Forma fisica

Mantenersi in forma con la pallavolo: quello che c’è da sapere su questo sport

La pallavolo, conosciuta anche con il termine inglese ‘volley’, è uno degli sport a squadre più praticati di sempre, nonché disciplina olimpionica dal 1964. Basti pensare che la Federazione Italiana di Pallavolo registra un numero di praticanti in continuo aumento, con cifre che superano i 500 mila iscritti alle diverse federazioni regionali.

Mantenersi in forma con la pallavolo: quello che c’è da sapere su questo sport

Una delle varianti più conosciute della classica pallavolo è la cosiddetta pallavolo da spiaggia o beach volley, che ha regole simili al tradizionale gioco con la palla, ma anche differenze significative. Conosciamo meglio questo sport così popolare e i benefici derivanti dalla sua pratica.

Storia della pallavolo

Per conoscere le vere origini della pallavolo occorre tornare con la memoria ai tempi degli antichi greci e romani che praticavano dei giochi con la palla considerati a pieno titoli antesignani della moderna pallavolo. Da allora, questa attività ludico-ricreativa si evolse piano piano fino a diventare una vera e propria disciplina sportiva.

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In tempi più recenti, infatti, il gioco venne ufficialmente riconosciuto nel 1895 e attribuito ad un insegnante di educazione fisica statunitense, William Morgan, che lavorava in un college del Massachusetts. La dimostrazione ufficiale si svolse a Springfield e lo sport venne chiamato inizialmente Mintonette. Consisteva in una competizione tra 2 squadre formate da 5 membri ciascuna che presupponeva l’utilizzo di una palla da gioco e nessun contatto tra i contendenti.

Un anno dopo, il nome di questo sport venne cambiato in Volleyball (palla sparata) ed entrò in tutti i college degli Stati Uniti. Più che forza e potenza, le abilità richieste erano destrezza, prontezza di riflessi, concentrazione e agilità.

Nel giro di pochi anni, la pallavolo fece letteralmente il giro del Globo ottenendo un successo straordinario sopratutto in Cina e Giappone. In Europa arrivò con l’esercito americano durante la Prima Guerra Mondiale poiché i soldati statunitensi lo praticavano regolarmene nelle basi militari.

Regole del gioco

Durante una partita di pallavolo, lo scopo del gioco è realizzare punti facendo in modo che la palla tocchi terra in campo avversario. Per far ciò, ogni squadra ha 3 tocchi a disposizione (escluso il tocco di muro) per inviare la palla nel campo avversario e difendersi dagli attacchi. Regole precise stabiliscono anche in che modo i giocatori possono toccare la palla. In particolare, la palla non può essere:

  • bloccata
  • lanciata
  • trattenuta

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In pratica, è concesso toccare la palla e rinviarla nel campo avversario solo tramite tocchi netti e veloci. Quando la squadra che non ha servito conquista il punto deve ruotare in senso orario e si aggiudica il servizio.

Campo da gioco

Il campo dove si svolge la partita è un rettangolo lungo 18 metri e largo 9. E’ diviso in due parti uguali da una rete perpendicolare al suolo che determina il confine tra ogni metà campo assegnata alle due squadre. In entrambi i settori sono tracciate le linee perimetrali che separano il campo dalla zona libera. Le linee di delimitazione devono essere chiare, ben visibili e di colori differenti tra loro.

Nelle competizioni ufficiali indoor i soli materiali di rivestimento ammessi per il terreno di gioco sono il legno o il sintetico.

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Squadre e ruoli

Le due squadre che si affrontano possono contare un massimo di 12 giocatori, di cui 6 titolari. Uno di essi avrà il ruolo di libero e potrà rimpiazzare temporaneamente un difensore senza limiti di sostituzioni. Gli altri ruoli principali sono:

  • Alzatore o palleggiatore: è il regista del gioco, nonché leader della squadra. La sua posizione in campo determina la cosiddetta ‘fase’ di gioco e influenza la posizione di tutti gli altri giocatori e le possibili strategie. Tutti i palloni sono indirizzati a lui che li smista agli schiacciatori. In quanto tale, deve essere dotato di grande tecnica, agilità, coordinazione, precisione nel palleggio e intuito nel suggerire le giocate vincenti.

