Spesa biologica

Ciliegie sempre più care nel 2025, ma ne vale la pena? Ecco cosa sapere

Perché costano così tanto e cosa c'entra il clima

Le ciliegie sono arrivate sui banchi di frutta, ma i loro prezzi quest’anno hanno lasciato tutti di stucco. In alcune città italiane si toccano punte di 15-20 euro al kg, anche nei mercati rionali.

Ciliegie sempre più care nel 2025, ma ne vale la pena? Ecco cosa sapere

Il motivo non è un mistero: la stagione 2025 è stata segnata da una serie di eventi climatici estremi. Piogge battenti, grandinate improvvise e sbalzi termici fuori norma hanno colpito in pieno i ciliegi in fiore, compromettendo la produzione proprio nella fase più delicata. Risultato? Pochi frutti, più richiesti, e quindi prezzi alle stelle.

A incidere ulteriormente ci sono i costi di manodopera e logistica in continua crescita, oltre a un’energia sempre più cara. Il risultato è un frutto stagionale che sta diventando, a conti fatti, quasi un bene di lusso.

Il cambiamento climatico colpisce la frutta… e il portafoglio

Il caso delle ciliegie ci mostra chiaramente come il cambiamento climatico non sia più solo una teoria scientifica, ma una realtà che colpisce anche la nostra spesa quotidiana. Sempre più spesso, gelate tardive o fenomeni meteorologici intensi mettono a rischio interi raccolti, soprattutto in coltivazioni delicate come quella delle ciliegie.

Non è un episodio isolato: anche fragole, albicocche e pesche hanno sofferto in primavera, con danni visibili nella qualità e quantità. E quando l’offerta cala bruscamente, il prezzo inevitabilmente sale.

Le aziende agricole fanno quello che possono, ma senza un sistema di tutele più solido, il clima continuerà a farla da padrone, con ricadute sia per chi produce che per chi acquista.

Ciliegie italiane o straniere? Una scelta consapevole

Con questi aumenti, molti distributori si sono rivolti alle ciliegie d’importazione, spesso provenienti da Spagna, Grecia o Turchia. Costano meno, sì, ma il rovescio della medaglia è una qualità variabile e un’impronta ambientale più pesante, vista la distanza percorsa.

Le ciliegie italiane, invece, anche se più care, sono spesso coltivate con metodi sostenibili, hanno tempi di raccolta più freschi e sostengono l’economia agricola locale.

Ciliegie sempre più care nel 2025, ma ne vale la pena?

Il consiglio? Valutare l’acquisto in cooperative agricole, mercati contadini o gruppi di acquisto solidale. Si trovano prodotti freschi, più equi nel prezzo e spesso coltivati con attenzione all’ambiente.

Piccole, rosse e benefiche: le ciliegie fanno bene

Oltre a essere deliziose, le ciliegie hanno anche proprietà davvero interessanti per la salute. Sono ricche di antiossidanti come le antocianine, utili nel contrastare l’invecchiamento cellulare e nel ridurre i processi infiammatori.

Contengono anche melatonina naturale, un ormone che può aiutare a regolare il sonno, e buone dosi di vitamina C, potassio e fibre, che favoriscono la digestione e il sistema immunitario.

E per chi sta attento alla linea? Una porzione da 100 grammi apporta solo circa 50 calorie, rendendole perfette anche come snack leggero, a patto di non esagerare.

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Ultimo aggiornamento il 27 Maggio 2025 da Rossella Vignoli

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Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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