Erbe medicinali e aromatiche

A cosa serve il tarassaco: le proprietà e le modalità di utilizzo

Proprietà, benefici e modalità di assunzione di questa erbacea perenne

Siete sicuri di sapere a cosa serve il tarassaco? Questa pianta erbacea perenne appartenente alle Asteracee, è nota per le sue proprietà purificanti, coleretiche, diuretiche, disintossicanti e colagoghe. Viene infatti spesso consigliata per i periodi detox e si rivela molto utile in caso di difficoltà digestive.

A cosa serve il tarassaco: le proprietà e le modalità di utilizzo

In questo articolo andremo a scoprire a cosa serve il tarassaco e soprattutto il modo in cui può essere utilizzato.

Cominciamo ad analizzare nel dettaglio le sue proprietà e i benefici che apporta.

Tarassaco: com’è fatta la pianta

Il tarassaco (Taraxacum officinale il suo nome scientifico) è una erbacea perenne della famiglia delle Asteracee. È più comunemente nota come “dente di leone” o “soffione”, per via del fatto che, una volta maturi, i suoi fiori gialli si trasformano in delicate sfere bianche che si sfaldano con un semplice soffio.

Il tarassaco cresce bene a ogni latitudine, tanto che lo si può trovare in pianura come in montagna, principalmente nei prati e lungo il bordo dei sentieri.

Vediamo nel dettaglio le varie parti del tarassaco.

  • Radice: a fittone, può allungarsi nel terreno e diventare robusta
  • Foglie: dalla forma oblunga e lanceolata, presentano i margini dentati
  • Fiore: dal capolino centrale giallo carico si dipartono varie file di petali molto sottili ripiegati all’indietro

A cosa serve il tarassaco: le proprietà

Al tarassaco vengono riconosciute le seguenti proprietà:

  • depurativa perché va a stimolare le funzioni di fegato, reni e biliari
  • digestiva
  • purificante
  • disintossicante
  • antinfiammatoria
  • epatoprotettiva
  • colagoga (favorisce la contrazione e lo svuotamento della cistifellea)
  • diuretica
  • blandamente lassativa

Cosa contiene il tarassaco

Il tarassaco – radice e parti aeree – contengono:

  • flavonoidi
  • acidi fenolici
  • inulina
  • fitosteroli
  • vitamine (A, B, C e D)
  • magnesio
  • potassio
  • carotenoidi
  • sostanze amare
  • lattoni sesquiterpenici
  • triterpeni

A cosa serve il tarassaco: tutti i benefici

Ora che abbiamo visto quali sono le proprietà del tarassaco, andiamo a vedere nello specifico cosa serve e a cosa fa bene questa pianta.

Uno dei principali effetti benefici riconosciuto al tarassaco è la sua funzione detossificante e purificatrice, soprattutto a carico del fegato. Pare infatti che la radice aumenti la produzione della bile e vada a stimolarne il deflusso dal fegato all’intestino durante il processo digestivo.

Grazie all’elevato contenuto di potassio, il tarassaco è anche diuretico, ed è inoltre considerato un ottimo coadiuvante nel trattamento di piccoli disturbi a carico delle vie urinarie, come per esempio la cistite o le infiammazioni del tratto urinario in genere.

Il tarassaco facilita anche la digestione e dona sollievo in caso dei tipici sintomi connessi a leggeri disturbi digestivi, quali: gonfiore, digestione lenta, flatulenza, sensazione di pienezza, perdita di appetito.

Poiché nella radice di tarassaco è contenuta una grande quantità di inulina, dagli effetti prebiotici, la pianta migliora la funzionalità intestinale e ha anche un leggero effetto lassativo secondario.

Al tarassaco sono inoltre attribuite proprietà antinfiammatorie, ipocolesterolemizzanti (favorisce l’eliminazione biliare del colesterolo in eccesso, riducendone al tempo stesso l’assorbimento grazie alla ricchezza in fitosteroli), ipoglicemiche e stimolanti dell’attività pancreatica.

Ed ancora, la presenza di potassio e le sue proprietà diuretiche, rendono il tarassaco utile per regolarizzare i fluidi corporei, drenare i liquidi ed abbassare la pressione arteriosa.

A cosa serve il tarassaco: per dimagrire?

Il tarassaco, di solito insieme ad altre erbe amare , viene spesso indicato nelle diete dimagranti. In realtà, viste le sue proprietà, più che di dimagrimento, sarebbe più corretto parlare di effetto drenante. Il tarassaco, infatti, non va a sciogliere il grasso accumulato ma, grazie alla sua potente azione disintossicante e purificatrice, favorirebbe il drenaggio dei liquidi in eccesso, con conseguente eliminazione delle scorie metaboliche.

Grazie anche alle sue proprietà diuretiche, il tarassaco è ritenuto utile anche per contrastare i tipici sintomi dovuti alla ritenzione idrica e l’aumento di peso causato proprio da edemi e accumulo di liquidi.

Per la sua funzione disintossicante, il tarassaco si rivela utile come rimedio detox naturale che, oltre a depurare e a disintossicare l’organismo, attraverso l’eliminazione delle scorie accumulate (colesterolo, trigliceridi, zuccheri e acidi urici) aiuta anche a combattere la ritenzione idrica e a svolgere un leggero effetto lassativo.

