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Latte crudo alla spina: benefici, consigli e come consumarlo al meglio

Eccovi tutte le indicazioni sui reali benefici ed anche dove trovarlo in vendita.

Il latte crudo alla spina è sempre più apprezzato dai consumatori attenti, grazie ai suoi vantaggi sia per la salute che per l’ambiente. Proveniente da allevamenti locali, questo latte viene venduto direttamente tramite distributori automatici e non è sottoposto a pastorizzazione. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni importanti da fare riguardo alla sua sicurezza e al modo corretto di consumarlo.

Latte crudo alla spina: benefici, consigli e come consumarlo al meglio

Cos’è il latte crudo alla spina?

Il latte crudo è il latte fresco non pastorizzato, ossia non sottoposto al processo di riscaldamento che uccide i batteri. Questo significa che conserva intatte molte delle sue proprietà naturali, ma espone anche a un maggior rischio di contaminazione batterica rispetto al latte pastorizzato.

Da dove proviene: controlli

In Italia, il latte crudo alla spina proviene da allevamenti controllati dal Servizio Sanitario Nazionale. Gli allevatori devono rispettare rigide norme igieniche durante il processo di mungitura, che avviene con metodi meccanici automatici. Il latte viene poi conservato a una temperatura di 3-4 gradi per garantire la freschezza e ridurre il rischio di proliferazione batterica.

Le mucche che producono latte crudo sono spesso allevate in modo più naturale rispetto a quelle degli allevamenti industriali. Sono nutrite con cibo biologico e godono di una vita più tranquilla e meno stressante, il che si riflette positivamente sulla qualità del latte.

Come va consumato: va bollito o no?

Una delle questioni più controverse riguardo al latte crudo è se sia necessario bollirlo prima del consumo. La normativa italiana impone ai distributori di latte crudo di esporre l’avviso che consiglia la bollitura, soprattutto per proteggere i consumatori più fragili, come bambini, anziani e persone con un sistema immunitario compromesso.

Non esistono certezze scientifiche assolute su questo argomento. Da un lato, la bollitura riduce il rischio di infezioni, ma dall’altro diminuisce anche le qualità nutrizionali e organolettiche che rendono il latte crudo così apprezzato. La decisione di bollire o meno dipende dal livello di fiducia del consumatore nella filiera produttiva e nella propria tolleranza al rischio.

Quali sono i benefici del latte crudo alla spina

I benefici non sono solo nutrizionali, ma anche socio-economici e ambientali, vediamo di seguito i principali

  • Freschezza: Essendo non pastorizzato, il latte crudo mantiene intatti enzimi, proteine e altri nutrienti che vengono parzialmente distrutti durante la pastorizzazione.
  • Km 0: L’acquisto diretto dal produttore riduce l’impatto ambientale, eliminando imballaggi in plastica e tetrapack e riducendo il trasporto su lunghe distanze.
  • Supporto agli allevatori locali: Acquistare latte crudo significa sostenere l’economia locale e incentivare pratiche agricole più sostenibili.
  • Costo: Il latte crudo alla spina è generalmente più economico rispetto al latte pastorizzato venduto nei supermercati.

Quali possono essere i rischi

Nonostante i benefici, è importante ricordare che il latte crudo può contenere batteri patogeni come Salmonella, E. coli e Listeria. Sebbene la filiera italiana sia sotto stretti controlli sanitari, il rischio di infezione non può essere completamente eliminato.

Dove acquistare il latte crudo alla spina

In Italia, esistono numerosi distributori automatici di latte crudo, spesso situati in prossimità di aziende agricole o mercati locali.

Ne esistono circa 1300 distribuiti in 92 province. In genere sono vicino a delle fattorie, che provvedono ad approvvigionare il distributore.

Cos’è un distributore di latte crudo alla spina

I distributori sono dispositivi che permettono di prelevare in autonomia il latte crudo portandosi una bottiglia di PET o vetro da casa, lavata con acqua calda o con 1 goccio di aceto.

