Ebook sempre più diffusi ed ecologici?
La diffusione a macchia d’olio dell’utilizzo degli Ebook – schizzata del 164 per cento tra il 2009 e il 2010, conquistando il 15% del mercato editoriale totale rispetto all’8% del 2010 – avrà anche ottimi benefici sull’ambiente, anche se qualche dubbio comunque c’è come vi avevamo espresso in quest’articolo: gli ebook sono veramente amici dell’ambiente?
Con la diffusione dei testi elettronici si ridurranno infatti i consumi di carta, inchiostro, suolo (per i magazzini) e tutti gli impatti negativi collegati con il trasporto.
Il National Geographic ha infatti recentemente stimato che, per inquinare quanto un libro cartaceo, occorrono 14 e-book.
Naturalmente anche l’hi-tech necessita di propri accorgimenti. Per evitare che questi vantaggi vengano vanificati è infatti necessario migliorare le nostre capacità di riciclare i tablet e gli eReader non più utilizzabili.
Intanto le proiezioni future sono più che ottimistiche. Entro il 2012 gli e-book copriranno il 20% del mercato, mentre entro il 2025 il 75%.
Che ne pensate? migrerete definitivamente anche voi dal classico libro all’ebook?
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Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2024 da Rossella Vignoli
Io ho un ebookreader cybook odissey. L’ho acquistato per lo studio universitario da un paio d’anni. Vantaggi molti: posso ingrandire i caratteri (con il formato epub) e quindi la lettura è meno difficoltosa; posso creare files epub con programmi gratuiti e quindi ho la possibilità di mantenere appunti; la memoria consente di avere sempre con se migliaia di libri ed il peso è lo stesso (per non parlare della possibilità di avere con se sdcard aggiuntive); posso collegarmi ad internet tramite wifi scaricando libri direttamente da negozi o cloud; ho la possibilità di avere anche musica nello stesso dispositivo; la batteria dura moltissimo ed il caricabatterie da auto è economico (microusb come per molti cellulari); si possono condividere ebook con amici (tranne se vincolati da password). Dobbiamo però dire che gli ebook non sono propriamente libri anche se assomigliano a tali caratteristiche, ma ben di più, ovvero sono files. Questa è la qualificazione giuridica anche in termini fiscali. Se sia più o meno ecologico non saprei, di sicuro l’ereader è un accessorio tecnologico e come tale deve essere considerato. A mio avviso la stampa ha un suo ruolo insostituibile, la fisicità è anche una soddisfazione nel possesso, nell’estetica della rilegatura, l’oggetto nello spazio reale anziché virtuale. Insomma io tifo per entrambi, ma naturalmente apprezzo i benefici della tecnologia. Buona giornata a tutti.
Mi sto informando sul tema visto che sto preparando una tesi sull’ecosostenibilità legata alla grafica.
Vorrei sapere se è possibile avere il link o l’articolo di ciò che dichiara il National Geographic.
Grazie mille!
Premesso che sono proprietario di un e-book reader(Kindle) da circa 6 mesi.
“se gli ebook a pagamento sono tanto mirabolanti, perché costano poco meno del LIBRO VERO?”
-Hai sbagliato completamente orientamento riguardo i prezzi. La letteratura classica, ad esempio, in rete non ha alcun costo anzi è completamente free di principio se non fosse per alcune versioni di e-book adattate al dispositivo in uso, corretto nella trascrizione cartaceo-digitale o correttamente indicizzato e anche in casi come questi vi è convenienza. Ad esempio: I promessi sposi ai tempi delle superiori l’ho pagato ben 29 euro, su amazon oltre ad esserci la versione completamente gratuita(come è possibile reperire in rete) vi è pure la versione ottimizzata al prezzo di 6.20 euro(rispetto ai 29 euro di un cartaceo o eventualmente 14.5 se usato). Io la “piccola differenza di prezzo” l’ho notata sempre sottoforma di risparmi del 50-90%(in casi in cui il libro diventa un best-seller il prezzo tende ad abbassarsi addirittura del 95-98%).
Il prezzo di mercato di un libro, digitale o cartaceo che sia, lo decide sempre la casa editrice o in casi particolari, come quello di Amazon, anche la casa editrice deve sottoporsi ad un vincolo nella scelta dei prezzi al fine di rendere il prodotto concorrente con il resto del e-commerce(termine che tarderà ancora ad arrivare in italia).
“Non può rivendere l’ebook a pagamento (prima privazione)”
-Non ho mai sentito gente che ha venduto brani musicali scaricati LEGALMENTE via internet e tantomeno mi aspetto che sia possibile una cosa del genere anche per gli e-book. Il cartaceo prevarrà sempre in questo come potrà prevalere il valore di un audio cd e la cosa non mi turba più di tanto nel momento in cui sono cosciente dei pro e dei contro delel versioni digitali.
“Non può liberamente prestarlo (se il produttore usa adobe digital edition) senza dover dar conto a chicchessia.”
-Falso, nel momento dell’acquisto ne sei proprietario al 101% puoi farlo leggere a chi ti pare e piace a patto che tu non ne tragga beneficio economico(crimine di pirateria). Basta un copia e incolla da un dispositivo all’altro, molti servizi con il servizio “cloud” permettono un servizio di “immagazzinamento” vasto ma limitato(ovvero un tot di mb che comunque possono bastare per un intera libreria digitale e non una biblioteca in terini di spazio) senza vincoli di pagamento(gratuito, pagando invece puoi avere sempre tutto quello che vuoi).
