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Dieta a base di carne: tra benefici (pochi) e tanti contro

In che cosa consiste e quali sono i rischi a cui stare attenti

La dieta a base di carne, nota anche come dieta carnivora, è un regime alimentare basato solo ed esclusivamente sul consumo di alimenti di origine animale, e quindi carne, pesce e uova. Per l’assenza di frutta, verdura, cereali e grassi vegetali, questo tipo di alimentazione porta forti squilibri nutrizionali, col rischio di andare incontro a gravi carenze.

Dieta a base di carne: tra benefici (pochi) e tanti contro

Come si chiama la dieta a base di carne

Un regime alimentare principalmente basato sull’esclusivo di cibi di origine animale prender il nome di dieta carnivora o carnivore diet.

Le origini

Nel 2017, l’ortopedico americano Shawn Baker ne divenne promotore, rendendo noti i dati raccolti su un gruppo di soggetti sottoposti a questo tipo di regime.

La dieta carnivora viene spesso considerata una delle tante diete alla moda che promettono risultati miracolosi nel giro di breve tempo. Tuttavia, le sue origini sono antiche. D’altra parte, basti pensare che i nostri antenati si cibavano quasi esclusivamente di sola carne.

Ancora oggi, ci sono popolazioni che, per ovvie contingenze ambientali e territoriali, sono costretti a seguire questo tipo di alimentazione. Pensiamo ad esempio agli Inuit della Groenlandia, che mangiano praticamente solo pesce grasso (e crudo). Oppure ai Masai, gruppo etnico diffuso in Kenya e Tanzania, che hanno una dieta fortemente sbilanciata su proteine animali, mangiando carne, in prevalenza di capra e mucca, latte crudo e sangue.

Recenti studi hanno dimostrato che i Masai presentano una diffusione di patologie croniche, mentre presso gli Inuit è stato riscontrato un forte aumento di patologie come il diabete e l’aterosclerosi. Sulla base di questi due esempi citati, possiamo cominciare fin da subito a dire che la dieta a base di carne non è poi così tanto benefica.

In cosa consiste la dieta a base di carne

Come il nome stesso suggerisce, trattasi di un regime alimentare basato quasi esclusivamente sul consumo di proteine di origine animale. Non sono quindi previsti carboidrati né prodotti dell’agricoltura. In pratica, quindi, niente frutta, niente verdura e niente condimenti di origine vegetale.

La dieta a base di carne prevede l’assunzione di proteine animali ad ogni pasto, compresi spuntini e colazione del mattino.

Non sono previste indicazioni o limiti per quanto riguarda le quantità e/o le calorie.

Le proprietà della carne

In linea generale, da sempre ci sentiamo ripetere che il consumo della carne andrebbe limitato a 2-3 volte la settimana, prediligendo le tipologie di carne bianca.

Di per sé, la carne non è un alimento da demonizzare. Anzi, possiede importanti proprietà. Contiene infatti:

  • proteine ad alto valore biologico
  • vitamine del gruppo B, soprattutto la B6 e la B12
  • molte vitamine liposolubili (come la A e la D), specie nei tagli più grassi
  • buone quantità di ferro eme, ovvero quello più facilmente assimilabile dal nostro organismo

Ed ancora, la carne apporta nutrienti importanti come la creatina, la carnitina, la glutammina, la taurina e la carnosina, essenziali per l’influenza che hanno sulle funzioni muscolare e cerebrale. Inoltre, questi nutrienti sono altresì utili per aumentare i livelli di energia, sia fisica che mentale.

I nutrienti che la carne non apporta

Come appena spiegato, la carne è un’ottima fonte proteica che apporta molti nutrienti preziosi. Tuttavia, nonostante ciò, ha anche forti carenze. Difatti, la carne non apporta nutrienti fondamentali per il nostro organismo, come:

  • vitamina C: indispensabile per il corretto funzionamento del sistema immunitario
  • potassio: utile per mantenere l’equilibrio degli elettroliti
  • vitamina E: per mantenere in salute pelle e capelli
  • vitamina K: utile per la coagulazione del sangue

Va poi ricordato il fatto che la carne rossa è anche ricca di colesterolo. Proprio per questo, anche nei contesti di sana ed equilibrata alimentazione, la carne rossa andrebbe limitata ad una sola volta alla settimana.

