Bellezza

Il guanto kessa accessorio per la bellezza della pelle del corpo

Di origine marocchina elimina le cellule morte, le tossine e le impurità

Il guanto kessa è un accessorio di origine naturale usato per la cura e la bellezza della pelle. Di origini marocchine veniva usato nelle hammam per sfogliare dolcemente la pelle e renderla più luminosa.
Scopriamo cosa è e come si usa, quali sono le origine e perché bene alla pelle

Il guanto kessa accessorio per la bellezza della pelle del corpo

Cosa è il guanto kessa

Il guanto kessa è un prodotto naturale per la bellezza della pelle. Non è diffuso in Occidente come meriterebbe, ma lo è invece in Marocco e in Turchia, dove è accessorio fondamentale del rito dell’hammam e della cosmetica femminile.

Non è un semplice guanto esfoliante, ma una vera cura di bellezza per la pelle.

Come è fatto il guanto kessa

Realizzato con cellulosa d’origine vegetale, oppure con filati di fibre naturali, che possono essere seta o cotone.

Oggi in commercio sono in vendita guanti realizzati 100% viscosa, morbida fibra ottenuta dalla cellulosa naturale.

Dalla lavorazione particolare si ottiene una texture che non irrita la pelle allo sfregamento e, anzi, la sua trama è perfetta per lo scrub, perchè ha la capacità di levigare ed eliminare la pelle morta, riportando in superficie la nuova. Il risultato è un corpo liscio e setoso.

La sua speciale lavorazione lo rende adatto anche per le pelli più sensibili, che normalmente temono l’uso del guanto in crine o delle spugne più granulose come la luffa.

Origini del guanto kessa

Conosciuto anche come guanto kessah o kassa o kese, tradizionalmente utilizzato nel bagno turco. Si tratta di un oggetto protagonista negli hammam, insieme al sapone nero, il ghassoul e l’olio di argan.

Bisogna considerare che tale pratica è radicata nella tradizione e nella cultura dei Paesi mediorientali, ed è associata ai riti religiosi. Per questo, a differenza del resto del Mondo, il processo del lavaggio viene effettuato in maniera scrupolosa.

Guanto kessa: a cosa serve

È considerato da secoli una vera cura di bellezza, in quanto, il massaggio con questo guanto:

  • elimina cellule morte, tossine ed impurità varie dalla cute
  • esfolia l’epidermide, favorendo il suo ricambio naturale
  • previene l’invecchiamento prematuro della pelle
  • favorisce l’eliminazione di peli incarniti, punti neri e brufoli
  • riossigena i tessuti
  • combatte la ritenzione idrica
  • illumina la pelle e ne migliora il tono e l’elasticità
  • stimola la circolazione del sangue
  • lascia la pelle setosa
  • pulisce la pelle in profondità senza irritare

Come si usa il guanto kessa

Se non si frequenta l’hammam, dove il massaggio con questo guanto è un rituale, sappiate che si può comunque utilizzare anche a casa propria, durante semplici trattamenti di bellezza.

Basta poco ed è semplice da usare per ottenere una pelle pulita e luminosa. Vediamo i semplici passaggi e con che prodotto associarlo.

Dove comprare un guanto di kessa

Di origine marocchina oggi è possibile acquistarlo in tanti negozi specializzati per la bellezza, si può trovare in profumeria, para-farmacie e nelle erboristerie.

Molto diffuso sul web dove è possibile acquistarlo in varie fasce di prezzo da 4 euro fino a 20 euro, in materiale naturale e anche vegano, realizzato in fibre di cotone o lino in varie forme più o meno funzionali.

Guanto kessa e sapone nero

Il guanto vede il suo principale utilizzo insieme al sapone nero, altro prodotto di origine marocchina conosciuto in tutto il mondo.

Si consiglia sempre di ammorbidire prima la pelle, e dilatare così i pori, con un bel bagno o una doccia calda. Così i trattamenti di bellezza penetreranno in profondità e saranno più efficaci.

In particolare, in questo caso si potrà idratare in profondità e i pori accoglieranno immediatamente il sapone nero. Ecco gli step da seguire:

  • fate un bagno ben caldo
  • insaponate il corpo con il sapone nero, o il sapone di Aleppo o sapone di Antiochia
  • lasciate agire per 5 minuti
  • massaggiate con il guanto su tutto il corpo, effettuando dei movimenti circolari dal basso verso l’alto, in modo da stimolare correttamente la circolazione sanguigna
  • risciacquate bene
  • applicate dell’olio di argan sul corpo umido, per migliorare l’idratazione

Quando usare il guanto kessa

Si può usare ogni qualvolta si senta il bisogno di una pulizia profonda, non solo per una questione estetica. Ma va ricordato che l’esfoliazione elimina le cellule morte e le impurità e riattiva la microcircolazione cutanea.

guanto kessa

Per questo si consiglia di usarlo almeno 1 volta alla settimana, per avere una pelle del corpo levigata e splendente. Utilizzate 1-2 volte alla settimana sul corpo inumidito per favorire la circolazione e pulire a fondo i pori, anche in caso di peli incarniti o pelle impura.

È un ottima abitudine per preparare la pelle prima e dopo:

  • l’esposizione solare
  • la depilazione
  • i trattamenti anticellulite

Consigli d’uso deguanto kessa

Dopo il massaggio col guanto la pelle potrebbe risultare arrossata: vuol dire che è stato eseguito in maniera corretta ed è stato efficace. Attenzione a non massaggiare troppo energicamente le zone in cui la pelle è più sensibile.

Evitate di usarlo sul viso poiché, essendo esso ideato per la pelle del corpo, potrebbe avere un’azione troppo abrasiva.

Dopo ogni utilizzo sciacquate bene il guanto a mano, con abbondante acqua tiepida, e lasciatelo asciugare in maniera naturale. Questo guanto non perde d’efficacia nel tempo.

Giovanna Ferraresi

Giovanna Ferraresi  Siciliana di nascita e milanese di adozione, s'impegna con passione e voglia di imparare. Fino dal 2011 segue la sua attitudine, la scrittura. Lavora come web editor free lance per una casa editrice milanese specializzata in riviste tecniche di architettura e scrive di edilizia e architettura per 'Imprese Edili' e architetturaecosostenibile.it È appassionata di bioedilizia e architettura sostenibile. Anche oggi continua a tenersi aggiornata, non smettendo mai di ascoltare, guardare e imparare ed è esperta di bellezza naturale e autoproduzione cosmetica.

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