In Olanda si fanno parcheggi solo per ciclisti
Mentre l’Italia si mostra ancora fanalino di coda rispetto alla politiche a favore della mobilità sostenibile, l’Olanda, insieme alla Danimarca, è uno dei Paesi europei decisamente in prima fila su tale questione, ed in particolare nella promozione dell’uso delle biciclette attraverso specifiche infrastrutture.
A Delft, ad esempio, una città di circa 98mila abitanti nella parte meridionale dell’Olanda, l’amministrazione comunale ha optato per un altro intervento a favore della ciclabilità costruendo un parcheggio custodito in cui possono essere parcheggiate oltre 5 mila biciclette.
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La struttura, realizzata nei pressi della stazione ferroviaria, è stata pensata al fine di favorire una forma di mobilità sostenibile per i pendolari che si spostano via treno raggiungendo in poco tempo le varie località a cui sono diretti per motivi di studio o lavoro.
Le bici possono possono essere sistemate su due livelli in uno spazio sotterraneo di oltre 5,200 mq, collegato direttamente ai binari, e possono essere parcheggiate per un periodo massimo di 14 giorni. I ciclisti olandesi potranno riuscire a raggiungere su due ruote la stazione ferroviaria per mezzo di una fitta rete di piste ciclabili. In più, il parcheggio, che offre anche un servizio di manutenzione e di noleggio di questi veicoli a zero emissioni, prevede anche un’interessante sistema di sorveglianza, visto il rischio di furti a danni dei ciclisti; ciò avverrà, infatti, sia grazie alla presenza di agenti che attraverso l’installazione di videocamere di sorveglianza.
Ogni bici che entra viene tracciata così che un sistema automatico permette di indicare se ci sono posti liberi. Assieme al parcheggio antistante la stazione, che può ospitare fino a 3.700 bici, si arriva a 8,700 posti in totale.
Dopo le autostrade danesi, i parcheggi per bici made in Olanda testimoniano come sia necessario il realizzarsi di un connubio tra la volontà politica e la cultura cittadina: l’incontro tra questi due aspetti permette di realizzare iniziative che, nella loro semplicità, riflettono la possibilità di un cambiamento di rotta nelle nostre inquinanti abitudini quotidiane.
Non resta, quindi, che iniziare, anche se con molto ritardo, ad adeguarsi a questi sempre più elevati standard europei che guardano alla bici come un comune mezzo di locomozione dai notevoli vantaggi in termini di costi: per la salute, per le tasche e per l’ambiente.
Ultimo aggiornamento il 7 Maggio 2024 da Rossella Vignoli