Come tutte le diete mono-alimento, come la dieta a base di frutta, la dieta a base di fibre, la dieta a base di cereali o quella a base di verdure, anche quella basata solo sulla carne, crea un forte squilibrio dal punto di vista nutrizionale. Per non rischiare di incorrere in carenze anche gravi di un qualche nutrienti, è fondamentale che la dieta a base di carne venga seguita per un periodo di tempo limitato, di non oltre 15-20 giorni.

Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi regime alimentare, a maggior ragione se molto restrittivo o altamente limitante, com’è appunto il caso della dieta carnivora, è fondamentale consultare il proprio medico curante e chiedere il suo parare.

Cosa mangiare durante la dieta a base di carne

La dieta carnivora prevede l’assunzione di qualsiasi alimento proveniente da fonte animale. E quindi:

  • carne di ogni tipo
  • interiora e frattaglie
  • pesce
  • molluschi e frutti di mare
  • uova
  • formaggio a basso contenuto di lattosio

Per condire sono ammessi:

  • burro
  • strutto
  • midollo osseo

Per quanto riguarda i liquidi, ok al brodo a base di carne e/o ossa

Che tipo di carne mangiare

In questa dieta, è possibile mangiare qualsiasi tipo di carne (bianca, rossa) e qualsiasi tipo di taglio, comprese le frattaglie. La scelta è quindi molto ampia e varia, e spazia tra pollo, tacchino, manzo, vitello, coniglio, maiale e cavallo.

dieta a base di carne
Un regime alimentare nel complesso poco sano e davvero troppo restrittivo

Cosa NON si mangia in una dieta a base di carne

Seguendo questo piano alimentare, sono banditi:

  • pane, pasta e cereali in genere
  • farine e loro derivati
  • frutta
  • verdura
  • legumi
  • latte e yogurt
  • semi
  • alcolici
  • dolci
  • caffè, tè e bevande vegetali in genere
  • olio extravergine d’oliva e qualsiasi altro olio di origine vegetale

Altri consigli per la dieta a base di carne

Seguendo la dieta a base di carne, è bene privilegiare il consumo di carne rispetto al pesce.
Per quanto riguarda il pesce, preferire i pesci grassi pescati come sgombro, salmone selvaggio, sardine e acciughe.

Quali sono i benefici della dieta a base di carne

Come già abbiamo avuto modo di ricordare, la carne è un’ottima fonte di proteine che contengono tutti gli aminoacidi più importanti per il corretto funzionamento del nostro organismo. Inoltre, contiene buoni quantitativi anche di vitamine, come quelle del gruppo B . Ed è anche un’ottima fonte di sali minerali preziosi, come ferro, rame e zinco.

Come accade in tutte le diete che escludono i carboidrati (prima fra tutte pensiamo ad esempio alla dieta chetogenica), anche al dieta a base di carne permette di ottenere un iniziale dimagrimento.

Inoltre ha un ottimo indice di sazietà, andando così a placare il senso di fame per un lungo periodo. Ed ancora, il processo digestivo fa bruciare più calorie.

Chi ha provato questo tipo di dieta ha riportato anche altri vantaggi, quali: riduzione dell’infiammazione, miglior gestione del diabete, aumento della massa muscolare e del testosterone, migliore gestione dell’artrosi e delle malattie autoimmuni. Alcuni soggetti hanno altresì notato effetti benefici relativamente a problemi di tipo psichico, soprattutto legati ad ansia e depressione.
In ogni caso, tutte queste osservazioni non sono il risultato di studi scientifici, ma bensì di racconti ed impressioni di chi ha provato a seguire questo tipo di dieta.

Dieta a base di carne: esempio menù

Mangiare carne dalla mattina alla sera può non essere semplice. E neppure facile è ideare dei menù. Ecco allora qualche esempio di pasto tipo.

Colazione

Per il primo pasto della giornata, sono molto indicate le uova, da cucinare a piacere in vari modi: bollite, strapazzate, al tegamino, in camicia… per le cotture che richiedono l’aggiunta di un condimento, si raccomanda l’uso di burro o di ghee.

In accompagnamento alle uova, è possibile abbinare pancetta di maiale, bacon, salmone affumicato o una salsiccia.

