Conoscete il sambuco? Da questa pianta si ricava un’essenza utilizzata per preparare tisane e infusi efficaci contro le malattie da raffreddamento e le affezioni dell’apparato respiratorio. Oggi ne scopriremo meglio i benefici per la salute e le controindicazioni.
Il suo nome botanico è sambucus nigri, pianta appartenente alla famiglia delle caprifoliaceae. Cresce spontaneamente come arbusto o piccolo albero. Il suo caratteristico fiore compare tra maggio e giugno.
Si sviluppa in grappoli odorosi e di colore bianco o bianco-crema che dopo qualche tempo lasciano posto ad un frutto (drupa) di colore bluastro o nero.
La droga del sambuco si ricava per essiccazione da frutti e infiorescenze. Si riconosce per il tipico odore aromatico e il colore giallastro.
Il sambuco ha proprietà curative molto spiccate che derivano dal fitocomplesso ricco di principi attivi importanti. Tra questi: sambucina, sambunigrina, rutina, isoquercitina, astragalina, campferolo, olio essenziale, acidi grassi liberi, tannino (nella corteccia); emulsina, invertina, sambunigrina, benaldeide (nelle foglie).
Ma anche: tannino, colina, mucillagine, malato, acido valerianico, acido tartarico (nei fiori). E poi antocianine, cera, gomma, acetato, malato, acido tartarico, acido citrico (nei frutti).
Di questa piante si utilizzano principalmente fiori e foglie da cui viene estratta una droga utilizzabile sotto forma di estratto fluido, tintura madre o come infuso o decotto.
Le principali proprietà del sambuco sono così sintetizzabili:
In erboristeria la pianta di sambuco è sfruttata principalmente per i fiori e le foglie per la preparazione di infusi e decotti. Si tratta di preparati assai apprezzati per la loro capacità di favorire l’eliminazione delle tossine e di contrastare le affezioni delle vie respiratorie (asma, tosse e raffreddori ).
In tal senso, i flavoni contenuti nella pianta agiscono con un effetto vasodilatatore che favorisce l’eliminazione del muco.
Grazie a queste proprietà, il sambuco è sfruttato per migliorare la circolazione sanguigna periferica. Analogamente, viene usato come impacco per alleviare scottature, abrasioni e contrastare la rottura dei capillari. Sempre come impacco, è un ottimo alleato contro i dolori articolari, i gonfiori e i dolori muscolari su gambe, caviglie e schiena.
In campo fitoterapico, è impiegato come diaforetico per la cura delle malattie a carico dell’apparato respiratorio, antinfiammatorio e diuretico. La funzione diaforetica consiste nell’aumentare la sudorazione corporea e accelerare il processo di guarigione da malattie comuni come febbre, raffreddore, tosse e bronchite.
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Dal punto di vista nutrizionale, si presenta particolarmente ricco di vitamine del gruppo A, vitamina B, e C (A, B1, B2, B3, B5, B6 e C) a cui si aggiungono flavonoidi, triterpeni, glicosidi, zuccheri e tannini.
Le bacche di sambuco, in particolare, sono ricche di acqua, fibre e sali minerali come il potassio, il magnesio, lo zinco, il sodio e il calcio che ne fanno un ottimo rimedio naturale in caso di intestino pigro e stitichezza.
Le proprietà terapeutiche di questa pianta agiscono ad ampio spettro su una varietà di sintomatologie e affezioni dolorose molto comuni. In tal senso, il sambuco si distingue per le sue proprietà terapeutiche con azione diuretica, diaforetica, antinevralgica, emolliente, lassativa o purgante, antifibrillante, emetico, antireumatica, debolmente antinfiammatoria, stimolante per la secrezione bronchiale, depurativa.
Oltre agli impieghi già elencati di fiori e foglie, di questa pianta si utilizzano anche le bacche soprattutto per favorire il benessere dell’apparato digerente. Aiuta infatti a contrastare la stitichezza e agevolare la motilità intestinale. Per sfruttare il suo effetto lassativo pressoché immediato è possibile assumere un decotto o tisana di bacche di questa pianta abbinate alla corteccia della pianta che ha proprietà diuretiche e calmanti.
L’assunzione di decotti e tisane a base di bacche è sconsigliata ai soggetti dissenterici o a chi soffre di disturbi infiammatori cronici del retto. E’ perciò opportuno consultare sempre il medico di base.
In campo cosmetico l’uso del sambuco è abbastanza limitato. Con i fiori si preparare una lozione tonica, decongestionante e schiarente per il viso, efficace per normalizzare la secrezione sebacea nelle pelli grasse e impure.
Le bacche mature sono utilizzate in cucina per preparare marmellate e succhi, gelatine, liquori e aceti aromatizzati. I
fiori sono utilizzati per preparare ciambelle oppure per la classica sambucata, una bevanda dissetante e aromatica perfetta per trovare sollievo nelle torride giornate estive.
Sempre con i fiori è possibile realizzare delle squisite frittelle di fiori di sambuco che possono essere salate o zuccherate a seconda che si voglia ottenere un originale dessert o uno stuzzichino invitante da servire come aperitivo.
Ecco anche due ricette che trovate nel nostro sito:
Anche se il sambuco è una droga abbastanza sicura, il suo utilizzo deve essere sempre seguito da uno specialista grado di dosare le giuste quantità nelle preparazioni. Mangiare foglie e semi freschi di questa pianta, inoltre, è estremamente pericoloso perché al loro interno è presente una sostanza altamente tossica, la sambunigrina, un glicoside tossico.
Perfino il contatto con fiori e foglie fresche sulla cute può scatenare violente irritazioni ed eritemi.
I frutti maturi di colore viola sono gli unici a poter essere utilizzati in cucina e comunque mai in quantità eccessive.
Il suo consumo è sempre sconsigliato in caso di assunzione concomitante di diuretici, integratori di ferro e in tutti quei casi di accertata intolleranza o ipersensibilità a uno dei sui principi attivi.
Ecco anche dove trovare alcuni prodotti a base di sambuco online:
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