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Vorrei diventare vegetariano ma…

Un nuovo interessante articolo di Roberta Bartocci, la nostra veg coach. Questa volta ci aiuta a capire come sia in realtà semplice passare al vegetarismo, basta applicare 4 regole!

Vorrei diventare vegetariano ma…

Veg Coach

Da brava coach, Roberta ci aiuta in un percorso guidato e dispensa alcuni preziosi consigli di carattere generale.

Ma se volete un aiuto più mirato o semplicemente sciogliere alcuni dubbi, fatele le vostre domande nei commenti oppure ricordatevi di usare sempre la funzione di ricerca del nostro sito, che vi permetterà di trovare articoli con risposte a diversi quesiti specifici sul tema.

Ecco cosa ci scrive:

“Diverse volte e da più persone mi è capitato di sentire espresso il desiderio di adottare uno stile alimentare vegetariano (o vegano) e allo stesso tempo di non riuscirvi per le più disparate ragioni o di averlo fatto per un certo periodo e poi esser “dovuti” tornare indietro.

Tra i motivi più diffusi, si lamentano spossatezza fisica, difficoltà nell’organizzarsi in cucina, avversione alle verdure, paura di carenze nutrizionali, ostruzionismo di familiari e amici.

Propongo quindi di seguito alcuni spunti di coaching applicati al vegetarismo, dedicati a chi voglia avvicinarsi alla scelta veg e diventare vegetariano senza ripensamenti!

Regola numero 1

Scrivere le motivazioni che spingono alla scelta veg(etari)ana. Dal contribuire a sottrarre da sofferenza e morte animali a rendere più vivibile l’ambiente, al dare un esempio ai propri figli, al migliorare la propria salute. Essere onesti con se stessi nella convinzione di voler raggiungere l’obiettivo è fondamentale. Siete sufficientemente motivati e convinti?

Regola numero 2

Bene, potete passare alla regola numero 2: mettere per scritto l’obiettivo in modo specifico e con una scadenza esatta. Ad esempio: vorrei eliminare la carne rossa entro il 31 agosto, oppure vorrei diventare vegan entro il 1 gennaio 2013, e via dicendo; l’obiettivo è soggettivo.

Avete quindi messo bene a fuoco l’obiettivo, cioè il vostro punto di arrivo: visualizzatelo e immaginatevi in quella condizione. Tuttavia c’è da tener presente che per quanto bello e ambizioso possa essere, l’obiettivo di per se può non essere uno sprone sufficiente.

Regola numero 3

Quindi, regola numero 3: nutrire mente e inconscio visualizzando e mettendo per scritto con chiarezza tutti i benefici che raggiungere quell’obiettivo vi darebbe.

Ad esempio: potrò guardare negli occhi una mucca senza sensi di colpa, potrò perdere qualche kg di peso, finalmente migliorerò la mia salute e potrò avere una pelle liscia e sana, potrò conoscere tante persone nuove che condividono la mia scelta e aprire la mia cerchia di amicizie, potrò provare nuove ricette e organizzare cene per amici e famiiari, finalmente avrò un motivo valido per iscrivermi a quel corso di cucina, mi sentirò più a mio agio con me stesso e così via.

Regola numero 4

La regola numero 4 è cruciale! La parte più difficile su cui cadono molti all’inizio del loro cambiamento e che poi li fa tornare indietro: le difficoltà.

Infatti, per ogni cambiamento e obiettivo da raggiungere, c’è anche un prezzo da pagare. Pertanto è necessario appuntare con onestà le difficoltà che si potranno incontrare per essere preparati ad affrontarle e soprattutto essere disposti a farlo.

Se le difficoltà ci sembrano improbe o ci terrorizzano è opportuno cercare dentro di se il motivo di certe resistenze, altrimenti al primo ostacolo è probabile che si torni indietro e che si aggiunga un nuovo atteggiamento di chiusura che renderà in futuro ancora più difficoltosa la scelta veg.

In definitiva, “il prezzo da pagare” potrebbe essere la difficoltà a mangiare fuori casa, paura di incorrere in carenze nutrizionali, il doversi “giustificare” con amici e familiari e molte altre situazioni.

Suggerimento: scoprite la nostra selezione dei migliore ristorante vegetariano a Milano

Bisogna quindi con serenità prendere atto che per tutto c’è una soluzione: informarsi presso uno specialista appropriato in caso di preoccupazione per la propria salute, raccogliere informazioni sulle condizioni degli animali allevati e le conseguenze del consumo di carne sull’ambiente, individuare modi per organizzarsi con i pasti a casa e fuori casa…

C’è chi mette la foto di un animale “totem” accanto al letto, elimina così il consumo dei prodotti derivati da quella specie  per poi passare ad un’altra. I metodi sono tanti quanti le difficoltà incontrate e i motivi che le originano.

Di norma la convinzione è sufficiente ma quando le influenze esterne sono forti può esserci la necessità di aiutarsi e spero che questi consigli vi possano essere utili.”

Siete più convinti ora?

Altri consigli

Altre idee e consigli e guide pratiche le trovate negli altri articoli pubblicati da Roberta per TuttoGreen:

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Published by
Roberta Bartocci