Farmaci e cosmetici vegani: etichette aggiornate, certificazioni e normative 2025
Per scoprire se ci sono ingredienti di origine animale
Nel mercato attuale, scegliere prodotti vegani non significa solo evitare derivati animali: è anche una questione di trasparenza, etica e conformità alle nuove normative. Scopri come leggere correttamente le etichette di farmaci e cosmetici vegani, quali certificazioni sono affidabili e quali prodotti trovare facilmente.

Sommario
Farmaci e cosmetici vegani: etichette aggiornate, certificazioni e normativa
Per fare scelte consapevoli serve un occhio critico verso le etichette: conoscere le normative vigenti, distinguere le certificazioni affidabili e confrontare i prodotti. Solo così è possibile acquistare in modo etico e informato.
Una lista degli ingredienti anche per i farmaci? Perché no! Chi segue una dieta vegana fa una scelta alimentare e di vita e cerca prodotti vegani e anche questo può aiutare i consumatori ad un acquisto più consapevole e in linea con le proprie abitudini alimentari.
Perchè avere dei farmaci con etichetta vegana
Se per la maggior parte delle persone la questione della leggibilità degli ingredienti sulle etichette dei farmaci non rappresenta un grosso problema, per vegetariani, vegani, ma anche per chi segue un regime alimentare specifico per motivi religiosi o di salute (allergie ad esempio), l’etichetta trasparente resta l’unico strumento per acquisire tutte le informazioni utili sul farmaco e capire se è compatibile con le proprie scelte etiche, culturali, religiose o alimentari.
Per questo motivo diversi esperti in tutto il mondo hanno cominciato a sostenere l’esigenza di riportare sulle etichette dei farmaci tutte le informazioni inerenti la composizione del medicinale, anche perché in 3 farmaci su 4 utilizzati per cure primarie sono presenti principi attivi di origine animale.
Il quadro normativo
Introdurre un sistema di etichettatura più trasparente per i farmaci aiuterebbe anche i medici a prescrivere in maniera più consapevole le terapie adatte a ciascun paziente, evitando inutile e pericolose interruzioni o rifiuti delle cure. Libertà di accesso alle informazioni anche per i farmaci? Sembra strano che se ne parli solo adesso…
Per farmaci e cosmetici con soli ingredienti di origine vegetale al momento non ci sono delle norme specifiche. Solo per i farmaci veterinari è prevista la transizione entro il 2027.
Farmaci
In Europa, la normativa sui medicinali veterinari (Regolamento UE 2019/6) impone l’adeguamento obbligatorio di etichette e foglietti illustrativi entro il 29 gennaio 2027.
Altri prodotti: alimenti e cosmetici
Per alimenti vegani e vegetariani si applica il Regolamento UE 1169/2011 che richiede etichette affidabili e chiare, evitando denominazioni fuorvianti come “plant‑based” se non conformi,
In assenza di una definizione legale per vegano, si fa affidamento su certificazioni terze come VeganOK, V‑label e Qualità Vegana®
Le certificazioni affidabili
Tra le più importanti troviamo:
- V‑Label: un marchio europeo riconosciuto per prodotti vegani o vegetariani
- Vegan Society e PETA: certificazioni cruelty‑free e vegane
- Qualità Vegana®: verifiche esterne sulla filiera e confezionamento
Tabella riassuntiva
In breve, le categorie di medicinali e cosmetici, ma anche alimenti che siano vegani, devono rispettare alcune regole:
Categoria | Normativa o certificazione | Obblighi/benefici |
---|---|---|
Medicinali veterinari | Reg. UE 2019/6 → Adeguamento entro 29/01/2027 | Etichette e foglietti conformi a normativa europea |
Alimenti vegani | Reg. UE 1169/2011 | Etichettatura chiara e veritiera, senza definizioni ingannevoli |
Cosmetici vegani | Certificazioni V‑label, Vegan Society, Qualità Vegana® | Garantiscono ingredienti 100% vegetali e cruelty‑free |
Esempi pratici & prodotti consigliati
Esistono ormai diversi prodotti sia cosmetici che alimenti sul mercato che riportano una lista di ingredienti animal free e si fregiano delle certificazioni vegane.
Tuttavia sul settore farmaceutico ci sono ancora limitazioni, e si trovano solo integratori senza ingredienti animali, mentre i farmaci non riportano se gli ingredienti sono di origine animale oppure no.
Farmaco veterinario “PetVegan Ointment”: etichetta aggiornata in italiano, simbolo cruelty‑free.
Cosmetico “EcoDerm Vegan Cream”: certificato V‑Label, senza derivati animali, confezionamento sostenibile.
Integratore alimentare “PlantBoost”: marchio VeganOK e indicazione “può contenere tracce di soia”.
Infografica riassuntiva
Una sintesi visiva dei passaggi chiave per interpretare e riconoscere etichette affidabili:
Curiosità sui farmaci e cosmetici vegani
Uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica British Medical Journal evidenzia che nella maggior parte dei farmaci di uso comune, infatti, sono contenuti diversi principi attivi ed eccipienti di origine animale. I più diffusi? Lattosio, magnesio stereato, gelatina e tanti altri ingredienti per i quali esistono valide alternative vegetali.
Se per la maggior parte delle persone la questione della leggibilità degli ingredienti sulle etichette dei farmaci non rappresenta un grosso problema, per vegetariani, vegani, ma anche per chi segue un regime alimentare specifico per motivi religiosi o di salute (allergie ad esempio), l’etichetta trasparente resta l’unico strumento per acquisire tutte le informazioni utili sul farmaco e capire se è compatibile con le proprie scelte etiche, culturali, religiose o alimentari.
Per questo motivo diversi esperti in tutto il mondo hanno cominciato a sostenere l’esigenza di riportare sulle etichette dei farmaci tutte le informazioni inerenti la composizione del medicinale, anche perché in 3 farmaci su 4 utilizzati per cure primarie sono presenti principi attivi di origine animale.
Nel caso della Gran Bretagna, lo studio ha rivelato che sui 100 farmaci più prescritti, 73 contengono componenti di origine animale. Esattamente come avviene per gli alimenti, insomma, si dovrebbe poter conoscere il contenuto specifico di tutti i medicinali, così da evidenziarne il contenuto, come succede con i prodotti vegani.
La necessità di adottare un provvedimento del genere è emersa recentemente in Scozia, dove un anno fa la campagna di vaccinazione dei bambini contro l’influenza fu interrotta per le proteste della comunità musulmana: all’interno del vaccino somministrato, infatti, c’era gelatina di maiale.
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Ultimo aggiornamento il 8 Settembre 2025 da Rossella Vignoli
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