Come usare il tarassaco

Per beneficiare delle sue proprietà, il tarassaco può essere assunto sotto varie forme.

  • Tisana o decotto, da preparare con foglie, fresche o essiccate, oppure con infusione della radice. Tisane e decotti hanno effetto purificante, favoriscono l’eliminazione delle tossine dall’organismo e combattono la stitichezza. Stimolano l’attività epatica e aiutano anche l’eliminazione della bile. Assumerne da 1 a 3 tazze al giorno, calda o fredda
  • Tintura madre: 35 gocce diluite in poca acqua, 2 volte al giorno dopo i pasti principali
  • Compresse: da assumere 2 volte al dì lontano dai pasti

A cosa serve il tarassaco

In cucina

È inoltre possibile beneficiare delle proprietà del tarassaco anche utilizzandolo come ingrediente per la preparazione di vari pasti, da consumare cotti e crudi.

Le foglie tenere, ben lavate, si possono aggiungere nelle insalate oppure sbollentate qualche minuti in acqua bollente e poi condite con olio e limone o ripassate in padella con un filo d’olio e uno spicchio d’aglio.

La radice di tarassaco può essere lessata, cotta al forno o consumata cruda, grattugiata molto finemente.

Infine, i boccioli dei fiori possono essere consumati crudi, semplicemente aggiunti nelle insalate, oppure conservati sotto sale, sott’olio o sott’aceto.

Con i fiori già aperti si prepara il miele di tarassaco.

Che sapore ha il tarassaco

Ha un sapore amaro, non proprio gradevole, ma che è utile nei processi di depurazione e detossificazione dell’organismo. Non è infatti un caso che il tarassaco venga consigliato per ripulire il corpo da scorie e tossine durante i cambi di stagione o dopo un periodo di abbuffate o stravizi come ad esempio dopo le festività natalizie.

A cosa servono le tisane di tarassaco

Con la radice e con le foglie di tarassaco si possono preparare infusi, decotti e tisane. Bevande calde che hanno proprietà depurative, dal momento che vanno a stimolare le funzionalità epatica, biliare e renale. In pratica, il tarassaco va ad attivare i cosiddetti organi emuntori (ovvero reni, fegato e pelle) per favorire l’espulsione dall’organismo di scorie e tossine sotto dorma di feci, urina e sudore.

Preparazione della tisana di tarassaco

Come già detto, la tisana di tarassaco può essere preparata utilizzando la radice o le foglie della pianta. In entrambi i casi il procedimento è simile. Ecco come procedere.

  • Far bollire 1 litro d’acqua e aggiungere 2-3 cucchiai di radici essiccate. Quindi lasciare in infusione per 10-15 minuti
  • In acqua bollente, mettere in infusione 5-10 gr di foglie essiccate di tarassaco (pari a 1-2 cucchiai). Attendere 10 minuti e poi filtrare

A base di foglie o radici, trascorso il tempo di infusione indicato, la tisana va filtrata e poi sorseggiata calda o a temperatura ambiente, a seconda dei gusti personali.

Se ne consiglia il consumo da 1 a 3 volte al giorno.

Quando bere la tisana di tarassaco

Il momento ideale della giornata per assumere gli infusi a base di tarassaco è al termine dei pasti.

Quante tisane di tarassaco bere al giorno

La dose consigliata è da 1 a 3 tazze al giorno.

A cosa serve il tarassaco in cucina

Il tarassaco può essere utilizzato anche in cucina.

Le foglie, raccolte a inizio primavera quando ancora sono tenere, sono ottime aggiunte in minestre, torte salate, frittate, misticanze e insalate.

Anche i fiori del tarassaco vengono usati a scopo alimentare. I fiori vengono usati a scopo decorativo nelle insalate, ed anche per preparare sciroppi e melasse. Quando ancora sono in bocciolo, vengono messi sott’aceto; il risultato è del tutto simile ai capperi.

Anche la radice di tarassaco è commestibile. Simile alla carota, dopo averla pulita e pelata, può essere consumata cotta o cruda, grattugiata o tagliata a julienne.

Effetti collaterali e controindicazioni del tarassaco

Anzitutto, l’assunzione del tarassaco è da evitare in caso di allergia o ipersensibilità al principio attivo o ad altre piante appartenenti alla famiglia delle Asteraceae.

Inoltre, è da evitare nei seguenti casi:

  • gastrite, reflusso gastrico, ulcera e calcolosi biliare
  • patologie cardiache
  • insufficienza renale
  • calcoli alle vie biliari
  • disturbi alla tiroide
  • diabete
  • ipekaliemia (potassio alto nel sangue)
  • gravidanza e allattamento
  • bambini al di sotto dei 12 anni

Il tarassaco può inoltre interferire con l’assunzione di alcuni farmaci, riducendone l’assorbimento e, di conseguenza, diminuendone l’efficacia. Nello specifico:

  • antibiotici, a base di levofloxacina, ciprofloxacina e moxifloxacina
  • farmaci per il fegato
  • antiacidi
  • diuretici
  • antiaggreganti e/o anticoagulanti
  • litio
  • antidiabetici

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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