Erbe medicinali e aromatiche

Scopriamo l’agnocasto, una pianta dalle caratteristiche davvero particolari

L’agnocasto (nome scientifico Vitex agnus castus), comunemente noto come ‘falso pepe’, è un piccolo albero che cresce spontaneamente in zone molto umide come i letti dei torrenti e le sponde dei fiumi, in vallate e colline del Mediterraneo e dell’Asia centrale.

Scopriamo l’agnocasto, una pianta dalle caratteristiche davvero particolari

Ecco la nostra guida completa alle proprietà di questa pianta.

Origine e storia

L’agnocasto deve il suo nome ai rami flessibili ma robusti (Vitex da Vitilium che significa ‘intreccio’) utilizzati nella costruzione delle palizzate.

Agnus-castus (agnello casto), invece, rimandano alle proprietà anafrodisiache attribuite a questa pianta grazie all’azione di contrasto del testosterone maschile. Sembra, infatti, che i monaci portassero i boccioli della pianta nei vestiti per riuscire a soffocare la loro libido.

Inoltre, Plinio il Vecchio racconta nella sua ‘Naturalis Historia’ che l’agnocasto veniva sparso sui letti delle donne ateniesi per assicurare la loro fedeltà mentre i mariti erano lontani per la guerra.

Agnocasto: proprietà

I frutti presentano una piccola quantità di olio essenziale, flavonoidi (quali vitexina, isovitexina e casticina), alcaloidi e principi amari.

Questa composizione attribuisce alla pianta un’azione antiestrogenica e antispasmodica che la rende ideale da utilizzare per contrastare i sintomi, soprattutto psicologici come irritabilità e ansia, tipici del ciclo mestruale ma anche per controllarne le irregolarità.

Anche l’acne e i disturbi neurovegetativi della menopausa possono trovare sollievo con l’assunzione agnocasto. Grazie all’effetto sedativo, inoltre, la pianta può risultare utile in caso di tachicardia, insonnia e spasmi intestinali.

Agnocasto e fertilità

Non solo l’agnocasto ha ottime proprietà per regolarizzare l’attività ormonale ed il ciclo mestruale, ma una delle caratteristiche più peculiari di questa pianta risiede nella sua capacità di equilibrare gli ormoni della fertilità.

Studi recenti attribuiscono a questa pianta la proprietà di aumentare la produzione di LH, ossia l’ormone luteinizzante, innalzando e regolarizzando i livelli di progesterone e quindi favorendo in modo del tutto naturale l’ovulazione.

Attenzione: sono necessarie diverse settimane o anche qualche mese di trattamento prima di avvertire qualche beneficio. Per esempio, ci vogliono 1-3 cicli mestruali per vedere un miglioramento della sindrome premestruale, almeno 2 cicli per regolare il ciclo mestruale.

Naturalmente, prima di iniziare una cura per favorire la fertilità utilizzando l’agnocasto, è tassativamente prescritto di rivolgersi ad uno specialista, non solo per avere un chiaro quadro generale, ma anche perché sussistono alcune controindicazioni.

Le controindicazioni dell’agnocasto

Sebbene non ci siano particolari controindicazioni per l’uso, è preferibile non farlo assumere a ragazze in età pre-puberale mentre è del tutto sconsigliato per le donne in gravidanza.

Va evitata, inoltre, l’eventuale interazione con la pillola anticoncezionale o con psicofarmaci come ansiolitici o sonniferi.

L’utilizzo deve essere evitato alle donne che si siano sottoposte alla fecondazione in vitro.

Agnocasto
Un bel primo piano di fusto e fiori di questa pianta

Come assumerlo: dosaggi e posologia

Per l’assunzione dell’agnocasto si può scegliere tra 800 mg di estratto secco in compresse o capsule, da ingerire lontano dai pasti, o la tintura madre, di cui assumere 30-40 gocce due volte al giorno lontano dai pasti.

Esistono diversi estratti di questa pianta in commercio (tinture, estratti liquidi, estratti solidi). Il dosaggio deve essere comunque compreso tra 30 mg e 40 mg di bacche essiccate

Alcuni estratti sono standardizzati come casticina, altri come agnuside. Queste due sostanze sono molecole esclusive di questa pianta e servono quindi come marcatori nella produzione di estratti.

Eccovi comunque alcune indicazioni su quanto assumerne al giorno in base alla tipologia.

Come sempre vi invitiamo a consultare anche il vostro medico prima di intraprendere percorsi fai da te.

  • Bacche essiccate: prendetene da 30 mg a 40 mg al giorno.
  • Estratto standardizzato come casticina (da 0,6% a 1%). Prendetene da 2,5 mg a 4,5 mg al giorno.
  • Estratto standardizzato come agnuside (da 0,5% a 6%). Prendetene da 1 mg a 4 mg al giorno.
  • Estratto liquido e tintura. Seguite le istruzioni del produttore.

Prodotti a base di agnocasto

Ecco alcuni prodotti e integratori a base di agnocasto che si possono acquistare online:

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