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Quéménès, l’isola autosufficiente

Ospita un piccolo hotel e una fattoria biologica, ma produce energia da pannelli solari e una turbina, e ricicla l'acqua piovana

Se siete alla ricerca di una sorta di ‘Isola che non c’è’ dove scoprire itinerari e percorsi fuori dai circuiti turistici tradizionali, il posto che fa per voi potrebbe essere Quéménès, l’isola autosufficiente, sperduta e abbandonata nell’Atlantico tra gli scogli dell’arcipelago di Molène (in Bretagna), e fuori dalle rotte di navigazione di qualsiasi traghetto, nave o battello.

Quéménès, l’isola autosufficiente

La storia dell’Isola di Quéménès

Abbandonata, per meglio dire, fino a qualche tempo fa, poiché da qualche anno Quéménès è oggetto di un interessante progetto di recupero sostenibile, che nel 2006 è culminato con l’individuazione di chi, tra i vari candidati, avesse accettato di tornare sull’isola e dar vita ad una fattoria ecologica per turisti dove la parola d’ordine è ‘autosufficienza energetica’.

Dal 2018 Amélie ed Étienne, i due giovani che hanno potuto prendere in affitto l’isola, ne sono gli unici abitanti, con il loro piccolo Mathurin. Coltivano ortaggi e allevano pecore.

L’autonomia elettrica e idrica

L’elettricità è generata da 52 mq di pannelli fotovoltaici che permettono di avere 6 kW. A cui si aggiunge una turbina eolica, da 2,5 kW. L’elettricità prodotta è stoccata in batterie da 2 volt.

La raccolta dell’acqua piovana permette di accumulare una riserva idrica che alimentazione la casa, mentre le acque nere sono depurate prima di esser gettate nell’oceano. Ma ricordate che l’acqua potabile è troppo preziosa per essere sprecata, per cui le toilette sono quelle a secco.

Il turismo sull’Isola di Quéménès

I turisti devono essere disposti a rinunciare ai comfort della tradizionale vacanza al mare, poiché a Quéménès. E bisogna economizzare su tutto: acqua, elettricità e perfino lo spazio visto che l’isolotto è grande appena 1,5 km per 400 m.

Il sito quemenes.bzh ci racconta cosa è stato fatto, come raggiungerla, prenotare l’alloggio e mangiare alla tavola dei suoi due ragazzi come ospiti.

La sua attrazione principale è la natura, unita a quel senso di inevitabile solitudine che scaturisce davanti alla distesa oceanica battuta da forti venti e correnti che infrangono i flutti contro gli scogli granitici nel danzare perpetuo delle onde.

Qua e là foche grigie giocano tra le alghe degli arenili e lo spettacolo della natura selvaggia è così bello da togliere il fiato.

La privacy di sicuro non manca neppure in alta stagione, visto che in estate il numero massimo che il piccolo hotel annesso alla fattoria riesce ad accogliere è di 8-10 turisti.

Nessun dubbio, insomma, se siete alla ricerca di una meta insolita e capace di regalarvi emozioni alla Robinson Crusoe: Quéménès è il posto che avete sempre sognato di visitare.

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Ultimo aggiornamento il 15 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Luca Vivan

Scrittore e ricercatore, blogger, storyteller e sognatore. Essenzialmente uno scrittore che viaggia e ricerca. Ama scoprire e condividere. E' un acerrimo ottimista: le crisi sono opportunità per evolvere. Scrive per ViaggioVero, Tuttogreen, minube.it e altri siti, blog, progetti e fantasie. Cerca di essere presente laddove finiscono le parole.

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