Google investe in SolarCity
Anche il colosso californiano ‘Google’ si appresta ad una svolta ‘green’ davvero epocale e per farlo ha scelto ‘SolarCity‘ con un investimento da 300 milioni di dollari. Il progetto è finalizzato ad incoraggiare l’adozione di energia solare nelle abitazioni degli americani e si propone di dotare gratuitamente 25.000 case in 14 Stati diversi con pannelli fotovoltaici di ultima generazione prodotti proprio da SolarCity, azienda leader nel settore delle rinnovabili.
In cambio dei pannelli gli utenti pagheranno una sorta di canone di locazione simbolico a cadenza mensile rapportato alla quantità di energia prodotta effettivamente dai pannelli.
Un investimento da capogiro, la più consistente approvata finora da Google nell’ambito delle rinnovabili, che sfiorerà il miliardo di dollari se consideriamo i costi previsti per l’installazione dei sistemi solari in ogni abitazione. L’ultimo investimento sempre su un progetto firmato SolarCity risale al 2011 ed ammontava a 280 milioni di dollari.
Ma non è finita qui: i primi 10.000 clienti in California che sottoscriveranno i servizi di Solar City, riceveranno gratuitamente il termostato intelligente Nest (una acquisizione recente di Google), un gioiello della domotica dal valore commerciale di 249 Dollari che permette tra le altre cose anche l’ottimizzazione dei consumi energetici di casa: cosa, questa, che presuppone l’accesso e la capacità di analisi in real time di volumi enormi di dati, ossia la specialità del colosso di Mountain View. E qui si chiude, per ora, il cerchio.
SPECIALE: Tesla e SolarCity, insieme per creare case alimentate ad energia solare, non connesse alla rete
Il progetto SolarCity ha preso il via nel 2006 per soddisfare la rapida espansione delle rinnovabili, e in particolare del fotovoltaico, negli USA. Divenuta in pochi anno un vero e proprio colosso del settore, SolarCity si è distinta per essersi prodotta non come produttore di pannelli solare, ma come installatore: questo ha permesso di conquistare fette di mercato sempre più ampie sfruttando le oscillazioni dei prezzi del fotovoltaico; più i costi dei pannelli scendono, più è facile venderli agli utilizzatori finali mantenendo inalterati i prezzi della consulenza.
Ma non solo Google investe in SolarCity: un’altra scelta vincente di SolarCity è stata infatti quella di mettere in campo altre partnership strategiche per consolidare la posizione sul mercato. Quella sancita con la californiana ‘Tesla Motors’ , ad esempio, è stata fondamentale per far decollare il progetto di installare nelle abitazioni dei pannelli sul tetto capaci di sfruttare l’energia accumulata durante il giorno per ricaricare una batteria di scorta da utilizzare in caso di emergenza e in maniera del tutto autonoma rispetto alla rete elettrica. Ora che anche Google ha aderito al progetto SolarCity gli introiti dell’azienda potrebbero quintuplicarsi e le quotazioni della società schizzare alle stelle.
Google segue l’esempio dell’altro colosso informatico, Apple, che ha avviato la costruzione di un mega parco fotovoltaico per un investimento complessivo da 848 milioni di Dollari. Il dubbio è che la ‘lotta tra titani’ si stia spostando anche sul fronte ‘ambientale’ e a noi non dispiace affatto…
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Ultimo aggiornamento il 29 Marzo 2024 da Rossella Vignoli