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Ponti verdi, i ponti fatti solo per gli animali: per attraversare strade e autostrade al sicuro

Succede nel parco canadese di Banff e in altri grandi parchi negli USA, in Canada ed in Europa

A chi non è capitato, viaggiando sui tornanti di montagna o in aperta campagna, di frenare di colpo perchè qualche animale del posto stava attraversando indisturbato, tagliando la nostra strada? Nel migliore dei casi basta rallentare, ma a volte qualche povera bestiolina ci lascia le penne! In realtà spesso dimentichiamo che siamo noi gli invasori del loro territorio e se il cemento si è spinto fin là, nel loro habitat naturale, non è di certo un vanto per la razza umana. Per questo sono importanti i ponti fatti solo per gli animali, dei veri e propri sottopassi creati esclusivamente per gli animali e anche se l’idea fa un pò sorridere.

Ponti verdi, i ponti fatti solo per gli animali: per attraversare strade e autostrade al sicuro

Ponti fatti solo per gli animali

In diversi parchi attraversati da strade a grande percorrenza ci sono dei ponti verdi, ma anche dei piccoli cunicoli. Si tratta di passaggi pensati per quelle aree verdi tagliate da grandi strade e autostrade. Questo progetto è divenuto già realtà in molti casi.

Questi passaggi larghi da 10 a 60 m servono per fare attraversare gli animali e sono noti come corridoi ecologici sopraelevati e passaggi faunistici sotterranei.

Parliamo di infrastrutture progettate per consentire agli animali selvatici di attraversare in sicurezza strade, autostrade o ferrovie, evitando collisioni con i veicoli. Questi passaggi fanno parte delle strategie per ridurre l’impatto delle infrastrutture umane sugli ecosistemi naturali.

Sono spesso ricoperti dalla vegetazione tipica del posto in modo da dare una certa familiarità al percorso e indurre gli animali a comportarsi in modo del tutto naturale. Cervi, alci e orsi, per citarne solo alcuni, camminano sul ponte, mentre al di sotto passano grandi arterie di scorrimento che in molti stati di grandi proporzioni come gli USA e il Canada, attraversano spesso questi parchi nazionali.

Ed esistono anche dei cunicoli, fatti apposta per questo scopo, che passano sotto la struttura viaria.

Vari tipi di passaggi per animali

Per lo più queste strutture sono:

  • Ponti (ecodotti): simili a ponti tradizionali, ma progettati per essere naturali, con una larghezza adeguata per accogliere diverse specie animali e rivestiti di vegetazione (alberi, arbusti, erba) per imitare l’ambiente circostante e confondere l’animale inducendolo a percorrerlo. Possono includere barriere laterali per ridurre il rumore e schermare la vista delle strade e spesso sono collegati a corridoi ecologici per guidare gli animali verso il ponte. Possono essere in cemento, acciaio e materiali naturali per il rivestimento.
  • Cunicoli per animali (passaggi sotterranei): sono delle gallerie sotterranee realizzate sotto le strade, di dimensioni variabili a seconda delle specie target. Possono essere semplici tubi o tunnel più elaborati, con fondo naturale (terra o ghiaia). Spesso sono dotati di barriere laterali lungo la strada, per guidare gli animali verso l’ingresso. Si usano cemento o metallo, e la pavimentazione è lasciata naturale per favorire l’uso da parte degli animali.
Foto di Zain Creations su Unsplash

A cosa servono i pnti fatti per gli animali

Ci sono ottime ragioni per la creazion e di questi passaggi verdi.

  • Riduzione degli incidenti stradali. Evitano collisioni tra veicoli e animali selvatici, proteggendo sia gli esseri umani sia la fauna.
  • Conservazione della biodiversit. Permettono agli animali di spostarsi tra habitat frammentati a causa di strade e infrastrutture, indispensabile per la sopravvivenza di molte specie.
  • Ripristino dei corridoi ecologici. Facilitano la migrazione, la ricerca di cibo, l’accoppiamento e il mantenimento di popolazioni geneticamente sane.
  • Riduzione della mortalità della fauna. Offrono un’alternativa sicura per attraversare strade e ferrovie, riducendo il numero di animali investiti.

Quali sono le specie che utilizzano i ponti per animali

Vi chiederete se gli animali selvatici che vivono nei grandi parchi si fidino a passare su questi ‘viadotti autostradale’. In realtà si.

I ponti sono spesso utilizzati da cervi, lupi, orsi, cinghiali, volpi e altre specie di medie e grandi dimensioni. Anche insetti, anfibi e rettili li attraversano, grazie alla vegetazione che li attrae.

Anche i cunicoli per animali attraggono piccoli mammiferi (ricci, tassi, lepri), anfibi (rane, rospi), rettili (lucertole, serpenti) e piccoli carnivori (faine, donnole).

Esempi di parchi con ponti per animali

In Canada, nl parco nazionale di Banff ci sono 41 strutture di attraversamento, 6 ponti e 35 sottopassi, e dal 1996 il monitoraggio delle zone ha rilevato ben 200.000 passaggi. Il più fotografato è il grande ponte verde che collega due aree protette, la Wildlife Overpass ed il Banff National Park. La struttura iconica ha ridotto gli incidenti con animali del 80%

In realtà il primo Paese a realizzare dei ponti per animali è stato l’Olanda, con un totale di 600 passaggi. In Belgio il più conosciuto è l’ecdotto di Kikbeek.

Tuttavia anche in Germania esistono cunicoli per anfibi, che proteggono rane e rospi durante la migrazione annuale. In Francia e in diverse zone degli Usa è possibile osservare in veduta aerea queste piacevoli strisce verdi che sembrano ‘tagliare’ le autostrade e le strade a scorrimento veloce.

Come al solito l’Italia si rivela la grande assente, nonostante la gran quantità di zone poste sotto tutela dei vari parchi nazionali italiani. L’unico realizzato è in Val di Susa, dove è stato realizzato un passaggio sopraelevato integrato nella rete ecologica alpina

Altri parchi in Italia

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Ultimo aggiornamento il 29 Gennaio 2025 da Rossella Vignoli

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Alessia Fistola

Nata in Abruzzo nel 1982, si trasferisce a Roma per conseguire una laurea e un master in psicologia, ma dopo una decina d'anni rientra nel suo piccolo paese ai piedi della Majella, fuggendo dalla vita metropolitana. Attualmente coniuga l'attività di psicologa libero professionista con la passione per la scrittura, un hobby coltivato sin dalle scuole superiori. Collabora con la redazione di Tuttogreen dal 2011, cura un blog personale di taglio psicologico e scrive articoli per un mensile locale. Nel tempo libero ama passeggiare nei boschi e visitare i piccoli borghi, riscoprendo le antiche tradizioni d'un tempo.

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