Scopriamo come essiccare la lavanda: tutti i trucchi da conoscere
La guida per fare i profumati sacchettini di lavanda in casa
Vi piacerebbe sentire il profumo di questa pianta tutto l’anno? Ecco che sapere come essiccare la lavanda potrebbe rivelarsi un hobby molto utile per il piacere dei vostri sensi. Una nostra guida pratica, vi spiega i “trucchi del mestiere”, illustrando questo facile procedimento passo per passo.
Sommario
L’estate è il mese in cui la lavanda esplode in un tripudio di colori e profumi inconfondibili e meravigliosi, chi ha seguito la nostra guida su come coltivare la lavanda in vaso lo saprà molto bene…
Al contrario di tante altre piante, i fiori di lavanda conservano il loro particolare aroma per molto tempo anche secchi, ed è per questo che sin dall’antichità si usa mettere nei cassetti o nell’armadio dei sacchetti di lavanda per profumare la biancheria.
Ma le virtù della lavanda sono, come ormai sappiamo, innumerevoli: l’olio essenziale di lavanda è quello più utilizzato in cosmesi e profumeria, mentre in aromaterapia questa pianta viene utilizzata per le sue proprietà rilassanti, decongestionanti e riequilibranti per il sistema nervoso.
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E allora, non volete sapere come essiccare la lavanda, in modo da godere del suo profumo e delle sue innumerevoli virtù durante tutto l’anno? Nulla di più semplice, se adotterete alcuni accorgimenti fondamentali durante la raccolta, l’essiccazione e la conservazione dei fiori. Vediamoli insieme.
Come e quando raccogliere la lavanda
Il periodo ottimale per la raccolta della lavanda è tra luglio e agosto, ma il segreto per ottenere un risultato perfetto – anche da un punto di vista ‘cromatico’ – è raccogliere gli steli carichi di fiori ancora in bocciolo, appena prima che si schiudano.
Come gli altri fiori, la lavanda deve essere colta nelle giornate assolate e ventilate, meglio al mattino, quando l’umidità della notte e la rugiada sono ormai evaporate ma il sole non è ancora cocente.
Come essiccare la lavanda: il procedimento
Una volta raccolta, la lavanda può essere suddivisa e fasciata in mazzi che appenderemo a testa in giù in un luogo ombreggiato, ma ben ventilato. Se possedete un essiccatore potete anche procedere alla raccolta senza curarvi delle previsioni meteorologiche, mentre affidandovi al metodo naturale sarà bene accertarsi che per qualche giorno non piova.
I rametti di lavanda dovranno potati ad una lunghezza di 20 cm (6-7 cm se desiderate farne dei sacchetti profumati), le spighe ben compatte e ricche di fiori, i mazzi legati con uno spago.
A sera ritirate i mazzetti in casa e rimetteteli ad essiccare il giorno dopo fino a che non saranno pronti per essere sgranati, operazione che effettuerete semplicemente facendo scorrere le dita tra le spighe a mo’ di pettine.
Sgranate tutte le spighe e fate cadere i fiori su un piano allestito con un telo di cotone o un canovaccio pulito e il gioco è fatto: i vostri fiori di lavanda sono pronti per essere utilizzati, magari in sacchetti aromatici di tela o garza di cotone per profumare gli armadi e la casa con quell’inconfondibile fragranza fresca e naturale che tanto amiamo.
Ricordate: essiccare la lavanda in un locale buio e asciutto è l’ideale mantenerne il colore, poiché il sole tende a scolorire il viola dei fiori.
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Ultimo aggiornamento il 8 Luglio 2023 da Rossella Vignoli
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