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Contro gli imbrogli, ecco il Certificato di autenticità dell’energia da rinnovabili

Si fa più difficile la vita per i furbetti che vendono energia elettrica “verde” senza le necessarie garanzie di un effettivo ricorso alle fonti pulite. Nei giorni scorsi sono divenuti attuativi i CO-FER, dei veri e propri certificati di origine da fonti rinnovabili, messi su carta dai 2 enti pubblici che disciplinano il mercato dell’energia nazionale: il GME (Gestore dei Mercati Energetici) responsabile per la borsa elettrica italiana, e il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) chiamato anche a distribuire gli incentivi per le fonti rinnovabili.

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D’ora in avanti tutta l’ elettricità verde, sia quella prodotta in Italia che quella importata, dovrà essere registrata nel nuovo sistema per poter godere delle più recenti certificazioni. Attraverso i CO-FER si interviene in un ambito, quello dei certificati verdi negoziabili, istituito anni fa per dare un pò di trasparenza ad un ambito, quelo dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, che sinora era poco regolato.

Un problema, sia chiaro, che non è solo italiano:  i CO-FER nascono infatti per rispettare una direttiva europea, la 54 del 2003, che impone una disciplina univoca e più efficace a tutti paesi dell’Unione.

Le funzioni di monitoraggio saranno equamente distribuite tra le 2 istituzioni statali, sulla base delle loro competenze e del loro impianto operativo. Il GSE emetterà i certificati dopo un processo di qualifica e di controllo, gestendo direttamente delle aste annuali all’ingrosso su partite di energia che derivano dal ritiro a titolo gratuito delle quantità generate dagli impianti già incentivati, e dunque escluse da altri benefici. Destinarie delle partite risulteranno principalmente le grandi società di vendita, per una quota di mercato pari al 30%.

La parte preponderante delle transazioni (quindi il restante 70%) seguirà in ogni caso il tradizionale meccanismo della borsa elettrica gestita dal GME. I produttori conferiranno alla piattaforma della borsa elettrica la loro energia verde già certificata, che sarà poi venduta attraverso il circuito ordinario delle transazioni agli operatori commerciali. E di qui ai consumatori finali, che potranno rifornirsi di una fonte assolutamente pulita e… certificata!

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