L’apparecchio funziona erogando 1 l o 500 ml di latte, dietro il pagamento di una somma che varia da circa 1 euro o 1,50 euro a seconda del luogo e degli accordi commerciali.

Il latte è fornito da un allevamento indicato chiaramente sul distributore e rabboccato giornalmente, questo permette di sostenere gli allevatori italiani e locali. Decisamente cibo a km zero!

Per trovare il distributore più vicino, puoi consultare siti come ilmiolatte.it o milkmaps.com, che forniscono una mappa aggiornata.

Consigli per prelevarlo correttamente dal distributore

Una volta trovato il distributore, passiamo ai consigli.

  • Deve restare al fresco. Una volta riempita la vostra bottiglia, tenetela al freddo fino a casa. Quindi è necessario portare una busta termica o una shopping con le mattonelle fredde dove infilare il latte appena prelevato dal distributore.
  • Meglio una bottiglia in vetro. Meglio avere con voi una bottiglia in vetro, anche se in certi casi si può acquistare direttamente dalla macchina distributrice per poco meno di 50 centesimi. Lavatale bene ogni volta che la usate con acqua calda e 1 goccia di aceto o in lavastoviglie.

Tutte le risposte alle vostre domande sul latte crudo alla spina

Spazio alla consueta sezione di approfondimento dove cercheremo di rispondere alle vostre domande:

È sicuro consumarlo senza bollirlo?

Il latte crudo non pastorizzato può contenere batteri potenzialmente pericolosi. Sebbene molti consumatori lo bevano senza problemi, il Ministero della Salute raccomanda la bollitura per ridurre il rischio di infezioni, soprattutto per bambini, anziani e persone con un sistema immunitario debole.

La bollitura altera le proprietà del latte crudo?

Sì, la bollitura riduce parte delle qualità organolettiche e di alcuni nutrienti del latte, come vitamine e enzimi. Tuttavia, anche bollito, il latte crudo conserva un sapore più ricco rispetto al latte pastorizzato industriale.

E’ adatto a tutti?

Non è consigliato per chi ha un sistema immunitario debole, come bambini piccoli, anziani o persone con malattie croniche. In questi casi, è meglio bollirlo o optare per latte pastorizzato.

Posso usare il latte crudo per fare yogurt o formaggi?

Assolutamente sì! Il latte crudo è ideale per la produzione casalinga di yogurt e formaggi, poiché non ha subito la pastorizzazione, che uccide i batteri necessari per la fermentazione.

Quanto tempo posso conservare il latte crudo alla spina?

Il latte crudo va consumato entro 48 ore dal prelievo, conservandolo in frigorifero a una temperatura di 3-4 gradi.

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Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Rossella Vignoli

Rossella Vignoli

Fondatrice e responsabile editoriale, è esperta di bioedilizia, design sostenibile e sistemi di efficienza energetica, essendo un architetto e da sempre interessata al tema della sostenibilità. Pratica con passione Hatha yoga, ed ha approfondito vari aspetti dello yoga. Inoltre, è appassionata di medicina dolce e terapie alternative. Dopo la nascita dei figli ha sentito l’esigenza di un sito come tuttogreen.it per dare delle risposte alla domanda “Che mondo stiamo lasciando ai nostri figli?”. Si occupa anche del sito in francese toutvert.fr, e di designandmore.it, un magazine di stile e design internazionale.

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2 Commenti

  1. io il latte lo bevo fin da quando ero ragazzino. me lo facevo portare da un contadino appena munto. mi è capitato di berlo senza farlo bollire anche mezzo litro e piu, perche non lo sapevo.

  2. io bevo abitualmente latte crudo già da un paio di anni. E lo faccio bere anche alla mia bambina che ha 4 anni.
    Non so se è un caso, ma lei è l’unica in tutto l’asilo che non si è ancora fatta un giorno di malattia. Non è che, per caso, il latte crudo ci fornisce delle difese immunitarie particolarmente efficaci?

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