ha lanciato una idea di vacanza digital-free: 7 notti (a partire da 3.500 €) per insegnare ai partecipanti come non essere schiavi della tecnologia moderna. Forse un pò troppo per fare 7 giorni senza pc e iphone ma a volte aver speso tanto ci forza ad essere più determinati…
Tutti i beni digitali verranno “sequestrati” al momento dell’arrivo fino al termine della settimana, niente televisione in stanza, nessuna connessione wireless ma vi sarà la rassicurante presenza di un life coach pronto a illustrare come ri-appropriarsi della vita reale.
I suggerimenti che fornisce ai vacanzieri sono, in realtà, molto semplici: “Spegnere gli strumenti tecnologici almeno un’ora prima di andare a letto per un riposo più tranquillo; impostare l’out of office per le mail e un messaggio vocale per il cellulare per rilassarsi durante la serata; se lo switch off mette ansia provare a scrivere una lettera tradizionale“. Il life coach insegna, inoltre, a prendersi del tempo ed ascoltare le proprie sensazioni, senza interferenze esterne.
Questa nuova vacanza slow sarà ben accolta anche da quel 79% di viaggiatori che dichiarano di voler rimanere connessi persino in vacanza?
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Io continuo a non capire perché vivere in modo naturale dovrebbe costare soldi.
La fonte dei dati?
Sto facendo una tesi che riguarda l’utilizzo di internet ma sarebbe interessante anche capire un quadro generale su l’utilizzo (di apparecchiature come cellulare e televisione e computer) così morboso e comunque l’impossibilità a moderarlo grazie alla vita moderna.
Grazie.