Pranzo

Per l’ora di pranzo, prediligere la carne, di qualunque tipo (interiora comprese) e in quantità a piacere.

Via libera quindi a bistecche, petto di pollo, fesa di tacchino, coniglio in umido, tartare, e così via. In caso di cottura non alla piastra, utilizzare sempre il burro per cuocere.

Cena

A cena, preferire il pesce o un altro tipo di carne rispetto a quello consumato a pranzo.

Le opzioni sono davvero tante: grigliata di pesce, trancio di salmone grigliato o al forno, filetti di merluzzo al vapore, acciughe alla piastra, sgombro bollito, etc…

Volendo ancora optare per la carne, filetto di manzo cotto con burro o un carpaccio di bresaole con grana.

Spuntini

A metà mattina e metà pomeriggio: stick di carne essiccata, qualche scaglia di grana o parmigiano, un po’ di bacon.

Controindicazioni

Come più volte abbiamo ricordato, le regole per mantenersi in forma e in salute sono il binomio sana alimentazione associata ad una regolare attività fisica.

Una dieta sana ed equilibrata prevede l’assunzione moderata di tutti i nutrienti di cui il nostro corpo necessita. Le diete mono-alimentari o esageratamente restrittive, non sono mai una buona scelta. Sebbene possano portare risultati soddisfacenti – soprattutto in termini di dimagrimento – nel giro di breve tempo, non andrebbero mai seguite per molto tempo in quanto, a lungo andare, portano a squilibri nutrizionali che possono addirittura degenerare in gravi carenze.

Nel caso specifico della dieta carnivora, poi, un eccesso di proteine non sempre è benefico ma, anzi, può portare ad un affaticamento di fegato e reni. Inoltre, l’esclusione di alimenti vegetali limita moltissimo l’assunzione di nutrienti importanti come vitamine e fibre. Va altresì ricordato che le verdure, crude o cotte, che accompagnano i pasti, sono utili per velocizzare i processo digestivi.

Come in tutte le cose, il buon senso e la moderazione sono la chiave per il successo. In ambito specificamente alimentare, si dovrebbe mangiare di tutto e con moderazione, e senza abusare di nulla.

Inoltre, in ambito alimentare, è fondamentale essere seguiti da un nutrizionista, un dietologo o comunque u esperto in scienze alimentari in grado di studiare un piano alimentare personalizzato, studiato ad hoc sul soggetto, messo a punto tenendo conto dell’anamnesi della persona , delle sue abitudini, del suo stile di vita e di eventuali patologie croniche.

Nel caso specifico, dunque, sconsigliamo esplicitamente di seguire un regime alimentare simile. E in generale, nelle diete, è sempre necessario evitare il fai da te!

Domande frequenti sulla dieta a base di carne

Concludiamo questo articolo rispondendo ad alcune delle domande che più spesso ci rivolgete sulla carne a dieta.

Quante fette di carne a dieta

Nell’ambito di un regime dietetico dimagrante equilibrato, mediamente, la porzione di carne corrisponde a 100 grammi, pari quindi ad una fettina piccola, un hamburger o una coscia di pollo. Di media, la carne andrebbe consumate 2-3 volte a settimana, di cui una sola volta quella rossa.

Qual è la carne più magra in assoluto

Le carni considerate più magre sono quelle bianche (pollo, coniglio, tacchino) ed anche alcune carni rosse (vitello, cavallo, fesa e girello di bovino adulto).

Qual è la carne che fa ingrassare meno

Di solito, nelle diete dimagranti, vengono consigliate le carni bianche. Ovviamente, occorre scegliere le parti più magre (il petto di pollo), eliminare la pelle che è grassa e adottare metodi di cottura salutari (sì alla fettina alla griglia, no alla cotoletta impanata e fritta!).

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Federica Ermete

Nata a Busto Arsizio nel 1982, dopo il diploma si trasferisce a Cremona – dove vive tutt’ora – per conseguire la laurea in ambito umanistico. Sia per formazione professionale che per passione personale, i suoi ambiti di specializzazione sono l’alimentazione, la salute, il fitness di cui è appassionata anche nella vita quotidiana, ed il benessere naturale. Collabora con entusiasmo con la redazione di Tuttogreen dal giugno 2020.

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