Piante e fiori

Cos’è l’autoraccolta di fiori, come funziona e dove praticarla

La formula U-Pick per cogliere da se i propri fiori in izia in primavera in numerosi campi e aziende agricole

Sapete cos’è l’autoraccolta di fiori e come farla? Questa pratica consente di raccogliere autonomamente i fiori direttamente nei campi dove sono coltivati o in giardini messi a disposizione da aziende agricole e florvivaistiche. Questo concetto si basa su un modello di agricoltura esperienziale che offre alle persone la possibilità di immergersi nella natura, scegliendo e raccogliendo fiori freschi da portare a casa.

Cos’è l’autoraccolta di fiori, come funziona e dove praticarla

Cos’è l’autoraccolta di fiori

Conosciuta anche come U-Pick nei paesi anglofoni, si basa su un modello di agricoltura esperienziale che offre alle persone la possibilità di immergersi nella natura, scegliendo e raccogliendo da soli i propri fiori freschi da portare a casa, raccogliendoli direttamente nel campo dove sono coltivati.

Da dove viene l’autoraccolta di fiori

Nasce nei paesi anglosassoni e nordeuropei, dove è piuttosto consolidata, da decenni. In particolare, Stati Uniti, Olanda, Germania e Regno Unito vantano una lunga tradizione in questo settore.

Il modello dell’autoraccolta si è inizialmente sviluppato nell’ambito della raccolta di frutta e ortaggi, come fragole, mele ed in particolare le zucche, tanto da creare un settore turistico per la visita dei pumpkin patch. Si è poi estesa anche ai fiori.

Negli ultimi anni, grazie alla crescente sensibilità verso esperienze slow e sostenibili, questa pratica si sta diffondendo anche in Italia.

Come si pratica l’autoraccolta di fiori

È possibile praticare l’autoraccolta di tulipani, girasoli, lavanda, dalie e fiori misti. Alcune aziende agricole in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna stanno sperimentando questa modalità.

Il funzionamento è semplice:

  • Ci si reca nei campi di fiori aperti al pubblico, spesso all’interno di aziende agricole, fattorie didattiche o vivai
  • Vengono fornite forbici o cesoie per il taglio, insieme a istruzioni su come raccogliere senza danneggiare le piante
  • I fiori raccolti vengono poi pagati in base alla quantità o al numero di steli

Spesso le aziende offrono anche servizi accessori, come confezionamento bouquet, workshop floreali, ma anche laboratori didattici per bambini in tema.

Spesso si paga un ticket solo per entrare e fare foto, che può anche comprendere un paio di fiori da portarsi via.

Dove fare l’autoraccolta dei fiori in Italia

Sulla scia dell’autoraccolta di frutta e verdura e grazie alla risposta positiva ottenuta dai consumatori, sono spuntati anche diversi campi di coltivazione di fiori che aprono le porte a chi vuole acquistare fiori recisi a prezzi bassi se colti da sè. Specialmente in primavera e in estate, quando fioriscono tulipani, girasoli, lavanda e dalie.

Le regioni più attive sono la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna e il Piemonte, dove sono nate diverse realtà agricole che offrono questa esperienza.

  • Tulipani italiani, prima a Cornaredo, poi ad Arese, provincia di Milano, dove una coppia di giovani olandesi ha pensato di aprire al pubblico il proprio campo coltivato a tulipani. Si tratta di un terreno di circa un ettaro all’interno del Parco Agricolo Sud Milano che offre bellissimi tulipani coltivati senza antiparassitari.
  • FiorirAnno, in provincia di Monza e Brianza, a Cornate d’Adda, il campo di Nicolò Maggioni, dove si trovano centinaia di bulbi dalla camassia, ai crocus fino ai muscari
  • Campo dei Tulipani di Agricola delle Meraviglie by Steflor. Da fine marzo è possibile vivere un’esperienza di totale immersione nella natura. Sita in via Pio la Torre 9 a Vimodrone (MI), m,ette a disposizione ha piantato 300.000 bulbi di tulipani di colori diversi per far vivere ai suoi visitatori, da raccogliere con la formula u-pick pagando ciò che si coglie, o solo visitare dietro acquisto di un pass da 5 euro con 2 tulipani in omaggio.
  • Tulipania, in provincia di Bergamo, è nata nel 2019 grazie ad u gruppetto di amici, uno esperto giardiniere, una mamma a tempo pieno e due ingegneri. Il campo è aperto al pubblico per la raccolta di tulipani e zucche.
  • TuliPark di Roma, un giardino fiorito nel cuore della città, dove passeggiare e raccogliere fino a 105 varietà di tulipani

Quanto costa fare l’autoraccolta?

I prezzi variano in base al tipo di fiore e alla località, ma generalmente:

  • tulipani: 1-2 euro a stelo
  • girasoli: 1,50-3 eurto a stelo
  • lavanda: 5-10 euro al mazzo
  • dalie e fiori misti: a partire da 1-2 euro a stelo oppure bouquet a prezzo fisso (10-20 euro)

Alcune aziende offrono anche pacchetti esperienziali che includono workshop floreali o ingressi a tema, con prezzi variabili tra 15 e 40 euro a persona.

L’autoraccolta di fiori è quindi un’attività accessibile a tutti e rappresenta un’alternativa originale per chi desidera portare a casa fiori freschi vivendo un’esperienza unica a contatto con la natura.

Situazione all’estero

Nei paesi nordici e in Nord America, l’autoraccolta è molto diffusa. In Olanda, in particolare, i campi di tulipani dell’area di Lisse e Keukenhof offrono la possibilità di raccogliere i fiori direttamente.

Negli Stati Uniti, soprattutto negli stati agricoli come California e Oregon, ci sono intere fattorie dedicate alla raccolta di lavanda, peonie e girasoli.

I vantaggi dell’autoraccolta

L’autoraccolta offre diversi vantaggi:

  • Esperienza immersiva: si passa del tempo nella natura, vivendo un’esperienza sensoriale unica.
  • Sostenibilità: i fiori sono a km 0, riducendo l’impatto ambientale rispetto a quelli importati
  • Benessere e relax: il contatto con la natura ha un effetto benefico sulla mente e sullo stress
  • Educazione e creatività: perfetta per le famiglie e per chi ama l’arte floreale
  • Supporto all’agricoltura locale: acquistando fiori direttamente dai produttori, si aiuta l’economia locale

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Ultimo aggiornamento il 24 Marzo 2025 da Rossella Vignoli

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Laura De Rosa

Web editor freelance  di lunga esperienza, specializzata in particolare nei temi del riciclo creativo, fai da te, design sostenibile, folklore e tradizioni del mondo. Scrive per numerose testate del web (GreenMe, Non Sprecare, Donna Moderna, Eticamente) e si occupa parallelamente di illustrazione. Tiene laboratori artistici basati sul riciclo creativo e crea lei stessa oggetti ispirati all'artigianato, alle tradizioni ed al folklore, di cui è appassionata.

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