Mari troppo caldi, gli anfibi invadono la terra ferma
Le temperature anomale degli ultimi anni stanno sconvolgendo la Natura. Ci sono animali che non vanno in letargo come fanno normalmente e alcune specie di migratori che non si muovono dal nostro Paese; tra i vari aspetti anormali di questi anni sempre più caldi ci sono le piante che germogliano con mesi di anticipo o spuntano in modo nettamente inferiore rispetto al previsto; insetti che vagano in mesi invernali in cui dovrebbero andare in quiescenza, ancora sollecitati dalle alte temperature.

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E lo stesso sta avvenendo per gli animali marini, che trovano delle acque sempre più calde e povere di ossigeno. Molti di essi, infatti, stanno preferendo vivere sulla terraferma in modo permanente. E non bisogna pensare che tale fenomeno riguardi solo oceani o zone tropicali lontane da noi, bensì anche i mari che bagnano il nostro Paese.
Nei lidi della Toscana ormai si assiste con cadenza quotidiana all’invasione di migliaia di granchi, appartenenti alla specie pachygrapsus marmoratus, spinti dalle temperature sempre più alte dei mari e dalla maggiore carenza di ossigeno. E il fenomeno rischia di riguardare anche altre specie anfibie.
Del resto si prevede un ulteriore aumento delle temperature medio pari a 2° nel corso dei prossimi 35 anni.
E qui si torna sempre al solito discorso.
Questi sono gli effetti delle promesse disattese dei Paesi industrializzati di ridurre le emissioni. Sebbene ci siano scienziati che ritengono tale innalzamento delle temperature del tutto naturale e non indotto. O quanto meno, accelerato dall’uomo in modo esiguo.
Fatto sta che l’ecosistema della Terra sta cambiando e anche in modo evidente.