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Tutto sul loganberry, il frutto a metà tra mora e lampone

Caratteristiche, proprietà e consigli per la coltivazione

Simile ad un grosso lampone ma dal colore più scuro, il Loganberry nasce dall’incrocio tra mora e lampone. Dolce e molto saporito, è gustoso da solo ma è anche perfetto per realizzare marmellate, confetture e guarnire dolci e gelati. Nato a fine ‘800 dall’idea di un avvocato statunitense, è facilmente coltivabile.

Tutto sul loganberry, il frutto a metà tra mora e lampone

Andiamo a scoprirlo meglio con questo approfondimento.

Loganberry, pianta

Il loganberry è un incrocio tra mora (Rubus Ursinus) e lampone rosso (Rubus Idaeus).

La pianta ha una forma molto simile alla mora; si presenta infatti come un cespuglio allungato con portamento abbastanza scomposto e costituito da numerosi rami semi-legnosi.

Ecco nello specifico le sue caratteristiche fisiche:

  • Dimensioni: tralci a portamento ricadente che possono essere lunghi fino a 2-2,5 metri
  • Foglie: decidue, composte da 3-5 foglioline a lamina ovata o obovata e margini seghettati, sono di colore verde chiaro
  • Fiori: riuniti in infiorescenze, sono bianchi o rosa
  • Frutti: simili alle more, hanno forma allungata e hanno una misura di 2,5-3cm (3-4gr cad). Di color rosso-violaceo, sono molto saporiti

Fioritura

Medio-tardiva, avviene da metà maggio a inizio giugno.

Storia e origini del loganberry

Nel 1883, James Harvey Logan, avvocato californiano con la passione per il giardinaggio, scontento delle varietà di mora che trovava in commercio, pensò di ibridarne due delle migliori, la “Aughinbaugh” e la “Texas Early” per riuscire ad ottenere un ibrido di qualità superiore. E le piantò vicino ad una vecchia pianta di lamponi, la “Red Antwerp“.

Il risultato fu che, su 50 gruppi di sementi ibridate raccolte, una di queste fu proprio la Loganberry, così chiamata in onore del nome del suo creatore.

A inizio ‘900 iniziò ad essere commercializzata anche in Europa.

Loganberry, frutto

Simili alla more e al lampone per quanto riguarda il gusto, visivamente si presentano come dei lamponi un po’ più grossi, di forma allungata e di colore rosso tendente al viola.

Dolci, freschi e dissetanti, sono ideali da consumare freschi; ma si prestano bene anche alla trasformazione per realizzare marmellate, succhi, confetture, torte, sciroppi, gelatine… Ed ovviamente a scopo decorativo per guarnire dolci, gelati, yogurt e dessert di vario tipo.

La maturazione inizia a luglio e continua fino a settembre. I frutti vengono quindi raccolti “a scalare” a mano a mano che diventano maturi.

loganberry
Man mano che maturano, i frutti assumono una colorazione sempre più scura.

Conservazione

I frutti freschi si conservano al massimo per un paio di giorni. Per una conservazione più lunga si possono surgelare o mettere sotto vuoto, in modo da averli sempre a disposizione per preparare marmellate, gelatine, gelati e sciroppi.

Loganberry, proprietà

Come molti frutti rossi, ha poche calorie ed è ricchissimo di nutrienti benefici. Nello specifico contiene:

  • Antociani, antiossidanti naturali che proteggono contro l’invecchiamento cerebrale
  • Vitamina C: rinforza il sistema immunitario e previene le malattie cardiovascolari
  • Vitamina K: diminuisce il rischio di arterie ispessite e osteoporosi, riduce il rischio di Alzheimer, di calcoli renali e di diabete
  • Fibre: fondamentali per il corretto e regolare funzionamento dell’intestino

Dove si compra

Come il tayberry, è un frutto abbastanza raro da trovare sul mercato. Non esiste infatti una produzione industriale a causa della delicatezza dei frutti che rende molto difficile la raccolta tramite macchinari. Si presta invece per la coltivazione negli orti familiari.

Ecco quindi una piccola guida pratica per coltivare la pianta del loganberry.

Loganberry, coltivazione

È una pianta che può essere coltivata sia in piena terra che in vaso. In qualsiasi modalità, ecco gli accorgimenti da mettere in pratica per farla crescere bene e in buona salute.

  • Esposizione: mezz’ombra o sole, al riparo dai venti
  • Clima: resistente al freddo, sopporta temperature comprese tra -20/-30°C
  • Terreno: fresco, umido ma ben drenato. Non sopporta i terreni pesanti e calcarei
  • Potatura: eliminare totalmente i rami che hanno fruttificato; ogni ramo fruttifica infatti al secondo anno

Malattie e parassiti

Nei periodi piovosi e in caso di ristagno idrico, è abbastanza sensibile alla Botrytis cinerea.

Messa a dimora del loganberry


Le piante coltivate in vaso possono essere messe a dimora in qualsiasi periodo dell’anno. Ecco come procedere:

  1. Immergere la zolla con il vaso
  2. Creare una buca larga almeno 3 volte il diametro del vaso
  3. Disporre del concime e coprire con del terriccio o terra buona
  4. Togliere la zolla dal vaso e interrare la pianta
  5. Ricoprire con altra terra e comprimere bene
  6. Annaffiare abbondantemente
  7. Potare i rami di una decina di centimetri.

Le piantine di loganberry devono essere posizionate ad una distanza di 20/30 cm l’una dall’altra, il che significa 4/6 piantine al mq.

Loganberry in cucina

Molto dolce e saporito, è un mix tra mora e lampone.

È molto apprezzato in cucina, sia come ingrediente che come guarnizione decorativa:

Viene inoltre utilizzato per ricavarne sciroppi di frutta e vini di campagna.

Nel Regno Unito, sono spesso abbinati alla zuppa inglese, il famoso dolce imbevuto di Sherry.

Negli Stati Uniti, in particolare a New York e in alcune parti dell’Ontario meridionale, il loganberry è un aroma di bevande popolarissimo. Viene infatti utilizzato anche come aromatizzante per i milkshake.

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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