“Non può lasciarlo in eredità ai figli/nipoti (il proprietario del lettore di surrogati digitali muore senza comunicare la password ed ecco che quei tre-quattro ebook a pagamento non sono più fruibili)”
-Assolutamente falso, nel momento in cui, come detto prima, hai praticamente un deposito virtuale dove depositare i files in assoluta sicurezza(nel mio caso il tutto è gestito da Amazon). Il vincolo della password è superfluo per il solo motivo perchè è a discrezione della persona il fatto di riservare o meno il dispositivo o il servizio ai propri familiari. Se una persona vuole condividere il proprio e-book reader con suo cugino o cognato lo fa semplicemente comunicandogli la password e in caso contrario ha il diritto anche da morto di tenere il tutto protetto da una password. In casi estremi ci si affida ad altri servizi in rete vagamente simili ad un notaio che sono in grado di accertare periodicamente la tua presenza sul pianeta terra in modo che se dovessi venire meno XD saranno in grado di comunicare i tuoi dati via email o sms XD
“Eliminare così il mercato dell’usato per poi spadroneggiare coi prezzi”.
-Come spiegato in precedenza, sfido il mercato dell’usato ad adottare prezzi concorrenti con quelli delle versioni elettroniche. Resta il fatto che il cartaceo di principio non potrà mai essere sostituito perchè non vale materialmente quanto vale la versione digitale, quindi non sentirti minacciato.
“Gli ebook a pagamento (che quelli sì inquinano, dato che necessitano di corrente, e la corrente come si produce?)”
-Solo una persona poco informata come te poteva sparare una cavolata tanto grossa come questa. Ti sei mai informato sulle caratteristiche di una batteria di un e-book reader?(vedi foto http://amzn.to/LfJCaDLa PRIMA la mia generazione di kindle usa batteria da 1900mah con una tensione di 3.7v ovvero 700mah in più del mio schifosissimo Htc chacha che non riesce a durare manco un giorno mentre la carica della batteria di un kindle dura praticamente un mese per un lettura abituale di 1 ora al giorno, in pratica 30 ore di autonomia se caricato completamente (fonte: http://bit.ly/H5F9oS vedi voce batteria). Per il cellulare non ti è venuto il risentimento dei consumi elettrici però XD
Mi fermo qui perchè non voglio di certo fare pubblicità.
se gli ebook a pagamento sono tanto mirabolanti, perché costano poco meno del LIBRO VERO? Più una cosa si vende meno la si paga, tendenzialmente, a meno di cartelli sul prezzo e accordi per lucrarvi sopra, il prezzo sconfessa notizie come questa, la solita pubblicità all’ebook a pagamento, che se ha bisogno di pubblicità, tanto bene non sta
non è attendibile un articolo che con i toni più smaccatamente propagandistici fa il panegirico dell’ebook a pagamento da cui solo il produttore trae vantaggio visto che chi sborsa soldi
– non può rivendere l’ebook a pagamento (prima privazione)
– non può liberamente prestarlo (se il produttore usa adobe digital edition) senza dover dar conto a chicchessia
– non può lasciarlo in eredità ai figli/nipoti (il proprietario del lettore di surrogati digitali muore senza comunicare la password ed ecco che quei tre-quattro ebook a pagamento non sono più fruibili)
notate poi l’esattezza:
“Il National Geographic ha infatti recentemente stimato…”
DOVE? IN QUALE NUMERO? (citazione necessaria, si direbbe su wikipedia)
la verità credo sia un’altra: gli ebook a pagamento (che quelli sì inquinano, dato che necessitano di corrente, e la corrente come si produce?) sono destinati ad un velocissimo declino e i produttori di ebook a pagamento vedono svanire il sogno di
– togliere il diritto di possesso al compratore
– togliere il diritto di rivendita
– e di eliminare così il mercato dell’usato per poi spadroneggiare coi prezzi
notate poi come nell’articolo si evita accuratamente di sottolineare che con la stampa su richiesta (print on demand) non c’è alcuna giacenza di magazzino e che i libri invenduti sono mandati al macero e la carta poi riciclata per farne altri con la carta riciclata in parte o del tutto
mentre un tronco bruciato per produrre elettricità non si può poi recuperare, è bruciato!
che poi la carta si può fare da qualsiasi materia (anche dagli stracci)
ma non viene detto perché poi gli ebook a pagamento ci farebbero cattiva figura
cosa inquina di più e depaupera l’ambiente allora?
io (e mica io solo) non compero gli ebook
basta ebook a pagamento!
Nell’articolo non si parla mai di ebook a pagamento, nè ha contenuti propagandistici o secondi fini come pensi.
La tua crociata non è molto condivisibile peraltro. Per l’accesso al web paghi? per il pane che compri paghi? non capisco allora perchè dovresti pretendere di avere tutti gli ebook gratuiti, a meno che tu li scarichi illegalmente ma ti ricordo che è pirateria ed è illegale.
Ovviamente auspichiamo anche noi che ci sia una bella diffusione di contenuti free e quando ce li segnaliano siamo i primi a riportarveli come ad esempio nel caso del Corso di compostaggio domestico per terrazzi e balconi, a cura di Federico Valerio ma ci saranno sempre e comunque anche contenuti a pagamento, come tutto il resto che ci circonda nella vita.