Mangiare sano

Dal campo alla tavola: da Findus l’impegno per un’agricoltura buona e sostenibile

Sapete perché il Minestrone Tradizione Findus oggi è ancora più buono? Perché è fatto solo con ingredienti naturali 100% italiani, selezionati con cura e coltivati in campo aperto secondo i principi di un’agricoltura responsabile e sostenibile.

Dal campo alla tavola: da Findus l’impegno per un’agricoltura buona e sostenibile

Una tradizione buona con la terra ma anche con l’ambiente e con le persone, che Findus si impegna a preservare giorno dopo giorno per un futuro migliore. Nel Minestrone Tradizione Findus, infatti, ci sono soltanto verdure coltivate con passione e maestria dai migliori agricoltori italiani che Findus seleziona per dar vita ad un minestrone buono e genuino.

Tutto comincia “in pieno campo”, all’aria aperta e mai in serra, su terreni dolcemente assolati e accarezzati dal vento. Stagione dopo stagione, sono i ritmi naturali della terra a decidere quando è il momento migliore per procedere al raccolto, senza fretta. Ecco perché ortaggi e verdure arrivano sulla tavola con tutto il sapore e la genuinità di una ricetta unica.

Il mix perfetto di tradizione, innovazione e qualità garantito dai severi controlli di sicurezza che gli agronomi Findus eseguono in tutte le fasi produttive per mettere nel Minestrone Tradizione solo verdure italiane coltivate secondo gli stretti criteri dell’agricoltura sostenibile.

Un impegno che garantisce da sempre la sostenibilità, la tracciabilità e la sicurezza dei prodotti a base di vegetali surgelati con il marchio Findus. Un atto d’amore e di responsabilità verso la Natura e le sue preziose risorse, che oggi si rinnova con l’adesione di Findus a SAI Platform, la principale piattaforma internazionale dedicata all’agricoltura sostenibile.

Minestrone tradizione Findus: sostenibilità significa qualità

Quando si parla di nutrizione e scelte alimentari non si può scherzare. Perché non si tratta soltanto di portare un piatto in tavola, si tratta anche di preparare alimenti nutrienti ed equilibrati per le persone, buoni da mangiare, e sostenibili per l’ambiente.

Coltivare al meglio il presente, infatti, non basta. Bisogna seminare con cura il futuro e pensare a garantire il giusto sostentamento a chi prenderà il nostro posto. In altre parole, tutelare la sicurezza alimentare delle generazioni che verranno.

Tutto ciò, per Findus, si traduce in un impegno concreto e costante che mira a garantire l’italianità e la provenienza dei prodotti. Questo significa offrire un valore aggiunto ad un numero sempre crescente di consumatori che preferisce acquistare alimenti prodotti nel nostro paese per assicurarsi una maggiore qualità e tracciabilità degli ingredienti.

Per riuscirci, Findus controlla attentamente le aree di provenienza delle materie prime, assicurando la piena tracciabilità della filiera. Parallelamente, ha sposato un modello agricolo basato sulla gestione responsabile e sostenibile delle colture, dei metodi di approvvigionamento e di lavorazione delle verdure.

Vigila affinché ci sia la giusta rotazione delle coltivazioni nei campi, così da evitare l’impoverimento dei suoli.

Fa in modo che l’utilizzo delle risorse energetiche e naturali, prima fra tutte l’acqua, sia sempre coscienzioso e oculato, evitando sprechi e sfruttamenti eccessivi.

Con l’ingresso nella rete globale SAI Platform l’obiettivo è diventato ancora più ambizioso. Entro il 2019 l’impegno è garantire che il 90% delle verdure e degli ortaggi utilizzati dal marchio provenga esclusivamente da agricoltura sostenibile, in sintonia con gli standard fissati dal protocollo Farm Sustainability Assessment che Findus condivide con una rete globale di aziende del settore agroalimentare.

Minestrone tradizione Findus: verdure sostenibili made in Italy

Chi punta all’eccellenza vuole solo il meglio. È per questo che il Minestrone Tradizione – come gli altri prodotti Findus a base di verdure surgelate – è preparato con materie prime che esaltano il sapore delle cose buone fatte in Italia.

Il Basilico Genovese DOP, le Patate del Fucino IGP e la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP sono solo tre delle eccellenze Made in Italy selezionate per la nuova ricetta di questo minestrone 100% italiano, divenuto ormai un’icona della cultura alimentare sostenuta da Findus.

Anche gli spinaci sono coltivati in Italia nei territori più vocati come quelli della Puglia e dell’Agro Pontino, a due passi dallo stabilimento in cui Findus li surgela entro poche dal raccolto.

Un connubio perfetto di colori, profumi e sapori autentici, che arriva in tavola con tutta la naturalezza della verdura appena colta nei campi e coltivata solo in aree geografiche vocate. E sono quasi 700 le aziende agricole italiane che contribuiscono con il loro lavoro a dar vita ogni giorno a questa magia.

Questo è merito anche degli agronomi Findus, che lavorano quotidianamente a stretto contatto con gli agricoltori, aiutandoli nella coltivazione non solo di verdure e ortaggi, ma anche di legami solidi basati su valori condivisi da più di vent’anni.

Ed è così che Findus riesce a garantire standard qualitativi elevati, monitorare accuratamente la coltivazione delle verdure, e mantenere un costante controllo in tutte le fasi agricole e produttive.

La rotazione delle colture, ad esempio, fa sì che nulla venga coltivato nello stesso luogo per troppi anni. Zucca, porri, pomodori, patate, piselli, biete, fagioli, spinaci, carote: tutto è alternato nel corso del tempo nei terreni selezionati, cosicché il suolo continui ad essere fertile e generoso.

Una tecnica antica, ma anche moderna, tra le più utilizzate dall’agricoltura sostenibile, perché consente di ridurre l’uso di pesticidi e fertilizzanti.

Sono proprio le piccole attenzioni a fare la differenza: quelle che Findus coltiva oggi per dar vita ad un domani più verde.

Articolo scritto in collaborazione con Findus

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Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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