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Forasacco: un pericolo per i nostri cani da conoscere

Il forasacco è una spiga comune dei prati che può trasformarsi in un pericolo insidioso per la salute dei nostri cani e gatti. Scopriamo come riconoscerlo, quali sintomi procura e come intervenire.

Forasacco: un pericolo per i nostri cani da conoscere

Cos’è il forasacco?

Tutti abbiamo visto almeno una volta un forasacco. Stiamo parlando di una spiga che non supera i 3 cm di lunghezza. Fa parte delle graminacee selvatiche ed ha una forma lanceolata

La sua superficie è rivestita di tanti piccoli aculei che vanno a infilzarsi sulla cute del cane o del gatto. Il loro colore va dal verde al giallo paglierino, fino al marrone scuro. Dipende dal grado di  maturazione. Più sono secchi e più possono fare danni.

Crescono nei prati, in aperta campagna, sul ciglio dei marciapiedi. Li vediamo a partire dal mese di aprile fino all’arrivo dell’autunno. Difatti è proprio questo il periodo in cui i forasacchi iniziano a seccare e diventano quindi pericolosi.

Una volta che il forasacco punge l’animale, riesce a penetrare sotto la cute e scava dei percorsi fistolosi. Proseguirà il suo cammino nel corpo andando sempre avanti, quindi è impossibile che fuoriesca da solo tornando indietro.

forasacco
Specialmente in aperta campagna o ai margini delle strade, troviamo abbondanza di forasacchi nella bella stagione

Forasacco nel cane: sintomi

Come si può riconoscere quando il cane è stato punto da un forasacco? Molto dipende dalla zona che è coinvolta e dal tragitto che sta facendo il forasacco.

  • Orecchie: il cane sfrega la testa contro il muro all’altezza dell’orecchio o la scuote con forza come se volesse tirare qualcosa fuori. Molto pericoloso per il rischio che si possa perforare il timpano.
  • Naso: starnuti frequenti e ripetuti, a volte accompagnati dalla fuoriuscita di sangue.
  • Spazi tra le dita o cuscinetto della zampa: il cane inizia a leccarsi la zampa di continuo o mostra difficoltà a camminare. Ad occhio nudo spesso si vede del rigonfiamento con del pus.
  • Occhio: difficoltà a tenere un occhio aperto o lacrimazione eccessiva. Il rischio è una congiuntivite o, ancora peggio, la perforazione della cornea.
  • Bocca: se viene inavvertitamente ingoiato, il forasacco può creare numerosi problemi. Potrebbe verificarsi un ascesso interno o arrivare a perforare i polmoni.
  • Inguine e area sotto la coda, zona ascellare: da qui la spiga può facilmente penetrare all’interno creando infezioni batteriche di vario grado.

Forasacchi nel gatto

Anche i gatti possono essere punti dai forasacchi, ma in genere è piuttosto raro. Forse la loro stessa routine di toelettatura del pelo evita problemi di questo tipo.

In ogni caso due sono le zone maggiormente a rischio: naso e bocca. Anche per loro vale la regola che una volta percepita l’esistenza di un corpo estraneo, è bene recarsi immediatamente dal veterinario.

forasacco
Un pericolo da conoscere per i nostri amici a quattro zampe

Cure e prevenzione

Quando il forasacco è ancora in superficie sarà il veterinario ad estrarlo senza neanche effettuare l’anestesia. Il tempo quindi è nostro alleato.

Attendere che il problema passi da sè può essere davvero controproducente, perchè più il cane tenta di agitarsi per rimuoverlo, più lo spinge inconsapevolmente verso l’interno del corpo.

Purtroppo una volta che il forasacco è sceso in profondità, bisogna poi intervenire chirurgicamente. In questi casi il medico potrebbe anche valutare un ciclo di terapia antibiotica, soprattutto se si sono verificate infezioni.

Prevenire la puntura dei forasacchi

Per evitare che il cane o il gatto si ammalino, è bene quindi agire preventivamente e con astuzia.

  • Evitate di portare il vostro amico a quattro zampe a spasso nelle zone in cui sono presenti i forasacchi. Magari fate un sopralluogo per accertarvi delle condizioni della zona. Dove l’erba è più alta potreste avere difficoltà a verificarne la presenza.
  • Al rientro dalle passeggiate, controllate sempre ogni angolo del corpo del vostro cane e se notate un forasacco appeso al mantello toglietelo subito.
  • Anche una buona toelettatura può essere utile, soprattutto per i cani e i gatti a pelo lungo.

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Valerio Guiggi

Classe 1988. Laureato in Veterinaria e abilitato alla professione, si è sempre interessato alla branca della veterinaria che si occupa di Sicurezza Alimentare e Ispezione degli Alimenti, discipline per le quali a fine 2016 diventa specialista. Nella vita si occupa di consulenza sanitaria e normativa ad aziende che producono alimenti. Da sempre appassionato di scrittura, diventa articolista parlando di tematiche tecnologiche nel 2011 per unire la sua passione alla sua professione dopo la laurea. Scrive su Tuttogreen da giugno 2015, occupandosi di tematiche inerenti la sicurezza e la qualità alimentare.

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