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  • Centrale o ‘centro’: come suggerisce il termine, il suo ruolo consiste nell’attaccare dalla posizione centrale (zona 3) della prima linea. Il centrale in difesa viene sostituito dal libero una volta concluso il suo turno.
  • Martello detto anche ‘banda’ o ‘ala’: probabilmente il ruolo più faticoso di tutti. Attacca vicino alle bande laterali della rete o ai lati del campo.  Deve sia ricevere anche se si trova in prima linea, sia attaccare. Per queste ragioni deve essere un giocatore dotato di velocità, potenza e forza nella schiacciata.

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  • Schiacciatore-opposto: è il principale attaccante della squadra. Svolge il suo ruolo in prima e seconda linea, a seconda della posizione del palleggiatore. E’ spesso un giocatore mancino che predilige l’attacco a partire dall’area destra del campo di gioco.

La disposizione in campo dei giocatori è regolata da una rotazione continua dei ruoli che si svolge in senso orario. La posizione di ogni giocatore all’inizio del set stabilisce anche l’ordine di rotazione. In questo modo ci saranno 3 giocatori in prima linea (attacco) e 3 giocatori in seconda linea (difensori).

Gli schemi di gioco rispettano l’ordine di rotazione e garantiscono una gestione efficiente del gioco, in modo tale da non lasciare zone scoperte.

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Partita e punteggio

Una partita di pallavolo si divide in set da 25 punti ciascuno. La squadra che si aggiudica il set deve conquistare la vittoria con almeno 2 punti di scarto. Se ciò non succede, al raggiungimento del 25 mo punto si procede finché una delle due squadre non ottiene il punteggio necessario a chiudere il set.

La squadra che riesce a conquistare la vittoria su almeno 3 set si aggiudica la vittoria finale. Un eventuale quinto set detto anche ‘set decisivo’, termina al raggiungimento di 15 punti sempre con almeno 2 punti di scarto sull’avversario.

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Gioco

Il servizio o battuta è l’azione che dà il via al gioco. Viene effettuato dal difensore destro della squadra che ha ottenuto il diritto a battere il servizio. Dopo il fischio del direttore di gara, il giocatore ha 8 secondi di tempo per effettuare la battuta e rilanciare la palla nella metà campo avversaria.

I giocatori delle due squadre continueranno nell’azione di gioco fino a che una delle due squadre non riuscirà a segnare il punto. Se la palla viene inviata fuori dal terreno di gioco il punto (e il servizio) sarò attribuito al team avversario.

Se la palla viene fermata o trattenuta si commette fallo. Nel caso, invece, in cui la palla tocchi la rete e ritorni indietro,  può essere rigiocata rispettando il tocchi massimi rimasti alla squadra che la gioca. E’ vietato in ogni caso toccare la rete.

Fondamentali

Con questo termine si intendono le azioni specifiche e peculiari del gioco della pallavolo, ovvero quelle azioni basilari che ogni giocatore deve saper compiere. La pallavolo annovera 5 fondamentali:

  • Palleggio
  • Bagher
  • Schiacciata
  • Servizio o battuta
  • Muro

Nel gergo tecnico del gioco, i diversi modi per respingere la palla vengono indicati con il termine generico palleggio. Quando il palleggio consiste in un passaggio a favore dello schiacciatore, si definisce alzata o palleggio di costruzione.

Benefici della pallavolo

La pallavolo è sicuramente uno sport praticabile a tutte le età che ha ricadute molto positive sia sulla salute fisica che mentale. In particolare, praticare questo sport regolarmente favorisce la concentrazione, stimola la mente, migliora la coordinazione e sollecita tutti i muscoli del corpo. Essendo uno sport di squadra, inoltre, favorisce la socializzazione, l’integrazione in un gruppo, l’amicizia e la solidarietà.

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Dal punto di vista prettamente fisico, i muscoli maggiormente sollecitati sono:

  • addominali
  • glutei
  • polpacci
  • bicipiti, tricipiti delle braccia
  • spalle
  • quadricipiti

Anche il dispendio calorico è importante e colloca la pallavolo tra gli sport più efficaci per perdere peso.

Erika Facciolla

Giornalista pubblicista e web editor free lance. Nata nel 1980, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Dal 2005 è pubblicista e cura una serie di collaborazioni con redazioni locali, uffici stampa e agenzie editoriali. Nel 2011 approda alla redazione di tuttogreen.it per occuparsi di bellezza e cosmetica naturale, fonti rinnovabili e medicine dolci.

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