Il Pachypodium lamerei, anche noto come palma o cactus del Madagascar, è una pianta grassa che può essere coltivata sia in giardino che in vaso. Originaria del Madagascar e di alcune aree del Sud Africa, ama il caldo e il sole, ma resiste anche agli inverni non troppo rigidi, purché opportunamente trattata. Scopriamo come coltivarla, che tipo di terriccio predilige, come effettuare la propagazione e quali sono le malattie e i parassiti che possono danneggiarla.
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Originario del Sud Africa e del Madagascar, il Pachypodium lamerei è una pianta grassa fiorita della famiglia delle Apocynaceae, che può raggiungere diversi metri di altezza. Il tronco è spinoso e largo alla base, le foglie a ciuffo sono di colore verde brillante mentre i fiori, che fioriscono nel periodo primaverile-estivo, hanno petali bianchi con la parte centrale di colore giallo. Questa varietà di Pachypodium è più piccola rispetto ad altre, che possono addirittura arrivare ai 10 metri di altezza.
Il Pachypodium lamerei può essere coltivato all’aperto purché collocato in un luogo luminoso e ben soleggiato, evitando aree del giardino interessate da correnti d’aria.
Questa pianta grassa può essere coltivata anche in vaso, l’importante è piantarla in un terriccio poroso e ben drenato aggiungendo uno strato di ghiaino e vermiculite.
In estate andrebbe annaffiata 2-3 volte a settimana evitando ristagni idrici, ed effettuando il rinvaso ogni 3-4 anni nel periodo del riposo vegetativo. Inoltre durante la stagione calda, è consigliabile collocare la pianta all’aperto, riportandola al chiuso durante l’inverno.
La pianta va collocata in un luogo ben soleggiato e luminoso. In estate vive benissimo all’aperto ma è meglio piantarla in un luogo riparato dal vento. Nella stagione invernale va protetta dalle temperature troppo basse, inferiori ai 12°C, trasferendola in casa se coltivata in vaso.
Il terreno dev’essere particolarmente poroso e formato da uno strato di terra matura e sabbia grossolana. Oppure si può utilizzare terreno per succulente, aggiungendo po’ di torba.
Essendo una pianta grassa, e per la precisione un cactus, il Pachypodium Lamerei non necessita di troppe annaffiature, ma può sopravvivere con una quantità moderata di acqua. Quanto annaffiarlo, quindi?
Un’eventuale perdita di foglie indica che non è stata sufficientemente innaffiata.
La pianta va concimata con fertilizzante liquido o con concime granulare per piante grasse solo nel periodo primaverile-estivo, all’incirca ogni 2 mesi. Il concime ideale non deve contenere troppo azoto.
Il rinvaso va eseguito in primavera e andrebbe fatto ogni 3-4 anni durante il riposo vegetativo, e quindi durante la stagione autunnale, oppure prima della ripresa, alla fine della stagione invernale.
La si può coltivare partendo dai semi, spargendoli su un terreno per piante grasse e interrandoli di circa 3 cm, dopo averli immersi in acqua tiepida per circa 24 ore.
Esponete i semi al sole in un luogo caldo, considerando che la temperatura ideale è di circa 21 – 25°C, coprendoli con una pellicola trasparente forata. La pellicola andrà sostituita ogni 2-3 giorni. I semi dovrebbero iniziare a germinare nel giro di qualche settimana.
La riproduzione e propagazione per talea si esegue tagliando alcuni rami e immergendo le talee in un ormone radicante.
Le talee vanno quindi piantate in un terriccio drenante e posizionate in un luogo caldo e con un buon livello di umidità. Per quanto riguarda il rinvaso, lo si può eseguire dopo circa un mese.
Il Pachypodium lamerei non richiede potature ma è consigliabile rimuovere foglie deboli, danneggiate e ingiallite durante la stagione invernale.
La pianta può essere colpita da varie malattie e parassiti, a partire dalla cocciniglia a scudetto, che può annidarsi nelle foglie, ma anche il ragnetto rosso, i tripidi e gli afidi.
Un altro problema diffuso è il marciume delle radici che può subentrare in caso di ristagno idrico. Se solo una parte è marcia, potete rimuovere l’area colpita con delle forbici.
Eccessivo freddo e carenza di acqua possono invece causare la caduta delle foglie.
La fioritura avviene in primavera e all’inizio dell’estate, hanno un colore bianco con il centro giallo, e possono avere un diametro di 5-8 cm. Le piante coltivate in vaso fioriscono più difficilmente.
L’importante è piantarla in un terriccio adeguato esponendola in un luogo ben soleggiato, annaffiarla regolarmente (eccetto in inverno) evitando ristagni idrici, e rinvasandola ogni 3-4 anni, a meno che non sia piantata a terra.
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