Il tema della redditività delle biomasse a nostro avviso è stato spiegato molto bene da un’intervista a Repubblica di Stefano Masini, responsabile economia e ambiente della Coldiretti.
Masini ha fatto il seguente esempio: con 1000 ettari di bosco, facendo una turnazione ventennale, si possono tagliare 50 ettari all’anno di bosco. Se si considera che da 1 ettaro di bosco si ricava più o meno 800 quintali di legna e 200 di rami, con 50 ettari si potrebero produrre ogni anno 50 tonnellate di biomasse ottenendo energia elettrica per circa 600 Kwh.
Se vogliamo arrivare a una valorizzazione economica per l’impresa ecco che in un anno si otteniene un fatturato potenziale di circa 1.350 milioni di euro (8.000 ore*potenza disponibile *0,28 euro per Kw prodotto, pari al prezzo di riacquisto dell’energia prodotta da Fonti Rinnovabili).
La redditività c’è eccome, sostiene Masini, quello che manca sono gli incentivi per le imprese che la PAC, Politica Agricola Comunitaria, continua a destinare alle imprese agricole di Pianura, non alla collina/montagna.
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