Tornano le tartarughe Caretta sulle coste calabresi
Tutto sulle tartarughe Caretta. Una specie, la Caretta, tra le più vulnerabili del Mediterraneo e a forte rischio estinzione, che per deporre le proprie uova affronta viaggi estenuanti e pericoli di ogni sorta, legati soprattutto all’ inquinamento, al ‘traffico’ del mare e alla crudeltà degli essere umani.
Tartarughe Caretta Caretta In Italia
Il paradiso della tartarughe marine in Italia? Si trova in Calabria e precisamente in un lembo di costa incontaminata del litorale ionico reggino dove, evidentemente, l’abusivismo edilizio, la criminalità organizzata e l’inquinamento ambientale – di cui tanto si è parlato nel chiacchierato (e contestato) rapporto di Legambiente e Goletta Verde – non scoraggiano le femmine di tartaruga Caretta-Caretta che hanno scelto le spiagge calabresi come luogo ideale per nidificare.
Eppure, contro ogni pronostico, questa piccola abitante del Mediterraneo è una visitatrice abituale del basso Ionio calabrese che adesso è al centro di un interessante progetto di salvaguardia promosso dall’ Università della Calabria per monitorare e tutelare la specie e rilanciare l’immagine della regione con politiche locali mirate.
Speciale Tartarughe: cosa mangia una tartaruga
I responsabili del progetto ‘Tarta-Care’ sono i primi ad essere sbalorditi dalla scoperta: dai dati rilevati dal 2000 ad oggi, si è stabilito che il 70% dei nidi registrati in Italia si trova proprio qui, in questo angolo di costa della provincia di Reggio Calabria lungo appena 30 km ma così prezioso da essere considerato oggi l’area di nidificazione della tartaruga marina più importante d’Italia.
E così, l’immagine rassicurante e tenera della Caretta è diventata il volto nuovo di una Calabria che si riscopre custode di un tesoro naturalistico di straordinaria importanza dove ogni anno si compie un piccolo, grande miracolo essenziale per la conservazione della biodiversità e per l’equilibrio dell’habitat marino.
La sfida è dunque iniziata: ai calabresi il compito di dimostrarsi all’altezza dell’impegno.
Ultimo aggiornamento il 9 Settembre 2022 da Rossella Vignoli